Angolazione inesplorata per un film bellico: il sacrificio dei cosidetti "indigeni" delle colonie francesi, inviati in massa per fare da avanguardia sacrificale ad una madre patria sprezzante e razzista. Le orrende contraddizioni sociali del colonialismo, il volto umano dei colonizzati spinti ad arruolarsi per fame. L'unica ricompensa primordiale concessa le razzie, ma questa è un'altra storia (la ciociara!). Ritmo lento, sceneggiatura forse frettolosa e cast più convincente dell'opera nel suo complesso.
Combattere per la Francia senza essere considerati davvero francesi ed essere emarginati come stranieri. Una delle tante contraddizioni dei conflitto bellico è quella subita durante la guerra degli indigeni (come da titolo originale) delle colonie. Un film apprezzabile perché evita la retorica dei film di guerra, concentrandosi sui protagonisti e sul loro destino di soldati apolidi. Sceneggiatura non ottimale, ma nel complesso una buona caratterizzazione dei personaggi. Buona la prova degli attori, con particolare riferimento Jamel Debbouze.
Libertè egalitè fraternitè, il motto, vanto della Francia moderna, messo in forte discussione in questo bel film di guerra. Non c'è differenza tra l'essere sepolti sotto a una Croce o sotto a una stele islamica, si è comunque morti; si è morti per la patria, una patria che però fa molte differenze tra chi combatte per la sua libertà. I complimenti e i grazie per averli liberati vengono solo dai liberati stessi, povera gente che accoglie e divide quel poco che ha; ma sono forse gli onori più belli, più veri.
Ambientato nella seconda parte dell’ultimo conflitto mondiale, il film mostra l’atteggiamento razzista e ipocrita dei francesi nei confronti delle truppe “diversamente francesi” sfruttate per i compiti più umili, mal equipaggiati e abbindolati da false promesse. Ben caratterizzati i personaggi, ottime le ricostruzioni e le scene belliche; peccato non vi sia nota delle “imprese” compiute dalle truppe franco-marocchine nel basso Lazio.
MEMORABILE: Voglio diventare colonnello, almeno ci provo; Le lettere censurate; I piedi riscaldati con il fiato; Unico riconoscimento è l’applauso degli anziani.
Rachid Bouchareb HA DIRETTO ANCHE...
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HomevideoGestarsh99 • 16/12/11 15:22 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Eagle Pictures:
DATI TECNICI
* Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Francese
5.1 DTS: Italiano
Dolby TrueHD 5.1: Italiano Francese
* Sottotitoli Italiano