Caccia al re - Film (1984)

Sfugge ai nazisti in più occasioni, lanciandosi da un treno (coi tacchi), da un carro funebre (coi tacchi) e riuscendo perfino (coi tacchi) a fare una scalinata a mo' di Stallone in Rocky. Al di là della cosa è un simpatico spy movie, che non lesina neppure qualche omicidio efferato. Cast così e così per un intrigo internazionale il cui doppiaggio italiano però non aiuta a dare risalto. La confezione è da telefilm. Non aspettatevi troppo.

Il Duca di Windsor a causa di un matrimonio “plebeo” è messo alla porta dalla famiglia reale. Questo è risaputo. Poi flirta coi nazisti per riprendersi il trono per intero. In realtà tutto il progetto cinematografico è poca cosa, soprattutto per lo stile e i tempi da telefilm anni 80. Unica nota di brillantezza è la presenza (seppure centellinata) di un Robert Wagner sempre prototipo di stile e charme. Evitabile.

Fantaspionistico che prende le mosse da un episodio storico non privo di credibilità, sebbene ancora controverso: quello del presunto collaborazionismo del Duca di Windsor con la Germania nazista. La trama, invero poco interessante per gli spettatori non inglesi, viene svolta con molta flemma mentre il budget tv pone dei limiti sostanziali alle scene d'azione, appena accennate. I faccioni di Wagner e Bozzuffi garantiscono qualche parentela con il cinema che conta e in realtà l'intero cast non se la cava male, ma nel complesso l'opera resta dozzinale. Perdibile senza troppi rimpianti.