Nella sua stupidità e ingenuità è un classico della commedia scolastica scollacciata, con una trama e una sceneggiatura troppo prevedibili, scontati e assolutamente semplici; per stile è identico ad altri film di Mariano Laurenti.
Alfredo Pea è troppo ridicolo e cerca di dare al film quell'aria seria e romantica che non fa che guastare. Per quanto riguarda il nudo c'è Dagmar Lassander; mentre, sul versante comicità, un D'Angelo ripetitivo e banale e un Vitali simpatico ma molto presente.
Pur essendo infarcito di luoghi comuni e battute spesso elementari, si configura come una delle più frizzanti commedie sexy dirette da Laurenti: merito dello spensierato e giocoso soggetto, sviluppato con scaltrezza dal prolifico sceneggiatore Francesco Milizia. Il cast viene utilizzato al meglio: la Lassander è più "invitante" che mai, pur se al fianco della sempre attraente Femi Benussi e della - fulciana - Daniela Doria, ed infonde sostanza al lato estetico del girato; D'Angelo e Vitali (forse) al meglio. Ed il film diverte.
Titolo di spicco del filone scolastico-erotico, unisce ai soliti frizzi e lazzi tra i banchi l'infatuazione per le professoresse (prima la Lassander e poi la Webley). Le gag non hanno alcunché di memorabile, ma la banda di caratteristi e starlets è nutritissima: Pea, Carotenuto, Vitali (il cui nome, Zampanò, svela i suoi trascorsi felliniani), D'Angelo (alle prese con la mole della Baralla), Gammino, Di Giulio, Benussi, Doria, Lombardo... Per l'appassionato.
Un must di Laurenti per chi vuole conoscere davvero il bis italico: il solito sciocchino che a scuola perde la testa per le prof (comunque vorrei vedere voi di fronte alla Lassander!!!), qulche scena di doccia per mettere in mostra le tette perfette delle protagoniste (quelle della Benussi in testa) e parecchia comicità triviale ma divertente (i siparietti tra D'Angelo e la Baralla). In più Vitali, Carotenuto... Insomma, va visto.
Commedia scollacciata di ambientazione scolastica: la vicenda si svolge in un liceo di Trani ed è la solita accozzaglia di amori ed amorazzi che coinvolgono tutto il corpo scolastico senza risparmiare nessuna categoria e sopratutto senza risparmiare allo spettatore una trita raccolra di luoghi comuni del genere.
Leggermente inferiore alle più blasonate commedie sexy del Laurenti (L'insegnante nella classe dei ripetenti per dirne una) ma comunque piacevole. Al solito è basato sul rapporto insegnante-adolescente allupato, alla fine diverte e si lascia guardare, anche se la Fenech la preferivo alla pur validissima e bella Lassander.
Esilissima commediola scolastica, dalla trama risaputa, che viene rimpolpata malamente da vicende laterali (come l'amore D'Angelo-Baralla, che si infogna pure in trovate da cinema muto, come il sidecar). La rendono guardabile il professionismo di Carotenuto, occhi e bocca assassini della Benussi e qualche battutina qua e là. Resta la convinzione che la Lassander avesse una capacità espressiva di livello più alto rispetto alle operine nella quali solitamente recitava. La frase "Questo volto non mi è nuovo", qui applicata a Femi, è presa da Totò.
MEMORABILE: "Che c'è?" chiede Carotenuto. La moglie risponde parlandogli della sparizione del figlio. E lui confessa che vuole sapere che c'è per cena.
Passa e ripassa quasi ogni notte dalle mie parti. Ha delle particolarità; Pea studente timido e sognatore è alla continua ricerca di donne (ma ha una zia navescuola da leccarsi i baffi). La Raspani Dandolo, anomalia del genere. Per il resto siamo alle solite. A mostrar le poppe al vento abbiamo l'algida (e antipatica) Lassander: Manca Banfi e si sente....
MEMORABILE: La zietta veneta interpretata da una bonissima Benussi, sempre molle a letto, sempre pronta a darla.
Uno dei tanti filmetti del genere scolastico-pugliese, nemmeno fra i migliori. Il solito cast, Alfredo Pea nella solita parte dello studente innamorato dell'insegnante, il solito studente belloccio e presuntuoso, il solito Vitali, le solite situazioni trite e ritrite. Non indispensabile. Però Dagmar Lassander è sempre un bel vedere.
Altro film che non aggiunge niente di nuovo al filone della commedia sexy all'italiana. Classe mista non presenta gag memorabili e si avvale della discreta interpretazione dell'inossidabile D'Angelo (nelle vesti di bidello) e del solito Vitali. Senza infamia e senza lode.
Palesemente ispirato all'Insegnante di Nando Cicero (c'è anche lo stesso protagonista, Pea). La prima ora è guardabile (senza infamia e senza lode), con i soliti lampi di bravura di Mario Carotenuto, veramente sprecato in simili film. Ma gli ultimi 25 minuti sono quasi insopportabili: D'Angelo è ridicolo con le sue gag telefonatissime e rovina un filmetto onesto che sarebbe stato da **. Per gli appassionati potrei anche consigliarlo, ma per il resto del pubblico assolutamente no. *!
MEMORABILE: Il grande Mario Carotenuto che spia sotto il tavolo le cosce mozzafiato della Benussi. Poi si rialza e consiglia la visione al figlio!
Le parti sexy sono risicate, Dagmar Lassander fredda, Femi Benussi irreale. I siparietti di D'Angelo risultano grotteschi e inseriti per minutaggio; funziona solo Mario Carotenuto professionista del genere. Regia scomposta, fotografia alla buona molto sopraesposta. L'ambientazione fa da comprimaria, il resto è da tralasciare.
MEMORABILE: Carotenuto a cena spia sotto il tavolo le gambe della Benussi.
La pochezza generale d'idee la si vede subito con battute stantie e poco incisive anche a causa di un cast sguarnito. Vitali non è nel suo e gli manca una spalla decente su cui distribuire il film visto che D'Angelo vaga in una desolante storia completamente isolata dalla trama principale. Ecco, la trama. Perchè farla diventare una specie di storia d'amore visto che Pea non riesce a darci un minimo di decenza? Boh, forse era meglio concentrarsi sulle parti scolastiche e lasciare stare il resto. La Lassander si spoglia: per molti salva il film!
Commedia scolastica e scollacciata che mostra le procacità di Dagmar Lassander e si alterna con gag e battutacce con l'ausilio di Vitali, D'Angelo e Carotenuto. Va fatta una menzione alla compianta Fiammetta Baralla che nel film è di una simpatia unica. Alfredo Pea invece fa divertire poco.
Il modello, come per la maggior parte delle commedie pecorecce ambientate nell'ambito scolastico, è L'insegnante; ne condivide anche parte del cast, credo non casualmente. Al posto della Fenech troviamo la Lassander e la Benussi, tuttavia il lato erotico è molto contenuto e si punta maggiormente a quello comico e a qualche slancio sentimental-adolescenziale. Vitali piuttosto dimesso, D'Angelo si ritaglia qualche sketch ma si ride poco, Carotenuto abbastanza in forma. Nel complesso non particolarmente divertente, ma in fondo passabile.
In quegli anni andavano di moda le commedie di genere legate strettamente all'ambiente scolastico. La pellicola in questo caso è godibile, ma ovviamente per chi apprezza il genere. Grandi Carotenuto e D'Angelo, mentre Vitali è un po' più defilato. Incantevoli la Lassander e Femi Benussi. Merita una visione, ma senza aspettarsi chissà che.
MEMORABILE: Il nudo (non troppo fugace) di Dagmar Lassander sotto la doccia.
Un timido alunno d'un liceo di provincia s'invaghisce della sua professoressa. Mariano Laurenti ripesca il "personaggio" Alfredo Pea da L'insegnante per imbastirci una nuova storia scolastico/giovanile con qualche scena pruriginosa di supporto (assicurata da Femi Benussi) e un campionario di volgarità più o meno dilettevoli. La Lassander al posto della Fenech, ma la sostanza non cambia di molto. Il film scorre su binari arcinoti e, sulle scoppiettanti note di Gianni Ferrio, si consuma una pellicola che regala qualche malinconico sexy-sorriso.
Commedia scollacciata piuttosto derivativa che niente aggiunge al filone. Si sente più che in altre occasioni la cronica pochezza della sceneggiatura a causa dell'assenza dei nomi più blasonati del genere (Banfi, Fenech, Montagnani), con un cast modesto in cui chi può si arrangia ricorrendo al mestiere (D'Angelo, Carotenuto, Lassander) mentre gli altri navigano nel mare magnum della mediocrità. La pellicola mantiene comunque un suo perché grazie ad una freschezza piuttosto genuina cui contribuiscono la azzeccate location tranesi. Visione consigliata solo agli appassionati del genere.
Non male nella trama, ma un po' debole nello svolgimento complessivo. Meno coinvolgente e divertente di altri “simili” del regista, con un ritmo poco sostenuto e pochissime gag davvero divertenti. La partecipazione attoriale c’è, perché Carotenuto è ancora ben attivo e la Benussi una compartecipante di primo ordine. Vitali fa del suo solito ma è un elemento necessario, mentre lui e lei (allievo e “maestra”) non vanno oltre la mediocrità. Alla fine un mezzo punto in più è concesso ricordando D’Angelo (“Ciccio”) che fa il bidello motorizzato e innamorato.
Film che nel panorama della commedia sexy italiana non emerge per nessun particolare, presentando tutte le caratteristiche del genere. C'è qualche volto nuovo, per esempio la bella Dagmar Lassander, e ne manca qualcuno, come per esempio Lino Banfi, che manca terribilmente. Ne esce fuori un film che consente un'oretta e mezza di svago senza grandi pretese, con qualche risata e pochi momenti di noia. La storia d'amore in mezzo al film è come sempre imbarazzante, e allora meglio concentrarsi sulle gag di Alvaro Vitali e gli spassosi duetti tra Gianfranco D'Angelo e Fiammetta Baralla.
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Mi ricordo che nel lontano 1996, ospite ad uno speciale di Italia 1 relativo ad una rassegna sulla "commedia sexy", Alfredo Pea lamentava il fatto di essere ricordato, in prevalenza, per la sua partecipazione a L'insegnate (Nando Cicero, 1975).
Argomentava già allora di avere fatto tanti altri film (oltre trenta all'epoca) e di essere ricordato unicamente per quel ruolo, come giustamente dici, da onanista che riesce però - alla lunga - anche a raggiungere "il sodo"...
Oggi la filmografia di Alfredo Pea è a quota 51, stando ad imdb, ma la sostanza non è cambiata: al più ci viene in mente, oltre che ne L'insegnante, in questo Classe mista o, al massimo, ne La dottoressa del distretto militare ...
Strano destino, in effetti: perché è pure un bravo attore.
Malizie - La serie completa Titoli della serie Malizie distribuiti da noi in VHS grazie alla Shendene & Moizzi, componenti il ciclo "Il cinema erotico italiano degli Anni Settanta" (ogni titolo contiene il link alla scheda davinottica del film):
Non sò dove postare questa notizia, comunque... è recentemente (3 ottobre 2010) scomparsa l'attrice e doppiatrice Deddi Savagnone, sorella della doppiatrice Rita e voce di tanti personaggi "grotteschi" della commedia erotica (e non) all'italiana (sua, per esempio, la voce di Francesca Romana Coluzzi in Serafino), oltre ché voce di attori-bambini e tanto altro (vedere le mie schede doppiaggio sparse per tutto il Davinotti per rendervi conto del grande lavoro fatto dalla bravissima Deddi!).
DiscussioneGeppo • 26/10/10 12:16 Call center Davinotti - 4349 interventi
Sono davvero dispiaciuto per Deddi... interpretava la mitica mamma di Alvaro Vitali in "Pierino contro tutti".
Tra l'altro Deddi era anche la zia di Claudio Amendola.
DiscussioneZender • 26/10/10 14:56 Capo scrivano - 48369 interventi
va benissimo ricordarla qui, Riccardo, solo nella discussione generale e non in curiosità, come sempre.
Il dvd editato dalla Aegida è scarno, come il precedente della AlanYoung. C'è solo il film. Stop.
Il formato è quello corretto (2:35:1), la qualità non è eccezionale, un po granulosa, ma per quanto mi riguarda accettabile in pieno stile '70. Upscalato su una tv hd da 32" ha una buona resa, non mi posso lamentare (considerato il titolo non certo da Hollywood).
La versione è integrale : 86m 55s.
In sostanza tutte e due le edizioni scarne di tutto, ma c'è il film. Ed è l'unica cosa che conta alla fine (Per i menù orrendi quelli della Aegida, più gradevoli quelli della AY).
Premetto che aborro ogni forma di pignoleria o pedanteria ma la mia segnalazione risponde unicamente all'esigenza di permettere la ricerca in database nel miglior modo possibile.
Nel cast, infatti, manca la lettera "r" finale al nome di battesimo della Lassander...
DiscussioneZender • 12/05/14 08:03 Capo scrivano - 48369 interventi
Ehi Mco, non c'era bisogno della premessa :) Non è pignoleria né pedanteria, sono solo correzioni utili a tutti e van fatte.