Action scenograficamente superbo, girato tra le Montagne Rocciose e Cortina d'Ampezzo, quasi interamente ambientato tra cime innevate e rocce a strapiombo da scalare audacemente senza corde. Grazie alla regia spigliata di Renny Harlin (uno che di azione se ne intende) CLIFFHANGER mostra fin dai primi dieci minuti cosa c'è da attendersi mettendo in scena un drammatico salvataggio che ha fatto epoca (parodiato ottimamente nell'intro di ACE VENTURA - MISSIONE AFRICA). Purtroppo il film non saprà poi mantenersi sugli stessi livelli (nonostante alcuni eccellenti effetti speciali) e scadrà presto nella...Leggi tutto banalità più truce anche per colpa di una sceneggiatura (opera tra gli altri dello stesso Stallone) terribile. John Lithgow è un cattivo da barzelletta, la coppia di soccorso alpino formata da Stallone e Michael Rooker è ben assortita ma subisce passivamente l'eccessiva invadenza di riprese che mettono sempre al centro il movimento e lo spettacolo ad ogni costo. Renny Harlin conferma la propria predisposizione al sangue e alla violenza con pistolettate in testa e trovate al confine con lo splatter (vedere ad esempio la discesa sulla neve con uno dei rapinatori usato come slitta faccia a terra) e filma gli affascinanti paesaggi naturali con avvolgenti panoramiche dall'alto. Stallone recita da par suo, magari non brilla ma mantiene una sobrietà apprezzabile e non facilmente conciliabile con l'esasperazione degli eventi, cosicché il film - stoppato qua e là dalle sciocchezze pronunciate dai cattivi di turno - procede abbastanza sveltamente focalizzandosi su alcune scene-madri.
Ormai consolidatosi nel ruolo dell'eroe tutto muscoli, Sylvester Stallone in questa nuova avventura sulle montagne innevate offre una buona interpretazione soprattutto grazie ai tanti momenti di alta tensione e alle ottime scene d'azione che imperversano per quasi tutto il film. Pochissimi i tempi morti e questo va tutto a favore della pellicola.
Come già detto in passato, scollegate una parte del cervello, mettetevi comodi e godetevi questo action dove Stallone sfida temperature polari, cattivi ultra spietati e cime scalabili solo dai più grandi alpinisti (anche perchè sono regolarmente innevate, ghiacciate e con bufera). La performance di Stallone è il succo del film, che altrimenti sarebbe solo una caccia ai soldi dispersi tra le montagne. Molta azione e scene ai limiti della fantascienza (da piegarsi l'epilogo col super cattivo). Simpaticamente vedibile, con allegrezza.
MEMORABILE: Stallone è costretto dai carognoni ad arrampicarsi su una parete ghiacciata (mentre nevica, a - 20) con addosso solo una maglietta a maniche corte.
Riuscito action con l'immarcescibile Stallone impegnato in una cornice montana. Se si lasciano da parte alcune incongruenze di sceneggiatura ed eventi altamente improbabili (tipo immersione sotto i ghiacci e riemersione senza danni apparenti) si passano un paio d'ore all'insegna dell'evasione pura e nulla più. Stallone è meno inespressivo del solito, ma questa è una delle sue migliori interpretazioni dopo le saghe di Rocky e Rambo.
Nient'affatto male questo action-movie con Sly protagonista. La tensione innescata fin dalle primissime scene (ben girata la sequenza con il guanto che resta in mano a Stallone) tiene bene fino alla fine. Evidentemente è difficile notare possibili appigli di veridicità alle azioni varie (nota da applicarsi anche ai vari Die Hard per esempio), ma vuoi per la location (Rocky Mountains), vuoi per una inferiore quantità di scontri a fuoco, il film è piacevole. Buone dosi di adrenalina.
Stallone nei precedenti ruoli aveva già preso confidenza con le foreste e la roccia ma adesso si cimenta come un Messner professionista. Non se la cava male ma alcune parti del film vanno cestinate: il penoso prologo (con relativi sensi di colpa), i colloqui col campo base, la cava del finale. Per il resto bei paesaggi e qualche scena emozionante-forte che giustifica la curiosità. I cattivi non fanno notizia.
Mediocre action movie che si regge esclusivamente sulle scene d'azione, spettacolari, e sulla bella interpretazione nel ruolo del cattivo del grande John Lithgow. Il resto, a partire da uno spento Stallone, non vale granché. Comunque, rispetto ad altri film del genere, si lascia vedere. Il che è già molto.
Decoroso action con un turgido Stallone già in fase pre-calante, stavolta munito di picozza e rampini. Eliminati gli orpellosi riempitivi, ovviamente si va con sapiente uso del forward alle scene in altura, che fanno la loro onesta figura. Si continua a preferire tuttavia il buon vecchio Assassinio sull'Eiger, più spartano ma compatto come le rocce. Del resto, fra Clint e Sly... Lithgow fa "il solito pazzo" con l'usuale convinzione.
Buon film cucito addosso a Stallone che si cala con ammirabile professionalità negli anonimi panni di un montanaro dall'animo buono. Sly si impegna come ai bei tempi e la sua interpretazione risulta positiva come in generale tutta la pellicola, con la tensione che rimane sempre abbastanza alta (anche se qualche momento morto c'è) e qualche scena action ben fatta tra gli inospitali paesaggi freddi e innevati. Non male anche lo psicopatico John Lithgow visto anche nel telefilm americano "Una famiglia del terzo tipo".
Discreto film d'azione diventato abbastanza famoso. Le scene girate sui monti del trentino alto sono belle, la recitazione alla fin fine più che discreta. Certamente non è un capolavoro, ma un onesto prodotto nella media, molto meglio di decine di pellicole coeve. Più che sufficiente.
Decisivamente godibile, a patto di non prenderlo sul serio. Bellissimi paesaggi di cime innevate, brividi assicurati a chi soffre di vertigini, Stallone che un po' rosica (ha un TRAUMA) poi tira fuori le palle (metaforicamente, in realtà resta seminudo sottozero ma la cosa non lo tange), la bella faccia di Michael Rooker (per fortuna parla poco), John Lithgow non sopra ma oltre le righe, cattivi che pronunciano battute roboanti come fossero bulletti di quartiere (il bischero: "Ma sì, perché sprecare una pallottola?"). Divertente.
MEMORABILE: Stallone, in una situazione in cui un umano qualsiasi sarebbe già rigido come un surgelato Findus, spara per primo dal basso verso l'alto.
Un buon action, dove un dimesso Stallone-guida alpina viene chiamato a compiere imprese al di là delle possibilità umane per fermare una banda di gangsters. Davvero esagerate le gesta del protagonista: scalata di pareti innevate a torso nudo, attraversamento a nuoto di un lago ghiacciato, per finire un duello sull'elicottero sospesi nel vuoto. Un film però godibile, belle le location, bravi gli attori: per gli amanti dell'azione sfrenata ai limiti dell'impossibile c'è tutto!
MEMORABILE: Stallone che nuota sotto il pelo del ghiaccio, con il cattivo che cammina sopra!
L'inizio lasciava ben sperare, davvero una scena ad alta tensione. Poi si cade nei soliti stereotipi dei film d'azione (quelli peggiori) ed in battutacce e sparatorie che non hanno alcun senso. Stallone interpreta sempre personaggi che passano dalla depressione a sbalzi d'orgoglio e questo stufa un po'. Harlin gira bene le scene d'azione, ma non basta.
Un uomo che si tortura per la morte della ragazza del suo migliore amico, richiamato dalla sua donna, si ritrova implicato in un'affiatata ricerca di valigie piene di danaro. Azione a grandi dosi, ma poca recitazione. Stallone ha sempre la stessa monotona e depressa faccia e l'antagonista Lithgow riesce nella parte solo perché ha realmente un volto antipatico.
Sì, le Montagne Rocciose sono splendide e le scene d'azione sono belle. Ma basta questo a fare una buona pellicola di genere? Decisamente no, specie se a girarla è un regista all'epoca promettente come Harlin (che poi si perderà sempre più in filmetti di scarso valore) che però non poteva trasformare in oro una sceneggiatura bolsa come quella che aveva tra le mani. Pochi brividi e scarso coinvolgimento ne fanno un film deludente anche come semplice intrattenimento.
Action adrenalinico interpretato dal grande Sly qui nelle vesti di un rocciatore di soccorso che deve lasciarsi alle spalle un grosso dramma. I primi dieci minuti del film basterebbero già da soli a far capire il livello di tensione che si respirerà per tutta la durata dell'opera. Le scene sulle pareti rocciose sono impressionanti sia per intensità che per qualità. La storia è ben congegnata e ricca di momenti al cardiopalma che più di una volta trasmettono un senso di pura vertigine. Nel cast da segnalare anche la presenza di Lithgow, eccellente nei panni del villain psicopatico.
Uno dei migliori film di Stallone degli anni novanta e uno dei personaggi più aderenti al sua personalità. Grandi scene d'azione, spettacolari ed avvincenti, una storia tutto sommato originale che tiene incollato lo spettatore fino all'ultimo minuto. Ottime le prove dei coprotagonisti, tra cui l'ottimo Lithgow e Rooker (in uno dei rari ruoli da buono); bella anche la colonna sonora. L'incipit drammatico fa capire subito le dimensioni psicologiche dei protagonisti.
Discreto action-movie che si giova (oltre che della “spaccona” presenza di Stallone) di una splendida ambientazione montanara (americana ma anche italiana, a Cortina D’Ampezzo, nelle Dolomiti). Le vertigini di corde sospese nel terrificante vuoto a decine di metri da terra e lastre di granito ghiacciato da scalare senza timore fanno da robusta quanto avvincente ossatura del film, che già di per sé può contare su un buon ritmo e una sceneggiatura semplicemente efficace. All’epoca fu accolto alquanto bene, ma col tempo è stato forse un po’ dimenticato; è cinema di consumo.
Un classico action-movie in pieno stile anni 90 in cui il genere esagerava alla ricerca della spettacolarità a discapito della trama. La minestra è quella: crimine, ostaggi, inseguimenti, sparatorie, mezzi che si schiantano, lunghi discorsi del nemico prima di eliminare il protgonista, battute di stile prima di dare un pugno... Intrattenimento evitabile, ma le frasi trash sono imperdibili!
MEMORABILE: "Uno ammazza due persone ed è un assassino criminale, ne ammazza due milioni ed è un conquistatore. Mah!"; Il pestaggio con la radiocronaca calcistica.
Classico stalloniano anni 90. C'è proprio tutto il repertorio: spettacolarità, forza bruta, azione e, ovviamente, le solite esagerazioni contro ogni principio della fisica e della natura tipo la pistola che spara da sott'acqua o il nostro eroe che in pieno ghiacciaio se ne va in giro in canotta senza nemmeno battere i denti. Buona l'ambientazione (un aiuto prezioso per la fotografia), decisamente meno la sceneggiatura. Harlin dirige in base alle sue capacità e, a dire il vero, non sbaglia molto. Personaggi come sempre troppo stereotipati.
Action-movie nella norma come Stallone. Bella la fotografia e azione sicuramente senza troppi tempi morti. Come spesso, ma non sempre, accade nei film di Sly, tutto si accentra attorno a lui a parte il cattivo di turno. Gli altri personaggi contano poco e sono troppo marginali. Tutto naturalmente per colpa di una sceneggiatura appena sufficiente. Nel suo genere comunque gradevole.
Ne avevo un buon ricordo, ma visto recentemente ho dovuto ricredermi. Girato per lo più sulle innevate montagne intorno a Cortina, è un discreto action, con Stallone al solito protagonista assoluto e purtroppo una sceneggiatura terribile, zeppa di assurdità e incongruenze. Insomma, si può comodamente evitare.
Uno di quegli action che non si dimenticano, complice un Sylvester Stallone parecchio ispirato e una vicenda che non tradisce le aspettative. L'incipit drammatico è da pelle d'oca (se soffrite di vertigini chiudete gli occhi...). L'unica pecca è che non si mantiene sullo stesso ritmo per tutto il tempo, ma nel complesso lo spettatore può dirsi soddisfatto. Ambientato sulle montagne rocciose americane, è in realtà girato sulle nostre care Dolomiti. Riuscito.
Tre valige zeppe di soldi perse tra le montagne e l'ostaggio Sly dovrà aiutare una banda di delinquenti a recuperarle, ma qualcosa andrà storto. Classico action anni 90 con una trama già vista ma comunque ben strutturata, con uno Stallone in forma e una serie di personaggi secondari ben costruiti. Le scene action sono veramente belle e spettacolari così come lo sono le Alpi sullo sfondo (il film è girato in Italia sebbene sia ambientato in America). Per il genere a cui appartiene è davvero un ottimo film.
Ormai un classico del genere, anzi per gli anni '90 forse uno dei migliori esempi di action pura. Lo Stalloncione infatti è un solido piolo attorno al quale costruire una storia che non sarà il massimo dell'originalità ma che costruisce un'ottima tensione fin dai primi minuti riuscendo a non perdere mai ritmo. Le scene ad alta spettacolarità colpiscono nel segno perché girate bene e sullo sfondo di "inquietanti" paesaggi naturali. Forse dove un po' delude è nel comparto cattivi, con Lithgow magari più a suo agio con Shakespeare che con i mitra.
Un gruppo di criminali cerca tre valigette piene di dollari rubati perse fra le Montagne Rocciose; a mettergli i bastoni fra le ruote il ranger Sly. Buon action di Harlin girato nelle Dolomiti, con scene spettacolari di free climbing e molta violenza. Stallone (in grande forma) spiaccica teste, infilza gente nelle stalattiti e va in giro con la maglietta a 20 gradi sottozero. Ma proprio per questo ci si diverte. Bravi Rooker e il cattivissimo Lithgow.
MEMORABILE: L'incidente iniziale; Il furto spettacolare delle valigette dall'aereo; Sly spara a un cattivone da sotto la lastra di ghiaccio.
Un film d'azione con tutti gli stereotipi del genere: il protagonista segnato da un tragico evento che saprà riscattarsi, gesta a dir poco inverosimili, i soliti cattivi da operetta e una sceneggiatura che non va certo per il sottile. Stallone recita alla sua solita maniera, ma Harlin dirige discretamente, il ritmo è ovviamente alto e gli scenari naturali (comprese le nostre Dolomiti) aiutano molto. Il realismo è tutt'altra cosa, ma a certi film si chiedono spettacolo e divertimento, e qui sono garantiti.
Roboante film d’azione che punta tutto su situazioni estreme, a volte oltre i limiti della verosimiglianza e su paesaggi montani scenografici, che suscitano sicuramente curiosità. Si nota un certo impegno, da parte di Stallone e del giovane regista Harlin, per un prodotto di pura evasione dignitoso ma ordinario (a parte alcune sequenze molto spettacolari). Discreto il cast di contorno.
Action montanaro ben ripreso dall'artigiano dell'action Renny Harlin e interpretato da uno Stallone in forma e fortunatamente lontano dal machismo anni '80. Il film funziona per la sua trama semplice ma soprattutto per le riprese ad ampio respiro di scenari naturali che tolgono il fiato. Cast di contorno di tutto rispetto che dona dignità e dimensione a personaggi (specialmente i cattivi) molto stereotipati.
Action montano che vede Stallone in discreto spolvero aiutato anche da paesaggi notevoli e uno sviluppo narrativo comunque scontato ma nel complesso avvincente. Alcune situazioni appaiono lievemente forzate ma fanno parte della narrazione. Lithgow credibile come cattivo; forse dopo quelle di Rocky e Rambo, inarrivabili, una delle migliori interpretazioni di Sly.
Classico film da "si ama o si odia", di primo acchitto lascia un po' freddini, stentando a decollare nonostante Stallone sia nel suo periodo aureo e Lithgow si riveli cattivo eccellente, lontano dal pacioso padre di famiglia alle prese col Bigfoot. Tuttavia, se si ha la pazienza di aspettare, la pellicola dimostra ampiamente le sue qualità, fatte non soltanto di cartellonistica per turisti ma di pressioni psicologiche (che peraltro potevano essere maggiormente approfondite) davanti al recente passato. Ottimo spettacolo non per tutti i palati.
Action-Stallone movie in alta quota; Rocky Mountains? No, sono le nostre Dolomiti (!). L'ambientazione mozzafiato è veramente ben sfruttata in ogni sfaccettatura: pareti, ghiacciai, torrenti congelati, foreste con lupi, grotte con pipistrelli, ponti pericolanti e tanto altro; questo è il gran valore aggiunto della pellicola che altrimenti sarebbe solo un buon action movie. Intendiamoci, l'intrattenimento non manca e la tensione è costante, Sly-da scalata è eccellente e la celeberrima esagerazione hollywoodiana può fregiarsi di gesta funamboliche anche vere.
MEMORABILE: Il "vero" salto tra i jet senza CGI né protezione; Sly che solleva il tizio per farlo trafiggere dalla stalattite; Le scenografie.
Possiede tutti i crismi che hanno contraddistinto molti dei personaggi e delle storie interpretate da Stallone. I cardini sono rappresentati dall’esasperazione della forza fisica e dalle circostanze portate all’estremo che ovviamente non possono trovare riscontro nella realtà. La forza risiede proprio in questo, acquistando una dimensione cinematografica sensata, esigibile nel momento in cui in scena c’è Stallone. Il resto si accoda comodamente ed i paesaggi montani e la colonna sonora di Jones aggiungono punti a una pellicola in grado di intrattenere da sola.
Con la garanzia di uno Sly Snowllone contro gli abominevoli uomini delle nevi (terroristi avidi di soldi, trainati da un Lightgow più pravo che mai), Harlin chiede un fondo perduto alla vertigine e questa non si fa pregare, riempiendo subito ogni cm quadro di schermo e dandosi via via sempre più arie. Ci sono ghiacci che non si sciolgono, come quelli dell'action free-climbizzato che ha il senso dell'irrefrenabile e dell'illimitato, che Harlin scala con abilità e velocità d'aracnide, tanto più che ora non meno di allora illirofobi e kenofobi ringraziano, e così gli amanti del cinema.
Dopo qualche film interlocutorio a cavallo tra '80 e '90, Stallone si riprende il box office con questo mix tra action e avventuroso d'ambientazione montagnosa, coadiuvato dall'abile Harlin in regia. Il plot è minimale e tipico dei lavori sul genere del periodo; tra criminali stereotipati ed eroi altrettanto prevedibili, incluso uno Sly fisicamente in gran forma ma costretto in un personaggio poco carismatico, si dipana una pellicola a metà tra una versione blockbuster di Assassinio sull'Eiger e qualche film di Seagal. Ottime comunque le riprese acrobatiche e ben dosato il ritmo.
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DiscussioneZender • 9/11/10 10:49 Capo scrivano - 47698 interventi
Disorder ebbe a dire: Se lo rimuovono anche da Rambo giuro che "scateno una guerra che non se la sognano neppure!" Ahah, vero. Bellissima!
A me già il doppiaggio fa venire l'orticaria (ho rivisto,ad esempio,Pulp fiction in inglese ed è semplicemente un altro film) che adesso si mettano addirittura a ridoppiare mi sembra proprio ridicolo.
Ma perchè lo fanno?Lo sa qualcuno?
DiscussioneZender • 9/11/10 11:30 Capo scrivano - 47698 interventi
Per i dvd spesso. Siccome le tracce originali non rendono sufficientemente per i nuovi mix audio in 5.1 eccetera si ridoppia invece di restaurare. Evidentemente si fa prima e costa meno, purtroppo...
Sembrerebbe una questione di diritti. Il film è stato ridistribuito in dvd dalla Universal Pictures (più precisamente con etichetta Studio Canal, questo spiega i titoli di testa in francese) e forse non sono riusciti ad acquistare la traccia italiana dalla Cecchi Gori.