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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

In un circo che richiama alla mente Tod Browning nascono due bimbi senza gambe, il "Pollo" e il "Papero, ed è su quest'ultimo (Santamaria) che si concentra il film. Passati molti anni lo ritroviamo a chiedere l'elemosina e poco dopo a organizzare una rapina assieme alla sua donna senza braccia (Serraiocco), a un rapper nano scassinatore di casseforti (Martucci) e a un rasta con l'alito fetido (D'Amore) detto simpaticamente "il Merda". L'obiettivo sono 4 milioni di euro "sporchi" di proprietà della mafia cinese che li ha depositati in una banca. Il colpo è organizzato facilmente...Leggi tutto e riesce, ma come ci ha insegnato il genere è difficilissimo che poi le cose proseguano per il meglio. Un simile malloppo fa gola a tutti, in primis alla bella giovane senza braccia, che pare la più sgamata del gruppo, e allora via ai doppi giochi... Cosimo Gomez (anche autore dello script con Luca Infascelli) pensa a un film in cui i disabili protagonisti condividano con il classico di Scola immediatamente richiamato dal titolo una perfidia e un cinismo per nulla frenati dalla sfortuna legata alla loro condizione. Con “brutti e cattivi” si indica comunque con chiarezza la via, sposandola a una matrice pulp moderna che a dire il vero falsa non poco l'autenticità del ritratto. Soprattutto la prima parte propone un approccio più attento alla tecnica che al racconto, nel quale non ci si sofferma troppo sull'unicità dei protagonisti sottolineandone invece il carattere borgataro con abbondante abuso di un romanesco la cui comprensione è spesso compromessa dal sonoro. Il ruolo migliore e più sfaccettato è senza dubbio quello di Santamaria: ritornerà nel lungo flashback che occupa quasi per intero la seconda parte come nella tradizione del noir di oggi, nel quale è ormai praticamente impossibile incontrare una storia raccontata linearmente. Se però la rapina, la presentazione dei personaggi, la lunga festa danzante in stile Halloween sembrano comporre un film poco fantasiosamente figlio dei suoi tempi (e non diretto particolarmente bene), la seconda invece riesce ad entrare meglio nell'umanità dei suoi personaggi pur non disdegnando ancora qualche passaggio pulp eccessivo che di nuovo sposta l'asse in direzione di una commedia un po' goffa (il taglio del braccio per errore, l'incontro coi cinesi). Decisamente sprecato D'Amore, ridotto a interpretare il fumato mezzo scemo, sottoutilizzata la bella Serraiocco (che davvero con i piedi è in grado di fare cose impensabili), fin troppo eccessivo nella sua programmatica volgarità Martucci (simpatico invece quando si veste da Freddy Kruger alla festa). Un buon lavoro sulle location romane (fotografate in modo talvolta curioso come nelle riprese sotto il cavalcavia), un lento recupero di autenticità col passare dei minuti che conduce a un epilogo spassoso, qualche idea bislacca che lascia il tempo che trova (il dio bambino che appare più volte come una visione) e un'estetica tarantiniana qua e là non disdicevole. Al di là di tutto però ben poco da ricordare, se non fosse per l'unicità dei protagonisti. Si sorride amaro, ma solo a brevi tratti, e quando si agganciano i paradossi del pulp si stecca quasi sempre.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/10/17 DAL BENEMERITO VICTORVEGA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 17/04/18
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Victorvega 23/10/17 14:56 - 501 commenti

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Particolare, molto. E, nell'ottica di un cinema sempre appiattito sui soliti stereotipi non è un difetto. Originale come idea di partenza (la rapina e il piano criminoso ordito da portatori di handicap lo fa molto "politically incorrect"), forse un po' meno come sviluppo, per una trama che avvince all'inizio e poi si fa sempre più tirata. Molto buone le prove degli attori, con Santamaria e Colangeli su tutti.

Pesten 1/02/18 21:15 - 784 commenti

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Simpatica commedia romana che ha come gran punto a suo favore quello di girare tutto intorno al concetto di handicap, vivendolo come cosa normalissima e fondendolo nella normalità della periferia romana. L'idioma romano farà ridere soprattutto chi lo parla e non mancherà di strappare qualche sonora risata. Storia semplice e prevedibile che però viene resa divertente e fluida dai vari personaggi, soprattutto quelli di Santamaria e di Martucci. Lieto fine come uno si aspetta e parolacce come piovesse, che tu sia normodotato o meno.
MEMORABILE: Il tatuaggio "magna fregna" sul braccio di Santamaria.

Redeyes 2/03/18 08:18 - 2442 commenti

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Anche loro sono sporchi, ma non tanto quanto il capolavoro di Scola, e anche loro si barcamenano sfruttando i propri handicap in una Roma questa volta moderna. L'incipit esalta (fra dotazioni monstre, cannabis, rap e turpiloqui) salvo poi scivolare verso una lettura più "corretta" e un tono sempre più da commedia. Il finale, cui si arriva con una sceneggiatura che par uscita da un libro di Ammanniti, è un po' troppo dolce, ma diciamo che il sorriso di Belibi regala quel mezzo punto che avevamo perso nella sua ripulitura strada facendo.
MEMORABILE: Il video di Plissé; Il taglio del dito; La festa di Halloween.

Puppigallo 3/03/18 13:55 - 5250 commenti

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Pellicola assurdamente simpatica, nonostante i protagonisti siano un ammasso di feccia mostruosa, in tutti i sensi. Ovviamente, qui nulla è preso sul serio, disabilità compresa; e i generi che si susseguono finiscono per dare l'idea di in un minestrone dal sapore però non sgradevole e con alcuni momenti da sottolineare, come “Armani Giorgio”, o l’amputazione del “dito”, ma non solo “Mai dire a un boss della mafia cinese come aprire una cassetta di sicurezza”. In più dura il giusto. Non male dopotutto.
MEMORABILE: Le "magliette del Signore"; Il nano Krueger; Il diverbio tra cinesi sul cerotto; Da"Papero" a Robocop de noantri.

Daniela 7/02/19 08:33 - 12606 commenti

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Se non sono tutti brutti e neppure tutti sporchi come nel modello scolastico, certo a cattiveria sono piazzati bene questi borgatari che mettono a segno una rapina in banca per poi farsi le bucce a vicenda... Lodevole l'intento di confezionare un'opera fuori dagli schemi, mostrando i disabili gravi in una luce diversa dall'usuale, ma, pur contenendo buoni momenti, la trama risulta troppo tarantino-derivativa, alcuni caratteri non sono a fuoco, l'epilogo sa di ritorno sotto l'ombrello di un political-correct appiccicato a forza. Riuscito solo in parte, nonostante un buon Santamaria paralitico.
MEMORABILE: L'elemosina fuori dalla Chiesa; Il ballo di Holloween

Galbo 28/08/18 07:45 - 12372 commenti

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Piuttosto insolito nel panorama cinematografico italiano, un “crime movie” in cui i protagonisti sono emarginati da pesanti handicap fisici che li pongono ai margini della società. Un film politicamente scorretto, con una dose di violenza non propriamente convenzionale, nei dialoghi e nelle azioni, e una sceneggiatura che, raccontando la vicenda a ritroso, rende il film vario, anche grazie ad un buon montaggio. Buona la prova degli interpreti.

Gestarsh99 26/04/19 23:59 - 1395 commenti

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Caper-movie hintercapitolino scurrilmente sfrontato, dall'umòr pulp-itante, fotocopiativamente ricavato dalla stampante in disuso del birbantesco e iperscorretto Babbo bastardo, black-comedy californiana da cui ribiascica diversi ritornelli costituenti. L'imbottitura devotee-friendly pare il frutto della consulenza en passant di Farrelly e Jodorowsky, col sentore primario che la pellicola sia stata ultimata annettendo in lavorazione un segmento narrativo dopo l'altro in base al lunario ispirativo degli autori. Si esigevano più imprevedibilità e omogeneità coesiva. Un film diversamente inedito.

Enzus79 3/08/19 15:46 - 2863 commenti

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Sotto la mediocrità. Poco o niente di originale. Si cerca di fare il verso al pulp tarantiniano ma il risultato è decisamente fiacco. Storia poco coinvolgente, anche se qualche sorriso lo fa uscire. Regia salvabile, ma sono gli attori a non convincere affatto: Marco D'Amore sprecato in un ruolo decisamente imbarazzante, per lui. Finale super scontato.
MEMORABILE: La rapina alla banca.

Pinhead80 3/01/20 18:58 - 4715 commenti

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Una banda di freak decide di dare una svolta alla propria vita svaligiando una banca per poi mettere i soldi al sicuro, ma il destino vorrà per loro ben altro. Film difficile da interpretare per il cast e difficile da metabolizzare per il pubblico perché troppo ricco di stranezze. La trama non è difficile da seguire, anche se il regista ricorre spesso e volentieri a salti temporali che ridisegnano il senso della storia. I feticisti non potranno che adorare Sara Serraiocco nelle sue foot performance, ma il resto è poca cosa.
MEMORABILE: La grottesca lite dei cinesi.

Capannelle 5/02/21 08:54 - 4394 commenti

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Innanzitutto bene aver proposto qualcosa di insolito che travolge senza remore il politically correct e si permette il lusso di fare a meno dei suoi protagonisti. La prima mezz'ora procede spedita e coinvolge con gusto, in seguito cala un po' con alcune debolezze su nuove entrate (i cinesi, la prostituta) e tono di fondo. Sicuramente in parte Santamaria e la Serraiocco, aiutati da effetti speciali, costumi (di lei) e makeup ben studiati. La regia è a tratti un po' nervosa ma funzionale al tono e ai tempi della pellicola. Ottime le scenografie, inguardabile la divinità indiana.
MEMORABILE: La Serraiocco in pelliccia.

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Pigro 24/03/21 14:13 - 9623 commenti

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Spiazzante, non tanto per il plot della rapina fatta da disperati, con imprevisti, tradimenti e colpi di scena, quanto per la spregiudicatezza nella caratterizzazione dei personaggi: handicappati e stranieri con tutti i pregiudizi del caso, in nome di un’orgogliosa e cinica scorrettezza politica, in funzione di un poema rocambolesco che trasforma i freak in mitologici eroi della cattiveria. A parte qualche caduta (il ballo dei mostri), il film procede con inossidabile coerenza, giocando fumettosamente col trash e lo splatter, convincendo e divertendo.

Nando 25/03/21 12:20 - 3806 commenti

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Un gangster movie con notevoli venature grottesche tendenti allo splatter in cui si narrano le vicende di un sottobosco periferico romano gravato da forti menomazioni fisiche e psichiche. La narrazione scorre veloce con discreti colpi di scena, anche grazie ad alcuni validi flashback e giunge ad un finale non del tutto scontato. Bene Santamaria e un irriconoscibile D'Amore, troppo fatale la Serraiocco, validi tutti i comprimari. Indubbiamente una pellicola diversa, nel panorama cinematografico italiano.
MEMORABILE: L'amputazione del dito; I guai fisici dei cinesi.
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  • Discussione Kaciaro • 5/02/18 14:13
    Galoppino - 506 interventi
    Uno spasso. L'ho trovato divertentissimo. Che sia la nascita di uno nuovo filone di cinema italiano sulla scia di jeeg robot?
    Ultima modifica: 5/02/18 17:40 da Zender
  • Discussione Redeyes • 5/03/18 08:52
    Formatore stagisti - 950 interventi
    Zen,
    grazie per avermi anticipato la correzione che ti avrei chiesto su ma diciamo che il sorriso di Belibi, il doppio dolce suonava molto molto brutto....


    :)
  • Discussione Zender • 5/03/18 15:55
    Capo scrivano - 47698 interventi
    E' per questo che chiedo di darmi le correzioni solo dopo che è uscita la data di pubblicazione dei commenti e che quindi certe sviste le ho già potute sistemare :)
  • Discussione Huck finn • 8/10/20 17:18
    Galoppino - 544 interventi
    "Andando indietro nel tempo a Maggio 2016 è possibile vedere come la macchina di Google abbia inquadrato casualmente le riprese del film!
    Google, giustamente per motivi di privacy, ha censurato il volto delle persone presenti, ma da alcuni particolari possiamo riconoscere come quello inquadrato sia Santamaria travestito per la scena"


    Questa è bellissima!

    Ultima modifica: 8/10/20 17:18 da Huck finn
  • Discussione Fedemelis • 16/10/20 06:35
    Fotocopista - 2137 interventi
    Essendo il film una rivincita dei così detti "fenomeni da baraccone" (freaks) in chiave romana è possibile che la figura di Ballerina (Serraiocco), la moglie di Papero (Santamaria) nata senza braccia, possa essere stata ispirata dall'attrice e artista circense Frances O'Connor che ha recitato nel film Freaks (1932). Qui un confronto tra i due film.

    Ultima modifica: 16/10/20 08:00 da Zender