Conversazioni con un killer: Il caso Bundy - Docuserie (2019)

Conversazioni con un killer: Il caso Bundy (docuserie)
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Durata: 4 episodi
Titolo originale: Conversations with a Killer: the Ted Bundy tapes
Anno: 2019
Genere: documentario (colore)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/01/19 DAL BENEMERITO IRA72
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Ira72 26/01/19 18:24 - 1305 commenti

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Agghiacciante. Donne massacrate, torturate, stuprate, mutilate. Alcune ritrovate, altre perdute per sempre. Il killer, però, è inaspettatamente l’uomo perfetto: colto, intelligente, raffinato, affascinante e in carriera a cui le donne non mancano affatto. Attraverso cento ore di conversazioni con Bundy, copiose riprese video dell’epoca per il clamore suscitato e interviste esclusive (tra cui una vittima miracolosamente scampata), viene perfettamente ricostruito il caso di un personaggio oscuro e impenetrabile, camaleontico e imprevedibile. Finale desolante.
MEMORABILE: “Non mi sento in colpa per nulla. Mi dispiace per le persone che si sentono in colpa” (Ted Bundy).

Il Dandi 29/08/19 17:07 - 1917 commenti

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Trenta omicidi (almeno) in quattro anni, la ripartenza ogni volta in uno stato diverso, l'impegno politico, quello religioso, l'autodifesa in un processo mediatico in cui risulta (mette i brividi ammetterlo) perfino simpatico, il braccio della morte, le confessioni dell'ultimo minuto. Non un assassino qualunque, ma quello che ha più contribuito al conio del termine "serial killer". Frutto delle ricerche del regista per il suo fiction-film, un lavoro interessante ma in definitiva puramente riepilogativo che poteva essere sintetizzato di più.
MEMORABILE: L'autodifesa di Bundy al processo in Florida.

Anthonyvm 10/11/19 00:18 - 5615 commenti

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La storia di uno dei più famigerati serial killer di tutti i tempi raccontata attraverso una monumentale collezione di interviste, immagini di repertorio e registrazioni. Le testimonianze audio dello stesso Bundy, raccolte nel braccio della morte, sono particolarmente significative e inquietanti. Documentario corposo (quattro ore totali), un po' pedante (seppur necessariamente) nell'esposizione puntuale dei fatti, ma sempre attento alla forma (ottimi il montaggio e il sonoro). Berlinger svilupperà lo stesso tema in fiction con ottimi risultati.
MEMORABILE: L'ultimo episodio (dai processi alla morte); La reazione della massa al fenomeno Bundy (le ragazze affascinate, il pubblico esultante all'esecuzione).

Raremirko 20/04/21 22:12 - 577 commenti

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Fenomenale documentario di 4 ore diretto dal Joe Berlinger (che sul tema già aveva realizzato Bundy fascino criminale) di Blair Witch 2: tutto perfetto, dalle immagini al montaggio, passando per uno score musicale raffinato ed indicato. Certi particolari sono davvero poco noti (la coppia Bundy ebbe un figlio, ad esempio) e, in parallelo al film con Efron, dispiace vedere un talento del genere sprecato in attività criminali e deprorevoli. Notevole il lavoro di ricerca per un documentario scorrevole e mai noioso.

Leandrino 26/01/22 22:25 - 506 commenti

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Documentario basato sulle conversazioni tra il killer e Michaud, registrate su nastro negli anni Ottanta. La ricchezza viene dai filmati e gli audio d'archivio, a volte sperperati da un montaggio non sempre all'altezza corredato dalle grafiche di certe produzioni Netflix. Talvolta bilanciato in modo ambiguo, si finisce col parteggiare per l'uomo Bundy, dimenticandosi del mostro. Dopotutto il contesto ci mette del suo: la "malattia" della società americana è tutta visibile nel penoso trasporto a favore della pena di morte e nelle volontà disumane di qualche garante della legge.

Voloerrand 24/03/22 20:16 - 43 commenti

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Un viaggio nell'oscurità dell'animo umano, in tutta la sua naturale cattiveria. Ma è negli occhi neri, come la notte profondi, impenetrabili di Bundy che si specchia questo male e si riflette? O è nelle folla esultante che con tifo e cartellonistica da stadio attende fuori dal carcere l'esecuzione? Nell'uomo sociopatico e narciso si riscontra questo abisso, o nelle massa urlante e festosa che plaude all'esecuzione sentendosi dalla parte giusta, quella del buono? Forse fa più orrore e paura quella folla, quella massa di "bravi cittadini ".

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