Sfruttando il fascino della Sardegna, Lucio Fulci ambienta questo suo scialbo fantasy tra le rocce di granito della Gallura, precisamente a Capo Testa. Il rifugio di Ocron (Siani), la malvagia tiranna che sfrutta i suoi sudditi (strani incroci tra Chewbecca di GUERRE STELLARI e l'Uomo Lupo) facendo loro credere di essere lei a far sorgere e dominare il Sole, è chiaramente locato a Valle della Luna, una delle baie più nascoste e celebri di Capo Testa. A contrastare Ocron, che da buona Cassandra ha previsto l'arrivo di un temibile straniero, arriva da lontano il prode Ilias (Andrea Occhipinti), impellicciato come vuole la...Leggi tutto regola e possessore di un arco capace di diventare fluorescente e colpire a morte. Lo scontro si risolverà piuttosto male per il povero Ilias, ma in suo soccorso arriverà Mace (Rivero), altro guerriero impellicciato ma di lui più risoluto. Fulci dirige CONQUEST con la mano sinistra, consegnandolo alla storia del trash grazie anche a effetti splatter insistiti (ci sono una ragazza squartata in due manualmente, un’asciata in piena testa, ustioni, violenze assortite, ferite infette che esplodono in un tripudio di pus e amenità simili). Eppure qualche momento in grado di confermare il talento visionario del nostro c'è: innanzitutto un suggestivo assalto notturno di zombi anfibi, vera specialità di Fulci, poi una battaglia con una tribù di strani esseri più adatti ad ambientazioni alla GUERRE STELLARI e invece nascosti tra le rocce di Capo Testa. Scena suggestiva surreale come buona parte del film che, grazie anche alle belle musiche di Simonetti (ex Goblin) alla fine di tutto può anche piacere (se non si esige troppo, ovvio).
Fulci gira per questioni "alimentari" e ne consegue un pastrocchio davvero di rara bruttezza, come accade per la coeva pellicola di analogo squallore (Manhattan Baby). Si tratta di una sorta di mitologico ambientato in epoca indefinita (passato o futuro) caratterizzato da bizzarre presenze (anche gli zombi!) ed interpretato da attori ben poco in parte (Occhipinti, Gioia Scola).
Gli effetti speciali ridicoli coronano una delle pellicole destinate ad entrare nella top five dei peggiori film diretti da Fulci...
Annebbiato.
Un fantasy tanto bizzarro quanto assurdo salvato dall'abilità del regista. La storia è abbastanza risibile, così come i dialoghi e gran parte degli attori, ma Fulci riesce a creare delle sequenze abbastanza suggestive riuscendo, anche grazie ad alcune simpatiche scene splatter, a non annoiare particolarmente. Non male le musiche di Simonetti.
Tolti l’abbondante splatter, nebbie oniriche, insetti e alcune epifanie zombesche, la firma di Fulci è soltanto nominale, giacché si trova a dirigere materiale scritto (male) da altri: in questo caso si tratta di un cavernicolo-mitologico-fantasy sull’amicizia virile e l’eterna lotta tra il Bene e il Male, affossato da pessimi effetti speciali e da una recitazione inesistente (Occhipinti in testa). Si può soprassedere.
Fantasy sgangherato ma irresistibilmente trash. Film che trasuda inadeguatezza (l'ambigua storia d'amicizia fra i due machissimi eroi) e che proprio per questo si fa guardare. Maschere risibili che però, in alcune scene, risultano visivamente potenti (le sequenze del sacrificio). Nebbia a manetta, fotografia incollata con indubbio mestiere (considerando gli effetivi limiti di budget). Si potrebbe dire che con una così bassa copertura economica si potevano evitare i voli pindarici della sceneggiatura, ma non sarebbe il cinema cialtrone ed ostinato che amiamo.
MEMORABILE: Gli omini degli scogli e le loro improbabilissime armi.
Bizzarrissimo fantasy/peplum fulciano, girato con una certa imperizia (riverberi in camera, fotografia sballata, effetto nebbia perenne, effetti ottici da piangere) ma in qualche modo comunque divertente. Non mancano i classici SPFX caserecci ed ultra-gore, marchio di fabbrica del regista; compaiono pure gli zombi e svariate creature, alcune abbastanza ridicole (tipo i simil-Chewbecca). Inguardabili i due interpreti, con un efebo Occhipinti e un simil-Mel Gibson come co-protagonista. Buone musiche di Simonetti. Trash, ma perlomeno non annoia!
A volte Fulci esagerava con la fotografia in controluce: qui rende il film quasi invedibile e appannato, così rovinando una pellicola che poteva essere divertente. Ci sono scene splatter tipicamente Fulciane (estreme), location e paesaggi notevoli come certe creature e soprattutto la nemica cattiva nuda con la maschera d'oro. Purtroppo ci vogliono i fari antinebbia per poter discernere il sangue e le varie trovate del film.
Conquest appartiene a quella lunga schiera di film che vorrebbero assomigliare a Conan il barbaro ma che falliscono sempre miseramente. La fotografia del film è scurissima, quasi sgranata, per non parlare poi dei pessimi costumi e della mediocre recitazione di Andrea Occhipinti. Probabilmente il film più soporifero di Fulci.
Bistratto da molti, in realtà è uno dei pochissimi fantasy made in Italy vedibili. Merito dell'amato Fulci, che immerge il tutto in una nebbiolina sfumata che, forse involontariamente, crea un'atmosfera onirica e straniata perfetta per un film del genere. Il Fulci's touch si esprime poi con lampi di crudeltà che fanno sembrare Conan e Yado roba da asilo (su tutti un incredibile squartamento). Ad insaporire il tutto c'è poi la bellissima Siani sol di luna vestita. Insomma, trash ma assai più divertente dei vari Barbarians & Co.
Girare un fantasy acqua e sapone non è nelle corde di Fulci che ci mette subito uno scalpo con cervello in bella mostra e una donna squartata in due e decapitata giusto per far capire allo spettatore cosa lo aspetta. L'effetto seppia del girato è, seppur funzionale, piuttosto disturbante e nelle scene notturne si capisce poco o nulla. Gli attori sono poca cosa e il commento musicale di Simonetti è poco riuscito. Nonostante questo un filmetto che si lascia guardare.
Fulci questa pellicola non la voleva fare... e si vede. Fotografia sempre sbagliata, una nebbia che permane dall'inizio alla fine e che disturba non poco la visione, trama ridicola ai limiti della parodia. Discreti gli effettacci splatter (Fulci vira di di più la epllicola in direzione di un horror preistorico piuttosto che in un contesto mitologico). Brillano solo i nudi della Siani e della Gemser.
Ilias, condottiero dotato di arco (e quattro frecce, al massimo) si unisce al valoroso Mace per sconfiggere un grande nemico sconosciuto. Stranissimo film dell'ultimo Fulci, in cui l'immaginario fantasy si mescola a quello sci-fi senza dimenticare il gore. Scritto male e recitato peggio, fatalmente kitsch e malandato nelle coreografie; eppure, nei suoi elementi più truculenti e in una sospesa nebbia onirica. si intravede il gesto - e il gusto - di un grande autore. Per i completisti e per gli amanti del bizzarro.
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MusicheZender • 5/02/10 09:29 Capo scrivano - 47800 interventi
La colonna sonora del film firmata da Claudio Simonetti (risultano una quindicina di minuti per 9 pezzi) è stata inserita dalla Beat in una compilation del 1998 comprendente anche i pezzi composti da Simonetti per "Morirai a mezzanotte" e da Carlo Cordio per "Aenigma".
HomevideoZender • 15/08/10 13:29 Capo scrivano - 47800 interventi
Preso il dvd CDI, speravo di riuscire ad avere un upgrade rispetto alla inguardabile vhs Domovideo (ci voleva poco)...
Audio: decente...
Video:Agghiacciante! Son riusciti forse a fare peggio persino della vhs Domovideo, di cui questo dev'essere un riversamento. Sgranatura da film dei Lumiere, colori sballati, sbiadito, sfocato... Aiutoooooooo! Non mi degno nemmeno di mettere il rapporto, il dvd è INCOMPRABILE (se non l'avessi già fatto).