Dog tags - Film (1987)

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Titolo originale: Dog Tags
Anno: 1987
Genere: guerra (colore)
Note: Aka "Il collare della vergogna".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/02/11 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 15/02/11 23:40 - 2901 commenti

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Il nostro Romano Scavolini vola negli States e realizza questo ottimo (e ahimè, sconosciuto) vietmovie, che sembra in tutto e per tutto realizzato da un regista americano, lontano anni luce dai viet alla Margheriti/Mattei. Tre soldati americani e una ragazza viet, sperduti nella foresta (magnificamente fotografata da John McCallum) e braccati dai vietcong, con trappole e insidie degne de I guerrieri della palude silenziosa. Scavolini parte da un'indagine giornalistica stile Cannibal Holocaust e dà alla luce un vietmovie coi fiocchi.
MEMORABILE: Al soldato americano hanno appena amputato una gamba e la ragazza viet, per lenire il dolore, lo masturba.

Noodles 24/11/20 23:06 - 2204 commenti

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Film sulla guerra in Vietnam che parte con una buona idea ma mostra subito una sceneggiatura confusissima. Fin dalle prime battute è difficile districarsi nelle mille parentesi aperte dal regista e mai chiuse. Col passare del tempo aumentano i momenti discreti e la chiarezza, ma in generale è un prodotto che nel suo genere si dimentica facilmente, anche perché recitato piuttosto male. Buona la fotografia e l'ambientazione, ma latitano la suspense e il coinvolgimento. Forse un fan dei vietmovie potrebbe apprezzare. Per gli altri, 100 minuti di noia. Mediocre.

Herrkinski 28/11/20 15:23 - 8072 commenti

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Escursione di Scavolini nel 'namsploitation costruita su diversi livelli narrativi, divisa in tre atti a distanza di alcuni anni uno dall'altro; il regista sembra più interessato a lavorare sulla psicologia dei protagonisti piuttosto che sulle interminabili scene di guerra tipiche del genere, creando una sorta di riflessione su certe dinamiche umane. Non mancano comunque scene truci e a livello di confezione il film è ben fatto; rimane però pesante da seguire, con snodi non sempre chiari, risultando una visione impegnativa e a tratti sfociando nella noia. Occasione in parte mancata.

Leandrino 25/10/21 11:29 - 511 commenti

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Discreta opera del "tardo" Scavolini, che risente di problemi e pregi già noti; in questo caso l'intero film si regge sulla sua forte impronta realistica e violenta, che non lascia spazio all'epicità e alla retorica del war movie. L'anonimato dei personaggi e la freddezza dello stile lascia distanti da quanto accade; il che è funzionale al tema trattato, ma allo stesso tempo non genera la possibilità empatica del film narrativo. In breve: Scavolini è un bravo regista, schiavo però di una sensibilità personale sotterranea a volte castrante.

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