Che ora è laggiù? - Film (2001)

Che ora è laggiù?
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Titolo originale: Ni neibian jidian
Anno: 2001
Genere: commedia (colore)
Note: Titolo internazionale: "What Time Is It Over There?"

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/06/08 DAL BENEMERITO REBIS
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Rebis 19/06/08 15:25 - 2339 commenti

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Hsiao-Kang è un venditore ambulante di orologi. Dopo la morte del padre incontra Shiang-Chyi che, in partenza per Parigi, insiste per avere l'orologio del defunto. Le camere fisse di Tsai Ming-liang sono semplicemente geniali, per la composizione dell'immagine, per ciò che riesce a farvi accadere all'interno: scatole epifaniche dell'esistenza in successione continua. Tra luci insolitamente sgargianti, l'alienazione non è più concettuale ma fisica (la morte, i fusi orari) e nell'insolubile attesa si tenta - in vano- di contrarre distanze incommensurabili facendo convergere i tempi. Imperdibile.
MEMORABILE: La notte di sesso "corale"; Jean-Pierre Léaud al cimitero; la ruota panoramica.

Pinhead80 3/06/10 17:03 - 4765 commenti

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Film come al solito molto introspettivo dell'eclettico Tsai Ming-Liang, che vede i protagonisti alla ricerca del tempo, sotto ogni forma e significato, un tempo per ricordare e uno per amare. Le lunghe sequenze di immagini ferme, i movimenti sincopati dei personaggi, rendono l'incessare passare del tempo a volte eterno e altre volte troppo rapido.

Mdmaster 23/07/11 13:04 - 802 commenti

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Tre misere esistenze alla ricerca dell'epifania, che finiranno per scontrarsi, umiliarsi per poi continuare la propria vita. Esemplificato dalla metaforica ruota panoramica finale, a mo' di ciclo di reincarnazione buddista. La camera diventa introspezione, occhio sempre aperto su qualcosa che dovrebbe succedere, fissa a cercare un momento dove ci siano solo sensazioni. Straniante, con qualche discordante tocco umoristico e bravissimi interpreti. Resta decisamente non per tutti, un film quasi meditativo, svuotato della colonna sonora.
MEMORABILE: Il terrificante sogno dell'orologio rubato al cinema; la lenta ricerca e i reciproci sguardi scambiati nel letto.

Pigro 10/02/14 12:25 - 9671 commenti

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Un film sulla distanza, che è dislocazione di spazio e tempo: i fusi tra Taiwan e Parigi (in ricercate location marginali e antituristiche) o il dolore tra i vivi e il morto. Ma che è anche lo spazio vasto o compresso nella limpida fotografia delle inquadrature, e il tempo rarefatto minimalista pensoso che sgrana la storia nel respiro dilatato di un’attesa che non si risolve. L’omaggio a Truffaut con cameo di Léaud è un’ulteriore dislocazione metafilmica che riempie di ulteriori rifrazioni i riverberi della lontananza.

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