Champagne in paradiso - Film (1984)

Maldestro filmetto per famiglie all'insegna dei buoni sentimenti ed ovviamente delle canzoni di Al Bano e Romina. Sembra girato negli Anni Sessanta, per l'ingenuità colossale della storia, ma esce nel 1984 e non è certo un successone: pessima fotografia, scenografie semi-improvvisate ed almeno un momento memorabile: il videoclip di "Ci sarà", hit del duo, piazzato a forza a metà film dopo il loro primo bacio. Commovente. Romina, a modo suo, si dimostra un'artista versatile: non sa infatti né cantare, né ballare, né tantomeno recitare.

Tardo semi-musicarello del duo (rectius ex duo) storico della tv italiana degli anni che furono, condito di sane canzoncine orecchiabili e buoni sentimenti da tramandare ai nipotini. La Power è splendida uti semper e Al Bano giovanissimo e poverissimo in una rappresentazione non distante dalla sua vita reale. Per tutta la famiglia. Allegro!

Interamente costruito attorno al successo sanremese "Ci sarà", è un film veramente brutto, con inquadrature da cartolina delle più a buon prezzo. Poi, non capisco come Al Bano e consorte, rispettivamente quarantunenne e trentaquattrenne all'epoca, possano spacciarsi per una liceale e un prof al primo incarico! Film che mesmerizza con la sua bruttezza, è una Medusa su pellicola! Mi chiedo talvolta per quale tipo di pubblico sia stato pensato. Poi, siccome quando passa un'occhiata gliela do sempre, credo sia stato pensato anche per me!

I musicarelli di Al Bano e Romina, che impazzavano negli Anni Sessanta, tornarono brevemente negli Ottanta con questo film ambientato, ovviamente, nei Sessanta, ma costruito a tavolino sul successo di una famosa canzone sanremese del duo, intitolata "Ci sarà". Il cast era imponente per quello che era un film mediocre, che riproponeva la classica idea di Romina giovane studentessa ricca (ormai fuori età) e Albano giovane professore povero (canovaccio visto e rivisto negli Anni Sessanta). Triste.

Ultimo musicarello interpretato dalla (allora) inossidabile coppia Carrisi/Power e uscito fuori tempo massimo, in pieni Anni Ottanta. Ha un buon ritmo e almeno la scena di "Ci sarà" da ricordare. A salvare il film comunque ci pensa un Renzo Montagnani in gran spolvero. Ottimo come sempre anche Gigi Reder.

Sarà champagne in paradiso, ma sullo schermo è poco più di uno spumante da discount! Questo musicarello da "ultima chiamata" per la ormai-fu-coppia-d'oro sembra quasi il beffardo quadretto di un finale ben diverso (quale appunto non è stato nella realtà). Soggetto e recitazione a dir poco inverosimili. La sceneggiatura è mirata soltanto al rilancio del brano "Ci sarà". È un filmetto da archiviare che però, in virtù dell'albaniana "nostalgia canaglia", un po' di dolce malinconia l'ispira sempre.

Musicarello realizzato fuori tempo massimo e incentrato sulle canzoni di Al Bano e Romina. Fa quasi sorridere per quanto è raffazzonato e ingenuo: fotografia da cartolina, Romina che interpreta una liceale pur avendo superato i trent'anni, il videoclip di "Ci sarà" piazzato a metà film. Non si può negare, comunque, che abbia un buon ritmo e che il contributo di attori come Reder e Montagnani sia sempre gradito. Trash e nostalgia.

Sulla scia del successo ottenuto con il brano "Ci sarà" (presentato dal duo Al Bano e Romina nel "baudesco" Sanremo '84) ecco spuntare questo musicarello fuori tempo massimo e francamente imbarazzante per povertà di mezzi e sceneggiatura (che definire “elementare” è poco). Insuccesso al botteghino e modesta rivalutazione in chiave trash. Un film disgraziato sotto tutti gli aspetti.

Tardo musicarello con Al Bano e Romina, noioso e inutile, che non ha veramente nulla da dire. Anzi da dire c'è che vi è un cast di caratteristi di tutto rispetto (Montagnani, Reder, Mazzamauro) che a causa di una sceneggiatura scadente (di Al Bano!) non rendono come dovrebbero. Evitabilissimo.                                                                                                                                                                                          

Imbarazzante spot per Romina Power e non tanto per Al Bano, visto che di lei sentiamo almeno due o tre canzoni mal scritte, mal coreografate e mal interpretate. La trama è sconcertatamene banale, tanto da sembrare uscita da un film di Fizzarotti di vent'anni prima. L'estetica è quella delle fiction degli anni '80 ricoperte da quella patina di sporco che si dovrebbe chiamare fotografia. L'acme lo si raggiunge con la canzone "Ci sarà", con tanto di bambini che calpestano siringhe (pure critica sociale, che coraggio!).

Disgraziatissimo ma simpatico ritorno della coppia simbolo dei musicarelli Anni Sessanta. Paradossalmente tra i più scorrevoli del filone, limato nella componente comica (qui subordinata alla tramina principale e affidata a Montagnani, Reder e Anna Mazzamauro) e privo di quella strappalacrime, con una sceneggiatura (dello stesso Albano!) che altro non è che un susseguirsi di ingenuità e antidiluviani (anche per gli Anni Sessanta) dialoghi giovanili. A coronare il tutto una manciata di numeri musicali da antologia del trash. 1 palla e mezzo in amicizia.

Musicarello senza pretese che sfrutta il successo di Al Bano e Romina reduci dalla vittoria sanremese. Trama banale (insegnante e alunna si innamorano), protagonisti principali di livello modesto (nonostante non sia un attore, Carrisi non se la cava poi così male e comunque col senno di poi fa molta tenerezza vedere con quanto amore marito e moglie si guardavano negli occhi), brani stucchevoli. Incomprensibile la partecipazioni di validi elementi quali Montagnani, Reder e Mazzamauro.