Come sposare un milionario - Film (1953)

Tre belle ragazze affittano un appartamento neyworkese con il proposito di prendere al laccio ricchi mariti. Le cose non vanno come previsto, ma una riuscirà comunque nello scopo. Commedia sfarzosa che unisce la bellezza svampita di Monroe a quella sofisticata di Bacall (al loro confronto la Grable scompare), mentre fra le possibili prede spicca la classe del maturo Powell. Spettacolo professionale e anche gradevole, ma ciò non toglie che questa caccia all'uomo, in cui il matrimonio è presentato come l'unico obiettivo possibile per una donna, risulti moralmente ributtante.

Piacevolissma commedia di Jean Negulesco che ha per protagoniste tre giovani donne a caccia di un marito, possibilmente ricco. Punto di forza sono le tre protagoniste, specie la Monroe e la Bacall, attrici di razza e personaggi carismatici ma tutto il cast (compresa la parte maschile) se la cava egregiamente. Buoni sceneggiatura e i dialoghi. Scoppiettante.

Le bionde sono senza cervello, le ragazze vogliono accalappiare mariti ricchi, ma anche se si è a caccia di milionari, alla fine si ascolta la voce del cuore... non era facile veicolare in maniera divertente e leggera stereotipi così odiosetti e una morale di fondo così dolciastra, ma questo film ci riesce, ed è ancora godibile e frizzante! Marilyn è miope come una (aggraziatissima) talpa e non vuole mettersi gli occhiali: ottima trovata, che dà luogo ad alcuni momenti genuinamente comici. Buon film.

Che strano. Pur appprezzando quasi sempre Hawks e - più raramente - Wilder, curiosamente non sono i loro i film interpretati dalla Monroe che prediligo, ma proprio questo qui di Negulesco! Non certo per l'ipocrita e dolciastra moralina, per carità!, non ci credo neppure per un attimo. Sarà l'ambiente fashion "anni '50", il folgorante debutto del CinemaScope, sarà il fatto che Marilyn e Lauren qui sono davvero una meraviglia (è vero, la Gable quasi sparisce al loro confronto!), ma insomma... l'adoro! Quintessenza di Marilyn e degli anni '50.

Commedia leggera e molto divertente. Scopo delle tre giovani protagoniste è trovare un marito (ovviamente ricco). La forza del film risiede proprio nel trio di attrici che rende alquanto piacevole l'intero svolgimento della pellicola, con battute da classiche svampite. Fantastica Marylin Monroe nei panni della miope.

Tre donne cercano di trovare un ricco per sistemarsi, ma tra il dire e il fare... Il film risulta visivamente piacevole per i colori vivaci del primo cinemascope, per la varietà degli abiti che indossa il trio di attrici (che lo fa sembrare una sfilata di moda) e per gli arredi di classe. Nonostante si cerchi di variegare il soggetto, per buona parte si avverte la sua sterilità, sostenuta da un cast in forma e dalle simpatiche schermaglie tra le coppie. Finale ambivalente che smentisce subito la sua scontatezza. Sopravvalutato.

Graziosa commedia, abbastanza divertente, di livello forse superiore alla fama (**½). Strappa comunque molti sorrisi. Ovviamente la Bacall e la Monroe (in fucsia è uno spettacolo ancor migliore del solito...) dominano il film, ma la Grable riesce a ritagliarsi un suo spazio. Molto meno efficaci, invece, tutti i maschietti.

Laddove Hawks tollera l’imporsi di un’abbietta dittatura materialista irridendola con la satira, Negulesco la sconfigge con la legge del cuore, della coscienza e dei sentimenti veri, trionfanti in una commedia dalle gag garbate e spassose. La bellezza altera della Becall bilancia quelle, solari, della svampita e miope Monroe e della sbarazzina Grable; gli uomini sono robuste spalle, a cominciare dal galantuomo Powell e dal gioviale milionario in incognito Mitchell. La messa in scena rispende di un’eleganza oggi irripetibile.

Fascino, eleganza, classe e spensieratezza in grande abbondanza per questa deliziosa commedia anni 50! Lauren Bacall, altera e cinica, sempre impeccabile, ha in pugno buona parte delle redini del film, seguìta da Marilyn, svampita, buffa, sexy e divertente. Meno accattivante la Grable, forse per la parte meno interessante che va comunque ad amalgamarsi perfettamente con le altre due. Diverse citazioni ironiche e spassose. Non fosse per il finale fiabesco, sarebbe estremamente attuale. Come dire... "la verità si dice scherzando"!

Commedia di costume che si fa apprezzare per l’eleganza dei modi con cui si affronta la questione del matrimonio di convenienza (economica). La parte più consistente l’affronta una seriosa e di classe Bacall quando tiene in riga una goffa Monroe (azzeccate le gag sulla scarsa vista) e la Grable (che non incide). Inizio ricco di battute ma poi il film si avvia, anche con dei battibecchi, verso una conclusione che offre colpi di scena divertenti.

Ottima la Bacall nel rendere sgradevole il suo  personaggio di arrampicatrice quanto Marilyn a interpretare la più candida Pola, peraltro molto, molto miope. Diversi dialoghi sono brillanti e il film scorre piacevolmente; certo non è il caso di cercarvi null'altro che intrattenimento perché la figura della Donna e l'istituto del matrimonio ne escono piuttosto mortificati. Curiosa l'overture orchestrale prima dei titoli di testa, ripresa poi nel finale. Regia e montaggio non regalano molti momenti memorabili, ma la scena con la Monroe in rosso riflessa in quattro specchi è iconica.