Thriller trito e ritrito caratterizzato da una trama poco interessante, poiché vista mille volte, e che presenta anche diverse ingenuità. Gli sviluppi narrativi sono inoltre abbastanza telefonati, compreso il poco memorabile finale. A salvarsi dal naufragio c’è solo Goldie Hawn.
Dopo la morte del marito, una donna scopre che l'uomo non era quello che credeva. Un film che può piacere a chi ama il genere, e nel quale va segnalata la discreta capacità del regista Damian Harris di mantenere la tensione; Goldie Hawn inoltre se la cava più che bene, in un ruolo per lei insolito. Il tutto è purtroppo vanificato dall'estrema prevedibilità della storia, sviluppi e finale compresi, con alcune forzature logiche che fanno di molto calare l'interesse dello spettatore.
Non è così male. La pecca più macroscopica è insita in una storia altamente prevedibile sebbene si tenti, in qualche modo, di mescolare le carte in tavola. Eccettuato ciò, ci troviamo dinanzi a un thriller ottimamente girato e adeguatamente interpretato da una Goldie Hawn ben inserita nel ruolo della donna sotto la costante pressione di un marito che sembra avere più di uno scheletro nell'armadio. La regia non ha particolari sbavature e si concede perfino virtuosismi mentre la suspense, seppur a singhiozzi, c’è. Oserei dire sottovalutato.
Non certo una pietra miliare del genere thriller, ma nemmeno così scadente come molti sostengono. L'idea di partenza (la scoperta che la persona amata aveva parecchi scheletri nell'armadio) è di quelle che piacevano a Hitchcock, e anche se gli sviluppi narrativi qui sono più prevedibili e la suspense non certo ai livelli del Maestro e dei suoi migliori epigoni, il film non risulta mai realmente noioso ed è realizzato con onesta professionalità. Molto brava Goldie Hawn, attrice che il cinema avrebbe potuto sfruttare maggiormente anche in chiave drammatica.
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DiscussioneRaremirko • 16/01/16 00:15 Call center Davinotti - 3862 interventi
Credo che potrebbe piacerti molto Buio, esclusa qualche forzatura di script.
Ne ho apprezzato molto le musiche di Thomas Newman e l'atmosfera che alla fine è quasi horror.