Una discreta prova del vecchio maestro John Frankenheimer ingiustamente snobbata dal pubblico e da riscoprire. Senza essere un capolavoro, Dead Bang è un action piuttosto valido, le cui scene più frenetiche sono realizzate con maestria in contesti ambientali davvero suggestivi e ben fotografati. Anche Don Johnson, solitamente attore non eccelso se la cava discretamente e si dimostra in parte nei panni del poliziotto tormentato.
Poliziesco fracassone (genere che ammetto esser uno dei pochi a non digerire), che per qualche astrusa coincidenza astrale cinematografica mi è stato sempre molto simpatico. Reduce da alcuni colpi a vuoto, il talentuoso e ormai maturo Frankenheimer recede dai propositi autoriali degli anni '60-'70 (la trama tuttavia mantiene una forte impronta progressista) confezionando un film rapido ed incalzante, capace di divertire senza strafare. Don Johnson è consono al tono generale, Penelope Ann Miller purtoppo fa contorno come usavasi negli action movie '80.
Piacevole e violento poliziesco dove il dito è sempre posizionato sul grilletto e dove una setta di neonazisti tenta di rovesciare l'ordine della città. Johnson è il solito grande professionista (Miami Vice era finito da pochissimo tempo) nonostante qualche caduta di tono durante i 90 minuti.
Classico action nello stile degli ottanta, diretto con un bel senso del ritmo dal maestro Frankenheimer e interpretato con convinzione da Don Johnson. La trama regala anche un discreto colpo di scena finale e le sparatorie sono ottimamente realizzate. Non manca l'ironia, affidata al buon Balaban e al continuo turpiloquio del protagonista. Buono.
Misconosciuto ma piacevole poliziesco, diretto da un Frankenheimer che, pur elargendo molte concessioni agli stereotipi del genere, non rinuncia alla sua impronta progressista, denunciando i rigurgiti neonazisti che attraversano l'America più profonda. Personaggi decisamente inflazionati ma ritmo alto, sparatorie ben girate, qualche momento ironico e un colpo di scena finale abbastanza imprevedibile. Convincente la prova di Johnson; la Miller è solo un grazioso ornamento.
MEMORABILE: "Sa cosa mi spaventa? Come salvano le apparenze" "No, quello che spaventa è che per loro non sono apparenze".
Poliziotto si mette a caccia di un tizio che ha sparato a bruciapelo ad un agente subito dopo aver messo a segno una rapina.... Spunto stravisto e anche la figura del protagonista, con la sua vita familiare disastrata e l'insofferenza alla disciplina, sempre all'inizio uno stereotipo su due gambe, però il film riserva qualche sorpresa durante la visione e a sostenere i "cattivi" questa volta c'è un'organizzazione neo-nazista che gode di molte coperture. Se Johnson se la cava bene e Forsythe è un gustoso agente FBI bacchettone, Ann Miller invece risulta una divagazione inutile.
MEMORABILE: Dopo aver immobilizzato a terra un sospetto, il protagonista gli vomita addosso; L'agente dell'FBI invita il collega a moderare il linguaggio.
Interessante poliziesco di Frankenheimer che con mano piuttosto pesante parla di gruppi neonazisti e di odio razziale affidando a Johnson, molto in forma, il ruolo del giustiziere. La formula tutto sommato funziona e uno script di buon livello garantisce un ritmo deciso che riesce a far dimenticare qualche falla soprattutto nella parte finale. Forse una maggiore attenzione alle componenti ironiche e sentimentali gli avrebbero dato più spessore, ma anche così la storia si segue bene e si lascia guardare con piacere, soprattutto da chi ama il genere.
MEMORABILE: "Nel mestiere del poliziotto ci sono solo due cose sicure: la morte e le tasse".
Serie B (ma B come "buona") d'autore tra poliziesco violento e western, anche se di taglio televisivo, impennate gore a parte. Pur non essendo nulla di originale il film intrattiene per tutta la sua durata senza troppi cali, buchi di sceneggiatura permettendo. Don Johnson si rivela anche un bravo attore con un personaggio distante anni luce dall'eleganza vista in precedenza e il film offre anche un ritratto oscuro e nemmeno troppo superficiale dell'America perbenista e ipocrita che non ha mai abbandonato le sue istanze sulla supremazia bianca.
John Frankenheimer HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneColumbo • 10/08/11 14:41 Pulizia ai piani - 1098 interventi
Fino ad oggi mi ero scordato di averlo visto questo film. Lo intercettai in un tv non so quanti anni fa.
DiscussioneColumbo • 10/08/11 16:39 Pulizia ai piani - 1098 interventi
Si, l'ho visto su una tv locale. E' un poliziesco ingiustamente sconosciuto, che alterna una prima parte moderna e metropolitana, a una seconda desertica e quasi western. Johnson, dopo aver atterrato il sospetto, al culmine di un inseguimento mozzafiato, gli vomita addosso. Eheheh... Merita senz'altro una visione.
DiscussioneDaniela • 20/06/20 01:12 Gran Burattinaio - 5925 interventi
x Zender
Volevo commentare il film che ho appena finito di vedere, ma mi è apparsa la scritta: "Nella giornata in corso hai già inserito 4 commenti. Attendi domani per inserirne un altro." Sono le 1,06 di notte del giorno 20, i quattro commenti li ho inseriti ieri 19. E' cambiato qualcosa nel calcolo delle 24 ore?
In precedenza il conteggio si azzerava a mezzanotte.
DiscussioneZender • 20/06/20 07:57 Capo scrivano - 47698 interventi
Che io sappia no, ma inoltro a Xamini la domanda.
DiscussioneDaniela • 21/06/20 10:17 Gran Burattinaio - 5925 interventi
Zender ebbe a dire:
Che io sappia no, ma inoltro a Xamini la domanda.
Stanotte non è successo ed ho potuto inserire senza problemi il commento del primo film della programmazione notturna.
Forse si è trattata di un'anomalia sporadica.
Nella scena in cui Johnson "incontra" i bikers, sul letto a castello si intravede per un attimo l'inconfondibile figura di Ron Jeremy, uno degli attori più famosi della storia del cinema a luci rosse.
DiscussioneZender • 21/06/20 16:29 Capo scrivano - 47698 interventi
Daniela ebbe a dire:
Zender ebbe a dire:
Che io sappia no, ma inoltro a Xamini la domanda.
Stanotte non è successo ed ho potuto inserire senza problemi il commento del primo film della programmazione notturna.
Forse si è trattata di un'anomalia sporadica.