Un brutto Bolognini: si stenta a crederlo suo. Belle le ambientazioni (ma stavolta appaiono due anacronistici marchi della Pepsi...), i costumi, i due freschissimi Ranieri e Piccolo (lei adorabile), ma il film è banale (non semplice: banale) nei dialoghi (addirittura si sente, in un dialogo post coito puttanesco, un “tu non sei come le altre”) e sciatto nello sviluppo degli avvenimenti (il furto!) e dei pensieri. Crollo, poi, negli ultimi venti minuti. Il migliore di tutti è Proietti.
Blando film di Bolognini; come punto forte ha le ambientazioni ricreate abbastanza bene e una giovane Ottavia Piccolo. Ridicolo il cast maschile: evanescente Ranieri, banale Falsi, si salva solo Proietti nei panni di un pappone-ladro-rapinatore. Mediocre e non poco.
Deludente, ma soprattutto scarno e poco rappresentativo. La figura della prostituta è appesantita dall'ostinazione di rimanere tale senza possibilità di redenzione. L'interpretazione di Ottavia Piccolo nella parte di Berta (una prostituta), trovo sia stata sufficiente anche se un po' vuota, una bella senz'anima...! Degno di nota il meraviglioso scenario rappresentato dal grigiore dei Navigli che rende l'atmosfera ideale soprattutto all'inizio del film. Un buon Proietti che si è integrato splendidamente nella mediocrità.
L’accurata veste letteraria - la descrizione degli ambienti, i costumi d’epoca, gli scorci esterni – si scuce per la debole regia, incapace di cogliere le sottigliezze psicologiche dei personaggi al di là di un generico discorso ribellistico (la rabbia antiplutocratica del possessivo macrò Falsi) e di un blando amore romantico a sfondo tragico (la liaison tra la Piccolo e Ranieri). Retorici i dialoghi; a farne le spese sono anche le prove degli interpreti, tra i quali l’unico ad imporre la propria personalità è un Gigi Proietti malignamente beffardo. *!/**
MEMORABILE: L’intervento finale di Falsi e Proietti.
Un Bolognini minore, non incisivo nella figurazione psichica dei personaggi. Alla sceneggiatura c'è Testori ma la cosa passa inosservata. La ricostruzione ambientale, la fotografia e i colori, i costumi, il taglio delle inquadrature traggono ispirazione dalla pittura coeva al periodo storico storico della vicenda. Bella e brava Ottavia Piccolo; Ranieri impalpabile; Proietti disinvolto. Ciò che davvero non convince è il descrittivismo, che appiattisce l'insieme; e in attesa di riscontro poetico tutto man mano sfugge, si dissipa.
Sulla carta un drammone realista sulla falsariga del naturalismo francese, nei fatti una pellicola che rimane in superficie in cui i protagonisti si muovono come figurine senza un approfondimento e dove imperano noia e persino comicità involontaria (la canzonaccia cantata da Proietti); Ottavia Piccolo è splendida ma si limita a qualche smorfia, Ranieri spaesato nel ruolo dello studentello; si salva Proietti in quello a lui congeniale del gaglioffo. Protagonista del titolo non pervenuto.
MEMORABILE: L'assoluto masochismo di Berta nell'assecondare le idee di Bubù.
Torino diviene Parigi, per ragione di costi, ma Bolognini che ci teneva tanto motiva Ennio Guarnieri e soprattutto Piero Tosi, accuratissimo nel ricavare dalle mondane altrettante pitture di Toulouse Lautrec. Ad ingraziosire ci sono anche le musiche di Rustichelli, carillon triste sui ceroni di Berta e compagne. Il film picchia e carezza di patetismo lirico però resta molle su Massimo Ranieri, poco corrispondente allo sforzo di Ottavia Piccolo. Deliziosa canaglia il macrò del primo Proietti. Disegno a gessetti di vite sì belle e perdute dal finale un po' gettato.
MEMORABILE: La sonatina di Giulio (Proietti) su Mimì e il sofà.
Alain Naya HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneZender • 1/10/13 16:28 Capo scrivano - 47782 interventi
Non capisco Lucius, il cast è completamente diverso, perché non dovrebbero essere semplicemente omonimi?
Quindi non è semplicemente "Bubù" o forse sono omonimi..
"Il magnaccio" è un altro film, altrimenti correvo il rischio di aver postato il 45 giri nella scheda sbagliata..
Andrebbe quindi corretto l'aka con "Bubù il magnaccio" e non semplicemente "Il magnaccio" o mi sbaglio?
DiscussioneGeppo • 10/01/16 20:53 Call center Davinotti - 4285 interventi
Lucius ebbe a dire: Quindi non è semplicemente "Bubù" o forse sono ominimi..
"Il magnaccio" è un altro film, altrimenti correvo il rischio di aver postato il 45 giri nella scheda sbagliata..
Esatto Lucius, "Il magnaccio" è tutto un altro film (diretto da Franco De Rosis nel 1969).