Come rubare un quintale di diamanti in Russia - Film (1967)

Tra i tanti sotto-TOPKAPI passati in Italia non è nemmeno tra i peggiori, ma certo vedere Fernando Sancho con capelli arancioni guidare una banda di perfetti maestri del crimine qualche perplessità la lascia... La particolarità, qui, è che il furto va commesso alla banca di stato sovietica, anche se della Russia comunista ben poco si vede (per Mosca quattro scorci e poco più); conta semmai lo stato maggiore del Cremlino, per quanto ridotto a pochi elementi con faccia truce e uniforme militare. Per garantire un automobile a tutti gli abitanti maschi nonché balocchi e profumi alle donne, la Russia in bolletta...Leggi tutto ha deciso di vendere agli Stati Uniti un quintale di diamanti in cambio di dollaroni sonanti. I diamanti dovranno essere spediti ad Amsterdam dove saranno ufficialmente certificati e quindi inviati in America.

La banda del prof. Higgins (Sancho), al soldo della misteriosa Pantom, decide però di agire mentre i preziosi da trafugare sono ancora in banca a Mosca, tra il momento in cui essi verranno sottoposti a una prima analisi degli esperti e il giorno dopo, quando dovranno essere prelevati da una camera blindata dell'edificio e partire alla volta dell'Olanda. Con più di un infiltrato tra gli esperti e uno tra i funzionari della banca (Mulè, unico personaggio cui si tenta di dare statura umoristica), Higgins, nipote di chi aveva già derubato la stessa banca molti anni prima, in parte ci spiega il colpo e in parte no, come si fa sempre in questi casi: molto si scoprirà infatti cammin facendo, divertendosi nello scoprire le astuzie studiate per superare gli ostacoli predisposti da banchieri convinti di aver sistemato ogni antifurto possibile per cautelarsi dai furti. Qualcuno, durante l'operazione di analisi dei diamanti, si accorge che tra i supposti esperti c'è chi ha una faccia già vista, ma un'impressione non basta e quindi tutto sembra proseguire per il verso giusto.

Non mancheranno comunque gli imprevisti, prevedibilmente, in quello che di fatto è un avventuroso in cui il colpo ha il merito di essere esplicato con chiarezza in ogni sua parte, compresa la seconda che prevede lo sdoganamento segreto delle tre casse di preziosi attraverso l'utilizzo di un vagone ferroviario. Non siamo comunque in presenza del tipico furto perfetto e l'impianto da commedia sembra spesso prevalere sulla credibilità delle tecniche utilizzate per eludere la sorveglianza. L'innesto dell'unico personaggio femminile (Schoeller) pare avere la sola utilità di mostrarla trasformarsi dalla russa tutto d'un pezzo alla donna pronta a tradire pur di provare la libertà occidentale (e il sesso, naturalmente). Ci delizierà in aggiunta con un ballo in tutina nera attillata davanti a un passaggio a livello che tutto pare tranne che organico alla trama.

Sembrava inizialmente si giocasse con servizi segreti e controspionaggio, ma la piega si fa presto più semplice e sbrigativa. Peccato che, per divertirsi, le battutine ine-ine di Mulè non siano proprio sufficienti e che tutto il gusto consista nell'assistere a qualche ingegnoso espediente criminale un po' differente dalla norma. E' piacevole però l'estrema limpidezza narrativa che permette di seguire ogni fase: considerata una recitazione nel complesso modesta, quello su cui il film punta è lo svilupparsi dell'operazione, curata nei suoi buoni colpi di scena compreso l'ultimo, azzeccato.

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