Un film non riuscito (ahimè), sulla carta molto superiore a quello che poi si vede sullo schermo. Resta comunque impresso il senso di oppressione (sociale e sentimentale) raccontato nel film. Winterbottom probabilmente paga il mancato coraggio nel non far sfociare la storia in melò in favore di un film più politico e per questo "freddo", con perdipiù qualche snodo narrativo forzato, poco realistico o raccontato in maniera troppo veloce. Bravi sia Robbins che la Morton.
Strano ibrido tra noir, film sentimentale e fantascienza, quest’opera di Michael Winterbottom è un film piacevole ma in qualche modo incompiuto. Intrigante sulla carta, non sfrutta appieno le potenzialità della sceneggiatura che pure accenna a temi importanti (la globalizzazione, le futuribili relazioni interpersonali) senza mai approfondirli a dovere. Il film tuttavia, affascina e intriga anche grazie alla particolare e suggestiva ambientazione e alla bella prova dei due protagonisti.
Una storia sentimentale illecita coinvolge un funzionario che indaga su una falsificazione di documenti e la sua indagata. Il film ammalia per il futuro distopico in cui è ambientato, dove il controllo e il rigore burocratico tengono tutto sotto controllo, persino i ricordi. L'aspetto sentimentale prevale sull'ambientazione futuristica, neanche troppo avveniristica se non fosse per i virus della mente e per “la sfinge”, ma i due aspetti sono ben incastrati. Forse un po' scontate alcune soluzioni narrative.
Sci-fi sentimentale imperniata sull'amore fulmineo e sconvolgente dei due protagonisti (bravi) e sui loro tentativi di emanciparsi da una società opprimente di stampo orwelliano. Nonostante l'ottima fattura il film non riesce a coinvolgere totalmente (forse perché pecca di originalità) nel suo continuo ricondurre a cose già viste, specie nella fantascienza anglosassone (1984, Brazil, con una Maria/Morton che ricorda non solo fisicamente la Jill/Kim Greist del film di Gilliam). Può annoiare.
In un futuro globalizzato di metropoli sovraffollate avvolte dallo smog circondate da deserti desolati, nel quale il ricorso al concepimento in vitro ha moltiplicato i cloni genetici, un esperto in empatia individua la responsabile di una frode ma se ne innamora... Tentativo di fantascienza dei sentimenti che accumula tutta una serie di intuizioni/previsioni inquietanti in modo verosimile, ma finisce per concentrarsi troppo sulla relazione di coppia, senza sviluppare le potenzialità degli spunti di partenza e lasciando quindi una sensazione di incompiutezza. Suggestivo ma irrisolto.
Promettente l'inizio che sembra configurare l'elegante struttura di una società postmoderna. Si segue con una certa attenzione anche la storia d'amore, soprattutto per merito dei bravi protagonisti. A essere sbagliata in toto è la regia di Winterbottom, lenta e piatta e la sceneggiatura, corretta quanto superficiale: quando scatta il dramma, perciò, il film si risolve in un patinatissimo videoclip con la Morton vestita come Maria di Magdala e l'elegia del rimpianto scade in un grumo di melassa strimpellata dai Coldplay. Occasione persa.
Michael Winterbottom mescola vari generi quali la fantascienza, il melò e il film sociale riuscendo a donarci un film strano e indimenticabile. Un ispettore di una grande compagnia deve investigare su un falsario finendo per innamorarsene fino ad un finale non banale. Fantascienza priva di effetti speciali ma che affronta vari temi e, per questo, solo parzialmente riuscito e non facilmente comprensibile. Bella interpretazione della Morton, meno in parte il protagonista maschile. Montaggio e inquadrature efficaci. Molto interessante.
MEMORABILE: Ogni momento nel quale si descrive l'altrove e il diverso. - "Mi dica qualcosa di Lei .... qualsiasi cosa"
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HomevideoGestarsh99 • 23/11/11 15:56 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione dvd dal 13/12/2011 per Cecchi Gori HV.