Corri ragazzo corri - Film (2013)

Corri ragazzo corri
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Titolo originale: Lauf Junge lauf
Anno: 2013
Genere: drammatico (colore)
Note: Soggetto dal romanzo omonimo dello scrittore israeliano nato a Varsavia Uri Orlev, pubblicato nel 2000 e basato su eventi reali.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/02/16 DAL BENEMERITO EQUINOX
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Equinox 2/02/16 06:56 - 5 commenti

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La storia vera di Yoram Friedman, un bambino ebreo che fugge dal ghetto di Varsavia durante l'occupazione nazista. Ci si appassiona e commuove seguendo le sue peripezie e la sua progressiva (suo malgrado) perdita di identità. Dotato di una incredibile tenacia e determinazione e di uno sguardo dolce e smarrito, il piccolo attraversa da solo il bene, il male e la Polonia.

Nando 2/02/16 11:34 - 3806 commenti

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La deportazione degli ebrei e la storia vera di un ragazzino che riesce a fuggire e vagherà tra freddo e situazioni impervie sino all'agognata salvezza. Una narrazione lucida ed emotivamente trascinante che si avvale di interpreti (a parte Zamacohwski) personalmente sconosciuti ma ben appropriati in cui prevale il giovane protagonista. L'argomento è sicuramente preposto a suscitare commozione, ma lo sviluppo narrativo è egregio.

Lou 8/02/20 17:12 - 1119 commenti

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Dal libro di Uri Orlev, la vera storia di un bambino ebreo in fuga dal ghetto di Varsavia, costretto per tre anni a lottare strenuamente per la sopravvivenza. Un film di forte impatto emotivo, molto efficace come testimonianza contro l'olocausto e le tragiche discriminazioni razziali che hanno flagellato la nostra storia e che ancora oggi trovano seguaci. Per non dimenticare.

Gottardi 8/06/21 14:03 - 394 commenti

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1941, bimbo fugge dal ghetto di Varsavia e vaga per la Polonia incontrando generosità e solidarietà, ma anche noncuranza e crudeltà. Nel filone dell’Olocausto visto con l’innocenza dei bambini, il film si inserisce autorevolmente e con rilevante autonomia: la materia difficile è trattata con rispetto, originalità, e sensibilità che non scade nella retorica. Evita le secche del sentimentalismo pur rimanendo commovente, grazie anche al piccolo interprete. Mostrando un positivo sincretismo religioso, alla fine recupera l’idea dell’identità religiosa come eredità del sangue.
MEMORABILE: Il risveglio del bambino all’ospedale; I volti infami di tutti i collaborazionisti nazisti.

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