Filmetto (spacciato per grande kolossal) sulle imprese di Conan il barbaro, il personaggio creato da Robert H. Howard. Gli intenti erano quelli di allontanarsi dall'incarnazione cinematografica di John Milius per ritrovare le vere atmosfere del Conan di Howard, ma la pellicola non è nemmeno degna del Conan di Richard Fleischer. È persino più deludente di qualsiasi episodio brutto del super-trash televisivo Hercules, prodotto da Sam Raimi, con qualche scena truculenta, tanto per accontentare i fan del pulp. Rose McGowan (Streghe) fa anche qui la strega. Out.
Nuovo film dedicato a Conan il cimmero, l’eroe nato dalla fantasia di Robert E. Howard. Se Jason Momoa non è all’altezza di Schwarzenegger (pur essendo più accettabile di quanto si sarebbe potuto temere), Nispel ha fatto un buon lavoro, confezionando un fantasy avventuroso in pieno stile anni 80, ma con una dose di violenza molto superiore. Ottime e numerose sequenze d’azione, per una storia di vendetta epica e selvaggia. Davvero ben caratterizzati tutti i personaggi secondari, in particolare Rose McGowan nei panni della strega sadica.
Era necessario? Nell'era del tanto celebrato 3D sembra una risposta più che ovvia: sì. Ma la realtà invece è che di questa produzione lo spettatore poteva fare tranquillamente a meno. Nispel (un nome una garanzia...) trasforma il film in una specie di torture porn ambientato nel passato selvaggio. I muscoli di Momoa (e l'espressività) non riescono a convincere nessuno (ridateci Schwarzy!!!), così come la sceneggiatura fracassona e scontata. Pessimo.
Finalmente una sceneggiatura degna del Conan a cui ci ha abituati il signor Howard. Un cimmero massicissimo e senza scrupoli che non conosce la parola pietà. Il film ha delle trovate crudelissime ed è veramente tanta la fantasia usata per i vari duelli in cui il sangue scorre a fiumi. Non c'è un attimo di tregua: l'azione, con le sue stupende e originali sequenze, copre un buon 80% del tempo totale, contaminando di frenesia lo spettatore. La cura degli scenari e dei costumi è deliziosa.
Altro remake del quale non si sentiva la mancanza. Se a Hollywood se la fanno sotto e non sfidano la fortuna con nuove storie, che almeno non riducano a mero fumettone quelle che un tempo funzionavano e avevano una loro solennità di fondo. In più il protagonista, insipido palestrato senza arte nè parte, quando fa la faccia da duro sembra un idiota (aveva più personalità Arnold in un bicipite, che lui in tutta la persona). Un po' meglio il cattivo, che però non può competere con Thulsa Doom. Caricaturale la figlia strega e insignificante l'unica che non l'ha ancora smollata in giro.
MEMORABILE: L'inizio col padre (ancora potabile); Le vicissitudini del nasoleso; I pietosi uomini sabbiosi (se fossi stato in Conan, c'avrei fatto le formine).
La grande saga di Howard ridotta a fumettone ipertrofico, e un grande personaggio ridotto a un pupazzo buzzurro. Milius e Schwarzy, almeno, ci avevano provato ad incarnare lo spirito selvaggio e dionisiaco di Conan, con risultati non disprezzabili. I remake sono quasi sempre inutili, ma questo è decisamente dannoso: chi non ha letto i racconti dello scrittore texano e/o non ha visto il film originale (il primo) potrebbe pensare che il primo sia un cretino, e che non valga la pena di dare uno sguardo al secondo. Pessimo.
Il granitico Arnold del film originale sostituito da tale Jason Momoa più che a Conan fa pensare ad un allegro guascone in un mondo da incubi. Quando le idee latitano si ricorre ai vecchi eroi ma di un remake di questo genere non si sentiva certo il bisogno, e la causa principale del naufragio artistico è proprio il suo protagonista totalmente inadatto. Per il resto, un film con qualche momento godibile, efficace nell'ambientazione ma dal ritmo altalenante. Anche la prova del resto del cast non fa gridare al miracolo.
Orribile. Sembra fatto con le frattaglie degli Hercules con Kevin Sorbo e fa sembrare Conan il distruttore un capo d'opera. C'è questo Momoa/Kevin Sorbo che sta a Schwarzy come Antonello Fassari sta a Robert De Niro, poi un'infinita serie di duelli che inducono a fare un bel pisolino. Altro non c'é! Il cast (sulla carta interessante: Perlman, Lang, Rosie McGowan) dà il peggio di sé (sì, anche il grande Ron truccato da yeti). Ma quando finirà la moda di questi inutilissimi remake? Ero un fan di Nispel, ma qui é meglio Uwe Boll!
Conan the barbarian dice tutto, ha la sua ragion d'essere nella locandina: il protagonista sopra una montagna di teschi e forse saranno realmente tutti i morti del film perché vorrei constatare se ci sono più parole o più cadaveri: un sospetto mi viene. La sceneggiatura credo sia di una paginetta, tre parole fra le diciture botte, botte e ancora botte. E poi basta con questo stile alla 300: quanti ne dobbiamo vedere ancora? Quel film è già stato anche parodiato maldestramente, quindi il barile non ha più fondo, a forza di raschiare.
Scoprire tra i crediti che il soggettista è nientemeno che lo scrittore Howard (morto nel 36), fa già capire il basso livello della produzione. Cosa dire di un film tanto brutto se non che non ce n'era proprio il bisogno, di un simile remake? Cercare di far rivivere il vero spirito del personaggio di Howard va bene, ma ridurlo a un Big Jim inespressivo e selvaggio è operazione davvero bassa. Inutile parlare di recitazione qui perché siamo davvero a livelli imbarazzanti. Si segnala solo l'intro, reso intenso dalla presenza di Perlman e un paio di Langate.
Il creatore di Conan, Robert E. Howard, si rivolterebbe nella tomba se vedesse questa sorta di caricatura del personaggio che lo ha reso famoso. Oltretutto alla regia non c'è un John Milius (regista del primo Conan) e Momoa non è Arnold Schwarzenegger, nemmeno a livello di simpatia. Remake che onestamente si poteva evitare.
La figura dell'eroe Conan che lotta per vendetta viene ancora riproposta in un restyling attuale con un supermuscoloso attore di Honolulu. I pettorali di Conan fungeranno da specchio per le allodole per chi ne ammirerà la potenza (o l'estetica), sviando un'attenzione che, a dire il vero, non sarà tanto facile tenere fino in fondo. Non proprio indimenticabile...
Non sono in grado di fare paragoni, anche perché ho un vago ricordo dell'originale con Schwarzy, che vidi all'epoca. Questo Conan mi sembra un onesto prodotto, simile a tanti altri nel genere, che senz'altro accontenta chi ama questo tipo di film. Le truci battaglie non mancano di certo, sono girate con una certa perizia e l'eroe risulta invincibile fin dalla giovinezza (come avrà fatto a non rompere l'uovo), per cui si va sul velluto per quello che sarà il risultato finale. Sanguinolento.
Nella trama un pot-pourri tra i due film precedenti (ma senza l'epica di Milius, né l'ironia di Fleisher), ma resta un'avventura godibile. La CGI ricrea bene l'era hyborana, i villains funzionano e Momoa è semplicemente il vero Conan di Howard: capelli neri, occhi azzurri e un fisico massiccio ma agile: un giaguaro che fa sembrare Schwarzy un bue scornato, checché ne abbiano detto i fan. Dimenticavo: Rachel Nichols (qui un po' sottotono) è sempre la donna più bella del mondo.
Film di grosse ambizioni con mezzi larghissimi ma sproporzionati al miserrimo risultato finale. Sceneggiatura, dialoghi e caratterizzazione dei personaggi ridotti ai minimi termini per dare risalto a innumerevoli e brutali scene di combattimenti, con punte di splatter e sadismo che spesso superano i comuni livelli di sopportazione. Non si salva nemmeno la visione in Real3D, poiché la stereoscopia non è nativa ma appena abbozzata. Netta delusione anche per gli amanti del genere.
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E' un bel maschietto! Alla richiesta della moglie "Voglio vedere mio figlio", già gravemente ferita, il padre di Conan (non credo ostetrico di professione) le caccia dentro un coltello, estrae il neonato e glielo mostra.
HomevideoGestarsh99 • 25/10/11 00:02 Vice capo scrivano - 21548 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc 3D dal 14/12/2011 per 01 Home Entertainment/Rai Cinema:
DiscussioneRaremirko • 26/11/15 01:28 Capo call center Davinotti - 3858 interventi
Acheron, la maschera che, verso la fine del film, sembra un facehugger...io ci ho visto anche rimandi ad Alien.