Doppelgänger - Corto (2015)

Primo tassello di una contorta saga mystery dai vaghi echi avatiani. Nonostante il look molto indie, l'incipit incuriosisce, fra incubi, sparizioni e messaggi criptici. Poi arrivano i flashback storici ambientati nel ducato di Parma dell'800: difficile non sorridere di fronte alla povertà dei costumi e delle scenografie. A ciò si aggiunga la scarsa professionalità di certi interpreti e carenze tecniche evidenti (specie sul versante audio). La trama si rivela complicatissima, tra complotti e scambi di persona in stile L'invasione degli ultracorpi: troppo per il budget a disposizione.

Prodotto indie semi amatoriale che paga sicuramente l'impianto ultracheap e prova attoriali in alcuni casi veramente scadenti nonché qualche situazione al limite del ridicolo. Però una sua dignità tutto sommato la mantiene. Si respirano le atmosfere dell'horror padano alla Pupi Avati, di film come Tutti i defunti... tranne i morti, ben accompagnate da un efficace colonna sonora. Non manca qualche pennellata lynchana (il canto della protagonista nel locale che fa tanto Velluto blu). Inquietante la figura del prete in talare nera e berretta. Effetti speciali assenti.