Cannibal - Film (2013)

La vita di un sarto dedito al cannibalismo, cambia quando conosce una donna. I ritmi sono catatonici, così come il suo protagonista, per questo dramma spagnolo che nonostante il titolo non regala sangue né particolari brividi o emozioni. Niente da segnalare e nessun guizzo per la storia di un uono incapace di rivelare i suoi sentimenti (se ne ha). Perchè abbia questo carattere non è dato saperlo allo spettatore. de la Torre riesce a rendere bene, non si sa se per bravura o per "stoccafissaggine (per me più la seconda), l'animo del personaggio.

Voglio premiare l'originalità della storia e - soprattutto - del personaggio. Un inedito tipo di "mostro", introverso, riflessivo, in bilico fra parvenze di umani sentimenti e gelida, abissale disumanità. I ritmi sono lenti, è vero, e il regista si prende tutto il suo tempo per delineare le situazioni. Però mi è sembrato che il film cresca e monti in modo subdolo e inquietante, pretendendo sempre più un'attenzione ipnotica. Non ci si aspetti nulla di spettacolare, e tuttavia qualche brivido può lasciarlo. Non mi è dispiaciuto affatto.

Cannibalismo moderato, giocato sulla figura di un timido sarto dei giorni nostri messo alla prova dalla comparsa di una vicina di casa in doppia versione. Ritmo lento e durata esagerata penalizzano una pellicola per altri versi interessante dove gli attori, i gesti ordinari e i silenzi prendono il sopravvento sui fatti e sulla morbosità: "sex and violence" infatti non abitano qui, ed è una scelta coraggiosa.