Cyst: La ciste assassina - Film (2020)

Cyst: La ciste assassina
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/10/21 DAL BENEMERITO LEANDRINO
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Leandrino 9/10/21 10:10 - 506 commenti

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Sugli spunti (pochi!) di una trama fin troppo inverosimile, un gruppo di personaggini - tra cui Greg Sestero, il fu Mark di The room - cercano la sopravvivenza in una clinica degli anni ’60 invasa da un mostro-ciste. Il contesto storico è pretestuoso: si rispolvera l'archetipo dello scienziato pazzo con grosse iniezioni di citazionismo. Un’opera tutt'al più simpatica – realizzata con un budget evidentemente ristretto – con dei buoni FX (prostetici e plasticosi), che trova la propria cifra nell’umorismo ma la usa come antidoto a una carenza strutturale, di idee e contenuti.

Schramm 17/01/22 14:02 - 3490 commenti

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Un horror sebocentrico? Il non pus ultra per quanti si beano della spremitura (vista o praticata) di punti neri e brufoli formato noce. Oltre a essere in sé golosa, l'idea di una cisti ambulante a misura d'uomo che tutto ecatombizza apriva a visioni a stomaco vuoto o con gimmickiano vomit bag: il guaio è che non l'hanno avuta messeri della levatura di Jackson Henenlotter o, top of the tops, Cronenberg; e che Russell la schiaccia (ahem) con le dita di regia imbranata e dozzinale humour. Feticisti di Pimple Popper e amanti del bodyhorror, marca male: la fine dell'arcobaleno è lontana.

Pesten 10/08/22 11:16 - 785 commenti

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Interessante tributo a un certo tipo di cinema degli anni 70, con il tipico medico pazzo che tra manie di protagonismo e vellità economiche inventa un macchinario per la rimozione delle cisti! Tutto è prevedibile, e i mezzi a disposizione non sono sicuramente sufficienti, ma il risultato finale è lo stesso godibile e divertente e offre una piacevole visione per chi ogni tanto vuole riassaporare quel gusto retrò che, nonostante i tanti limiti della pellicola, non viene a mancare e basta per farsi apprezzare. Simpatico.
MEMORABILE: La fantastica locandina.

Anthonyvm 9/11/23 01:32 - 5615 commenti

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Prima o poi qualcuno doveva tirarla fuori, la ciste mutante che cresce a dismisura e preda esseri umani come ogni buon succedaneo della cosa carpenteriana. I toni sono naturalmente demenziali (la presenza nel cast di "icone" quali il Greg Sestero di The room e il George Hardy di Troll 2 fa ben intendere a che tipo di pubblico si rivolga il regista) e, finché ci si sofferma su spruzzi di pus e mostrilli gommosi, lo humour da B-movie a tinte gross centra il bersaglio. Il resto non vuole saperne di funzionare, fra barbose gag allunga-metraggio e uno script rinsecchito. Occasione persa.
MEMORABILE: I brufoloni esplosi direttamente in faccia all'assistente; L'assurda edizione italiana che ibrida il film con sequenze di Gingerdead man 2 (perché?!).

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