Caravan petrol - Film (1960)

Un umile barbiere partenopeo riceve un'eredità da un lontano zio d'Oriente, ma una volta arrivato sul posto le cose andranno ben diversamente da come sperava. Il caratterista Nino Taranto viene promosso a protagonista per una vicenda cucita in fretta e furia per sfruttare il successo dell'omonimo, celebre brano di Renato Carosone (che lo canterà, ritagliandosi un ruolo). Una "commediola" dal fiato corto, solamente sostenuta dalla verve degli attori presenti. Si ridacchia appena, ma si scorgono qua e là momenti che sfoggiano una buona dose di umorismo d'antan.

Ingenue avventure nell'immaginaria terra d'Irat per Taranto in coppia con De Vico. Alla ricerca di un terreno ereditato, i due sono gettati in pasto a una sceneggiatura ripetitiva e di scarsa fantasia, affidata soprattutto al loro estro comico (ma l'affiatamento tra i due non è granché) e alle comparsate di un simpatico Campanini. L'inizio e i brevi intermezzi napoletani sono le cose che funzionano di più, con Enzo Turco in un ruolo che quasi anticipa Bellavista.

Ovvero quando ancora a inizio anni Sessanta si vedeva l'Oriente come territorio misterioso, pieno di ricchezze da scoprire e di avventure da vivere. Nino Taranto, per l'ultima volta protagonista in carriera, riesce a reggere il peso di una storia semplice ma divertente. E poi c'è Renato Carosone, una vera e propria forza della natura non solo sul piano musicale. Divertente.