Che ho fatto io per meritare questo? - Film (1984)

Che ho fatto io per meritare questo?

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Disincantata commedia in tipico stile almodóvariano, cinica e rude come la sua fenomenale protagonista, una Carmen Maura interprete ideale del cinema particolare del regista spagnolo. Un cinema che prende di mira gli strati più poveri della società madrilena e si diverte a raccontarne i problemi. Così la famiglia di Gloria è devastata da ogni tipo di dramma possibile: lui e lei vivono quasi nell'indigenza, tirando avanti con lo stipendio da taxista di lui e gli arrotondamenti di lei, che lavora come donna a ore in una palestra di kendo. La nonna è mezza sciroccata, i figli minorenni sono uno drogato e l'altro omosessuale, la vicina una prostituta che di tanto in tanto chiede a Gloria di assisterla...Leggi tutto assecondando i desideri di clienti particolari. Una vita di disillusioni, che prosegue nel solito tran-tran senza variare mai di molto. Non c'è quindi una storia vera e propria ma episodi tristi, che col suo caratteristico humour Almodóvar provvede a rendere interessanti. Dopo un primo tempo più acuto e pungente, però, anche il regista si perde tra le maglie della sua sceneggiatura, fumosa e in un certo senso inconcludente. Ci vuole un imprevisto omicidio per dare una scossa al film, ma visto che anche le reazioni allo stesso sono distaccate, il tutto rientra presto nella normalità. Succede molto, in realtà, ma pare non accada nulla tanto è cinico il tono del racconto. Restano da ammirare la bravura di Carmen Maura, la capacità di Almodóvar nel dirigere senza voler strafare nonostante le occasioni non manchino. Poco coerente la presenza della vicina telecinetica, sorta di Carrie versione domestica. Grottesco e amaro.

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Galbo 16/06/08 06:51 - 12380 commenti

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Tra le migliori opere della prima parte della carriera di Almodovar, Che ho fatto io per meritare questo? è la summa dei temi del cinema del regista iberico: una divertente miscela di melodramma, sarcasmo, ironia e commedia brillante nella storia della casalinga frustrata che si ribella al suo destino, interpretata dall'attrice icona del regista, Carmen Maura.Ma tutto il cast è indovinato: dal truce marito, alla vicina di casa provocante, alla nonna diabetica, tutti entrano a fare parte della splendida galleria di mostri almodovariana.

Domino86 1/02/10 12:47 - 607 commenti

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Bella mescolanza di personaggi, quella fatta da Almodovar in questo film. Come sempre i protagonisti presentano caratteristiche molto particolari e spesso questo risulta essere un aspetto importante. Un dramma che però viene prensentato in chiave divertente.

Liv 25/12/15 17:18 - 237 commenti

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Pellicola sgangherata, molto spagnola ma frizzante nel suo cinismo, una specie di commedia italiana portata nella Madrid del dopoFranco maturo e ben prima dello scoppio della bolla immobiliare, il terrore basco e poi quello islamico (ossia un nuovo tramonto delle speranze). Carmen Maura si rivela l'attrice ideale in questo film esuberante di Almodóvar, dove sotto le miserie dei suoi personaggi si agitano ancora bagliori di vita coraggiosa.
MEMORABILE: I falsi "spot" pubblicitari inseriti dal regista, così che chi vedesse il film in tv ne fosse confuso.

Schramm 17/10/20 11:48 - 3490 commenti

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Di fronte a nessun dramma della vita finisce la vita, e anzi senza dramma la vita non è tale: per ribadircelo (e per testare le carrozzerie del reale e del cinema) Pedro fa slittare oltre la linea di mezzeria l'impertinenza delle cose. Con ovattata anarchia e surrealismo easy-pop, fa zigzagare l'asse di rotazione familiare, dando al sistema rappresentativo spurgo per un'arcadia neoavanguardista dove sfottò e compassione, rigore e sbraco estetico-stilistici fan pari a braccio di ferro. A lui piace così, a noi pure, ma quel pelo meno di allora, quando ancora schivava ogni concozione.

Nick franc 13/04/22 23:42 - 509 commenti

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Bizzarra miscela di commedia, dramma, grottesco e noir: gli ingredienti sono tanti ma il dosaggio è giusto. Tra famiglie disfunzionali, figli tossici o donati a dentisti pedofili, scrittori falliti alcolizzati, omicidi e suicidi il regista satireggia la società dei consumi, fotografando la situazione di chi di fatto ne rimane ai margini (il film è ambientato in quartieri periferici degradati) ma nonostante tutto il finale è speranzoso. Oltre all'ottima Maura, perfetta nel ruolo della casalinga disperata che ha la forza di ribellarsi, si ricordano le divertenti Forque e la Lampreave.
MEMORABILE: Il cliente esibizionista di Cristal; Il ramarro testimone del crimine.

Bullseye2 12/04/22 01:54 - 393 commenti

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La tragicommedia dolce e amara tra dramma, sentimento, comicità e delirio che segna la maturità di Almodóvar con una Carmen Maura stratosferica: è Mamma Madrid, con tutto il sapore della città che esce fuori dalla pellicola per inondare il palato. Il neoiperrealismo almodovariano distrugge e ricontamina registi e generi senza le future nefaste ambizioni da festival e ci rasserena mostrandoci che non tutti i guai vengono per nuocere e che la famiglia è fatta da chi si sceglie con sé. Uno di quei film che riconciliano con la vita.

Pigro 20/08/23 10:35 - 9635 commenti

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Una famiglia disfunzionale, anzi normale, perché è il culto della norma che Almodóvar prende di mira con il suo tono mélo-camp-grottesco, inanellando tutti i topoi del perbenismo e ribaltandoli in modo tragicomico, facendo attraversare la vita della casalinga disperata, con marito, suocera e due figli a carico, da droga, pedofilia, prostituzione, delitto e chi più ne ha... non senza l’irruzione di animali inquietanti e simbolici (la lucertola Denaro). Un’umanità solo apparentemente disumana, in cui rispecchiare le nostre ombre nascoste.

Il ferrini 2/09/23 23:38 - 2345 commenti

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Squarcio impietoso su una Madrid povera, sovraffollata, avida di opportunità. Una famiglia particolarmente indigente, protagonista la brava Carmen Maura, ridotta ad accettare compromessi assurdi: la vicina prostituta con un cliente che vuole un'altra donna che guardi; un figlio fatto adottare temporaneamente da un dentista palesemente pedofilo, l'altro che spaccia droga. In questo affresco tipicamente almodovariano, spicca una ragazzina con superpoteri e un omicidio inaspettato che scombussola le carte. Geniale e invecchiato bene.

Paulaster 22/01/24 18:03 - 4389 commenti

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In una famiglia indigente avviene un omicidio. Almodóvar ha il pregio di raccontare situazioni al limite (prostituzione tra cui minorile, truffe, eroina) con un disincanto da farle apparire di vita ordinaria e ci aggiunge una vena comica. In questo film evita provocazioni esplicite e il sesso, più parlato che altro, ha solo fugaci apparizioni. Carmen Maura rappresenta in modo ideale chi si arrabatta come se nulla la scandalizzasse più e in fondo dà un piccolo segnale di speranza. L'unico neo sono i poteri magici della bambina vicina di casa.
MEMORABILE: L'ispezione della polizia; Il bastone al posto della frusta; L'acqua minerale nascosta.

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