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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Uno dei film meno conosciuti di Roman Polanski, WHAT? è ambientato sulla costiera amalfitana nella splendida villa di proprietà di Franco Zeffirelli ed è il racconto surreale dell'arrivo lì della splendida Sydne Rome (quasi al suo esordio), accolta in modi diversi dagli eccentrici personaggi che ivi risiedono, tra i quali si distingue soprattutto uno stranito Marcello Mastroianni. WHAT? si apre con un tentato stupro ai danni di Sydne Rome e continua mostrandone generosamente il corpo nudo, eppure non è affatto un film volgare (ci mancherebbe!), anzi spesso sembra ingenuo quanto la sua protagonista, che passa da una stanza all'altra incapace di comprendere la deviata mentalità dei proprietari scrivendone...Leggi tutto il resoconto su un diario che sempre si porta appresso. Si parla pochissimo, perché WHAT? è un film di sguardi, di gesti, di sensazioni e secondo Polanski basterebbero forse questi elementi a giustificare la povertà della sceneggiatura. In realtà ci si annoia facilmente, le situazioni paradossali in cui la giovane e discinta (con un seno più voluminoso del previsto) Sydne Rome viene a contatto sembrano un po' fini a se stesse, accumulate senza un preciso senso logico: sono come piccole gag dilatate e unite tra loro dalle passeggiate stupite della protagonista. Il ‘68 è passato, ma evidentemente nel ‘72 l'effetto della cosiddetta rivoluzione sessuale continuava a portare i suoi frutti e in questa coproduzione italo-franco-tedesca l’attitudine hippie del regista salta all'occhio come non mai. Comparsate per Alvaro Vitali (un imbianchino), Carlo Delle Piane (un giovane maniaco) e per lo stesso Polanski (fa il sommozzatore).

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B. Legnani 7/02/07 00:51 - 5532 commenti

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Già enigmatico ai suoi tempi, non è che di recente mi sia parso molto più chiaro. Se il regista non fosse Polanski (l'umorismo non è, decisamente, nelle sue corde), direi che lo sbandierato humour rarefatto è una giustificazione nata per sbaglio o per copertura. Sarò io che non capisco, ma proprio non sono capace di apprezzarlo. Seconda parte tediosa e interminabile. Splendida Sydne Rome, ma è troppo poco, rispetto alle attese.

Undying 3/09/07 01:34 - 3807 commenti

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Il titolo dice tutto, perché al termine della visione viene da apostrofare in tal modo ed in maniera naturale quanti hanno messo mano alla realizzazione del film. Certo, c'è la bella (bellissima) e delicata Sydne Rome che mostra le sue grazie con naturalezza quasi imbarazzante, ma lo sperpero di un cast di tal livello in una simile operazione lascia basiti, ancor più considerata la penna che sceneggia: Gérard Brach. Anche qua ci si è infilata Carla Mancini... Astruso.

Homesick 22/09/07 11:09 - 5737 commenti

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Paradossale, stralunato, iterato. La Rome, simpatica e giocosamente nuda, si muove con curiosità e candore come una novella Alice nel Paese delle Meraviglie in una dedalica villa popolata da personaggi assurdi ed evanescenti, avvolta in una dimensione sospesa e inondata dal sole della costa amalfitana. Polanski recita, esibendo le sue consuete mimiche, nel ruolo del "pungente" sommozzatore Zanzara e dirige l’operazione respingendo gli attacchi della volgarità che la assedia e cui altri registi di certo avrebbero ceduto. Mastroianni gentleman tra decadenza e nevrosi. Finale metacinematografico.
MEMORABILE: Tordi e il diario della Rome; l’equivoco su Bacon; le scaramucce tra Mastroianni e Polanski.

Matalo! 3/08/08 12:18 - 1378 commenti

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La musica di Mozart dei titoli fa capire che se questo film fosse una partitura musicale sarebbe uno "scherzo". Certo è un film legato ad un'epoca ormai lontana, certe trovate sono un po' fastidiose (il finale dove la protagonista urla che va a vedere Che? al cinema), ma è arduo trovare oggi una versione nuda di Alice/Candide che ci fa vedere la realtà come un gioco senza senso alcuno. Sydne Rome (qui bellissima) nel ruolo che poi iterò a vita. Cerebrale, fascinoso. Si sente la calura d'agosto. Cameo di Alvaro Vitali.
MEMORABILE: Griffith chiede di vederla per l'ultima volta e muore come Orson Welles su Quarto potere.

Cotola 8/10/09 20:49 - 9043 commenti

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Battezzata da alcuni come una sorta di versione per adulti di "Alice nel paese delle meraviglie" (che già di suo conteneva diverse ambiguità di fondo), è una commedia surreale e divertente cui forse avrebbe fatto comodo una maggiore cattiveria ed un maggiore equilibrio tra le due parti: la prima, infatti, è decisamente migliore della seconda che invece perde colpi col procedere della storia. Un prodotto bizzarro, ma non troppo, nella filmografia di Polanski.

Animalo 24/04/10 22:47 - 31 commenti

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La cosa fantastica di questo film è la colonna sonora: si prendono piccoli pezzi di Schubert e di Beethoven e si usano sempre al momento giusto. Ciononostante il film scorre molto enigmaticamente fin dall'arrivo alla villa (l'inizio è ancora sensato) e il finale non rende chiare le cose. Personalmente penso che funzioni come film comico e da svago totale per il regista e gli attori.

Giacomovie 21/08/11 11:46 - 1398 commenti

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Fiacco film che per Polanski si rivela solo un'esercitazione. Ha qualche flash divertente, equivoci elementari e lunghi momenti anonimi. Più che essere un film grottesco (improbabile parodia di "Alice nel paese delle meraviglie"), si rivela infantile e di poca sostanza. L'unica cosa che si ricorda è la radiosa Sydne Rome (ed il suo nudo). *½

Lucius 3/09/11 16:07 - 3015 commenti

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Sfugge ad un tentativo di stupro e si trova in una villa paradisiaca, sulla costiera amalfitana, in balia di personaggi grotteschi. Polanski costruisce un film giocherellone ma capace di coinvolgere per l'interpretazione della disorientata Sydne Rome e soprattutto per il gusto che dà a noi comuni mortali di sbirciare all'interno della spettacolare villa Ponti/Loren. Ottima l'interpretazione di Mastroianni, in un ruolo ad egli consono. Umoristico e disorientante.

Caesars 26/01/12 08:27 - 3790 commenti

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Questo Polanski proprio non l'ho capito. A distanza di più di trent'anni dalla mia precedente visione della pellicola, il giudizio non è cambiato di una virgola: non mi è piaciuto per niente (a parte, ovvio, Sidney Rome, che dire splendida è poco). Che cosa volesse comunicarci il regista polacco con questo specie di Alice nel paese delle meraviglie, forse, l'ha capito solo lui e il suo fedele cosceneggiatore Gerard Brach. Assistiamo per quasi due ore al girovagare della protagonista per una villa piena di personaggi assurdi. *½
MEMORABILE: Il finale: la Rome fugge dicendo che è l'unico modo per poter finire il film.

Mco 5/03/12 18:25 - 2327 commenti

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Il viaggio di una spaurita Sidney Rome in una magnifica villa della costiera amalfitana. I personaggi che incontra sono quanto di più curioso si possa immaginare, anche se alla fin fine su tutti regna un'aura di solitudine. Sesso più immaginato che mostrato, pur nella palesazione nuda della protagonista ad ogni pié sospinto, divertimento demandato alla scoperta di quale sia stata la reale voluntas di Polanski nel tratteggiare questo iter. Che, comunque sia, ogni qualvolta mi si presenta innanzi, io percorro.

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Chimera70 20/05/12 20:23 - 34 commenti

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Bella, divertente commedia surreale, ben recitata. Polanski è bravissimo anche come attore e mi è piaciuto molto il "viaggio" della Rome alle prese con l'umanità assurda, oziosa e sprofondata nel biancore dell'enorme villa. Si destreggia fra stupratori, papponi, erotomani ecc. (tutti lì per i soldi, alla fin fine) mantenendo intatti stupore e ingenuità. Ma che brava! Non un film di contenuti, ma di forme sì (quelle della Rome, notevoli).
MEMORABILE: La Rome che entra nella villa vestita e che gradualmente si spoglia fino a trovarsi nuda nel finale: lo spogliarello più lento che abbia mai visto.

Fauno 23/05/12 11:05 - 2212 commenti

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C'è una sola maniera per apprezzare questo film: non cercare messaggi; perché, semplicemente, non ci sono. Lampante che chi è pieno di quattrini può oziare 24 ore al giorno, senza orari e senza regole, tanto che se ripete quattro volte le stesse frasi nessuno se ne accorge... Polanski è un regista "culturale" per eccellenza, ma qui ha piacere a lasciarsi andare allo svaccamento più totale. Ma proprio questa non-trama può diventare il punto di forza o il maggior limite del film. A me è piaciucchiato, a voi la parola...
MEMORABILE: L'ultimo dialogo fra Mastroianni e la Rome, con lei già sul furgone.

Buiomega71 24/05/12 11:21 - 2910 commenti

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Favola eccentrica e sbarazzina di un Polanski in vacanza in quel di Positano. Leggero e frizzante, con un'aria da "hippie movie" spensierato e surreale. La Rome è una ninfetta leggiadra che provoca con la sua ingenuità gli sciroccati abitanti della villa; e tra schermagliette e simpatiche superficialità, Roman ci ficca il suo lato oscuro, come il tentato stupro iniziale e gli inquilini della casa che si accerchiano inquietantemente alla Rome come i satanisti di Rosemary's Baby. Il Polanski più "solare", che ispirerà il Di Leo di Avere vent'anni.
MEMORABILE: Il "Zanzara" di Polanski; Le espressioni di Griffith alla vista delle grazie della Rome; Il tentato stupro iniziale; Il finale quasi metacinematografico.

Vitgar 4/02/15 18:49 - 586 commenti

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Un film sostanzialmente senza storia che affascina forse per un certo senso di "sospeso" che lascia dopo la visione. Decisamente alcune situazioni sono forzate e rientrano nella cultura intellettualoide dell'epoca, da cui poi Polanski si è staccato. In certi frangenti ricorda alcune cose di Greenaway, in altri Bunuel e ciò dà la variabile della chiave di lettura del lavoro. Cast rilevante, con una Sidney Rome bellissima. Di sicuro non un capolavoro; lo vedrei piuttosto come un esperimento d'autore.

Daniela 8/07/15 10:20 - 12662 commenti

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Americanina nuda in fuga da una banda di porci trova provvisorio rifugio in una lussuosa villa sulla costiera sorrentina, popolata da una fauna di strani personaggi... Versione polanskiana dell'Alice di Carroll che richiama però anche il Candide voltairiano per la rappresentazione dell'ingenuità del nuovo mondo a fronte degli usi e costumi decadenti ed eccentrici del vecchio, una commedia grottesca dalla struttura concentrica (tutti gli incontri si ripetono due volte e l'epilogo coincide col prologo) curiosa ma non del tutto riuscita.

Samdalmas 11/07/17 18:09 - 302 commenti

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Polanski abbandona le atmosfere cupe ad angosciose di film come Repulsione e gira una commedia grottesca in una villa sulla costiera amalfitana. Protagonista Sydne Rome che gira seminuda incontrando strani personaggi. Non è la sua opera migliore e diventa solo un esercizio di stile. Nel cast anche Hugh Griffith, il vecchio padrone di casa infoiato. Solo per i fan del cineasta polacco.

Faggi 2/11/17 09:15 - 1549 commenti

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Concettuale; non astruso. Una divagazione di stile o, forse, una mera stramberia; ma con un suo tessuto metalinguistico prossimo all'estroso, non rigettabile. Polanski gira come se tenesse in mente il motto del poeta autoreferenziale di Palazzeschi: "Lasciatemi divertire!". Senza esaltare né strabiliare, l'oggetto si lascia comunque seguire: disegna ambienti e personaggi che incuriosiscono, loop visivi e diegetici, stralunato umorismo; sguinzaglia ipotesi e capricci cinematici. La forma (come sempre) è sostanza. Comunque: un Polanski minore.

Rocchiola 26/02/18 15:39 - 966 commenti

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Sconclusionato guazzabuglio di un Polanski in vacanza sulla costiera amalfitana. Dopo l'iniziale e realistico tentativo di stupro (anche se già qui con Delle Piane che sbaglia orefizio siamo dalle parti del pecoreccio italico), la vicenda assume un tono surrealista e si avvita su se stessa in una serie di assurde gag senza una reale metà. La Rome novella Alice nel paese delle meraviglie, mostra generosamente le sue grazie ma c'è poco altro da salvare nel gruppo di libidinosi abitanti della villa tra i quali spicca uno Mastroianni fannullone.
MEMORABILE: L'iniziale tentativo di stupro; Griffith che spira godendosi il panorama fra le gambe della Rome; Le palline da ping-pong schiacciate da Mastroianni.

Alexpi94 14/06/18 03:45 - 186 commenti

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Sorta di Alice nel paese delle perversioni con protagonista una deliziosa (e giovanissima) Sydne Rome. Tantissimi personaggi strambi (diciamo pure psicopatici), belle location (splendida la villa total white a vista mare) e nudi di primissima qualità arricchiscono degnamente il film (che rimane uno dei più folli che abbia mai visto). Molto bene la regia e incantevole la fotografia. Guardabile (a livello estetico davvero impeccabile).

Minitina80 31/07/21 22:58 - 2984 commenti

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Decifrare un’opera tanto particolare non è facile. Tracce riconoscibili di un filo logico, infatti, non sembrano esserci e girovaga in un caleidoscopio di bizzarria cosmica. Basti guardare Mastroianni nel ruolo di un pappone sifilitico in odore di omosessualità per capire il livello di follia espressa. Nel clima lucente della costiera amalfitana l’accostamento tra la sciarada di perversioni, nemmeno troppo celate, è a dir poco straniante. Non è possibile fruirne per puro intrattenimento e obbliga a ricercare la lucida follia che ha spinto Polanski a girare una simile mattana.
MEMORABILE: Mastroianni vestito con pelle di tigre che si fa frustare…

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Thedude94 12/09/21 12:14 - 1096 commenti

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Polanski si cimenta nel genere della commedia realizzando un'opera a dir poco grottesca e metacinematografica, forse non riuscitissima ma che presenta un fascino particolare di certo per via dell'ambientazione italica molto suggestiva. Mastroianni interpreta uno strano personaggio, ambiguo, che non si capisce quanto valore abbia nella trama (ma ciò non è importante); la Rome è brava nella sua genuinità e spontaneità; il resto del cast agisce in modo molto surreale. La regia è la cosa migliore di un film forse non eccezionale ma che merita una visione.

Reeves 25/10/21 09:21 - 2214 commenti

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Roman Polanski, ispirandosi esplicitamente alla grande traduzione surrealista, propone un film onirico nel quale è praticamente impossibile dare una spiegazione logica a tutto quello che si vede, e al tempo stesso ci si tuffa in un mare di immagini veramente suggestive (e non si sta parlando solo della bellissima Sydne Rome). Sembrerebbe quasi che il regista polacco, trasferitosi definitivamente a Ovest, voglia dare una sua personale lettura della cultura lisergica diffusa nel periodo. Affascinante.

Enzus79 23/11/21 21:38 - 2895 commenti

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Storia surreale, firmata Roman Polanski, che si rifà in certi versi all'Alice di Carroll. Una turista americana si ritrova, dopo essere scampata a uno stupro, in una villa lussuosa sul mare con personaggi più che strambi. Se non fosse per alcune forzature, il film potrebbe essere definito un piccolo cult. Marcello Mastroianni decisamente convincente in un ruolo piuttosto istrionico.

Occhiandre 5/05/22 10:20 - 156 commenti

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Se, come doveva essere in origine, la parte di Mastroianni fosse di Jack Nicholson, il film sarebbe stato non un successo ma almeno gradevole. Facendo intravvedere la sua magra coscetta dall'accappatoio, il nostro Marcello più che sedurre indispettisce. La ragazza americana è l'angelica ed esile ospite di un'altrettanto stupenda villa. Non svetta né per "altezza" né per simpatia il cameo di Polanski, che si atteggia a macho senza averne il physique. La domanda è: esistono davvero personaggi spregevoli che pensano di meritare di essere circondati da cotanta bellezza?
MEMORABILE: L'ascensore esterno per discendere alla villa ricorda quello agli alberi di Giulietta degli spiriti; La villa e il suo panorama valgono il flm.

Paulaster 16/01/24 18:07 - 4417 commenti

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Ragazza scampa a un tentativo di stupro e ripara in una villa sul mare. Location mozzafiato per una specie di fiaba nera in cui i partecipanti incarnano varie peculiarità. Polanski non fa sconti parlando di violenze sessuali e perversioni ma sembra solo un gioco di stile. Qualche siparietto funziona grazie a Mastroianni, ma i toni sono gratuiti e non si capisce dove si voglia andare a parare. Sembra il cinema di Ferreri, poco allegro come la zanzara che interpreta il regista. Rome adatta al ruolo, ma il suo essere svampita è eccessivo, in certi frangenti. Conclusione sgangherata.
MEMORABILE: La teleferica per entrare nella villa; Mastroianni vestito da tigre e da Napoleone.
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  • Discussione Caesars • 19/05/15 09:07
    Scrivano - 16810 interventi
    Devo fare immediatamente outing: mi accorgo stamattina che la Rome di nome fa Sydne. Giuro che per me è sempre stata Sydney. Mi sembra incredibile aver sbagliato il nome per più di 40 anni...
  • Discussione Zender • 19/05/15 15:22
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Sì come in moltissimi l'hai scambiata per anni per una tratta aerea più che per un'attrice.
  • Discussione Caesars • 19/05/15 17:08
    Scrivano - 16810 interventi
    AhAhAh!!! Proprio così.
    Eppure non mi sembrava affatto una tratta aerea...
  • Homevideo Zender • 17/11/17 08:07
    Capo scrivano - 47782 interventi
    In Germania è uscito il bluray della Koch media che ha tra le lingue pure l'italiano:

    https://www.amazon.de/gp/product/B015Z7Z0F2/ref=ox_sc_sfl_title_8?ie=UTF8&psc=1&smid=A3JWKAKR8XB7XF
    Ultima modifica: 17/11/17 08:07 da Zender
  • Homevideo Rocchiola • 26/02/18 15:44
    Call center Davinotti - 1254 interventi
    Non ho avuto modo di visionare il BD in questione, ma il DVD italico della Surf Video distribuito da Cecchi Gori benché vecchiotto e forse fuori catalogo si vede piuttosto bene. Il video panoramico nel corretto formato anamorfico è pulito e discretamente dettagliato e l'audio buono. Per chi vuole spendere poco è sicuramente consigliato.
    Ultima modifica: 28/02/18 09:56 da Rocchiola
  • Discussione Raremirko • 15/03/18 00:55
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Di certo non tra i migliori parti (anche tecnicamente) del grande regista, può contare almeno su una curiosità tutta sua che ne fan davvero un film unico, anche considerando il cast (c'è il Marcelloooo nazionaleeee, nonchè camei di Vitali e Delle Piane).

    Sperimentale, grottesco, inconcludente, ti lascia con un certo senso di incompiutezza.

    A me è sembrato più che altro una gran vacanza per cast e crew (il film è tutto girato nella villa del produttore Ponti) ed un pretesto per mostrare nuda Sydne Rome.

    Comunque interessante ed il finale è pure metacinematografico.

    Come detto anche da altri, è un film bizzarro all'interno di una filmografia bizzarra di un grande regista.
  • Discussione Daniela • 15/03/18 01:02
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Raremirko ebbe a dire:

    A me è sembrato più che altro una gran vacanza per cast e crew


    Anche a me ha dato sempre l'impressione di essere più un divertissement che un'opera compiuta, ma certo se la firma non fosse stata di Polanski, regista straordinario in altre occasioni, sarei stata più generosa con il pallinaggio per la bizzarria del soggetto e le prove gustose del cast (non dimenticare che c'è anche Valli nella quota nostrana).
  • Discussione Buiomega71 • 15/03/18 05:33
    Consigliere - 25998 interventi
    Per me uno dei migliori Polanski, zeppo delle sue tematiche anche se in chiave leggiadra e sbarazzina

    La Rome non è altro che una Rosemary più frivola e fumettosa, in una villa che pare il Dakota sotto il sole vacanziero, per non parlare degli strambi personaggi che la circondano, i satanisti grotteschi e strampalati

    Un sarcasmo corrosivo e strampalato per un Polanski che con la " commedia" non ci ha mai azzeccato ( PIRATI o PER FAVORE NON MORDERMI SUL COLLO , di cui CHE?, per me, e cento volte meglio) ed è forse il suo film più sensualmente carnale ( prima di LUNA DI FIELE)

    Io l ho sempre visto come una parodia di Rosemary, e uno dei migliori film del folletto polacco ( non sottovalutando il tentato stupro iniziale) pregno delle sue ossessioni e delle sue stralunate e paranoiche atmosfere.

    La Rome un' inquilina del terzo piano leggiadra e svampita, imprigionata nelle tele ludico/favolistiche polanskiane , con lievi venature inquietanti e complottistiche tipiche dell" autore di REPULSION ( tanto era gelida e instabile la Deneuve, tanto è solare e sempre mezza ignuda la Rome), dolo il sanguigno calvario di MACBETH e prima della personale rivisitazione del noir di CHINATOWN

    Credo che il Di Leo di AVERE VENT'ANNI non sia rimasto indifferente a questa piccola gemma polanskiana
    Ultima modifica: 27/02/20 21:51 da Buiomega71
  • Discussione Poppo • 27/02/20 21:32
    Galoppino - 465 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Per me uno dei migliori Polanski, zeppo delle sue tematiche anche se in chiave leggiadra e sbarazzina




    Bene, bene, bene....

    Un film che anche solo per le risate vale cinque palle....

    Uno di quei film che mandi in loop come ambient-video in una festa e tutti esclamano Ma che film è!?
    Ultima modifica: 27/02/20 21:34 da Poppo
  • Curiosità Buiomega71 • 10/03/20 00:03
    Consigliere - 25998 interventi
    All'inizio Polanski e Gerard Brach scrissero la sceneggiatura basandosi su una ragazza hippie americana che avevano conosciuto a Gstaad, sulle Alpi svizzere.

    E proprio a Gstaad volevano ambientare questa folle storia di una ragazzina americana preda di una svitata combriccola di fallocrati, ispirandosi a Alice nel Paese delle Meraviglie.

    Jack Nicholson venne a trovare Polanski a Gstaad e tra una sciata e l'altra lesse la sceneggiatura. Ma Nicholson declinò (la sua parte la rivestirà Marcello Mastroianni), dicendo a Polanski che aveva per le mani un buon soggetto (un noir stile anni 40) e che gli sarebbe piaciuto se a dirigerlo fosse stato lui (Polanski).

    Una volta presentata la sceneggiatura di Che? a Carlo Ponti, quest'ultimo si disse disposto a pagare di tasca propria l'intero film a patto di ambientarlo sulla costa sorrentina.

    Fu il primo film in cui Polanski si divertì sul set senza particolari problemi e fu anche il suo primo film che non sforò il budget e che, soprattutto, riuscì a rimanere dentro i tempi di lavorazione prestabiliti.

    Al di là dell'esperienza positiva, non fu però un buon successo commerciale.

    Da Roman by Polanski, autobiografia di Roman Polanski, Bompiani (1984).