Breaking out - Film (1999)

Un attore senza parti accetta di fare l'animatore in un carcere. Cerca di far recitare i detenuti, ma non è davvero semplice. Tutto un po' scontato e già visto, anche se emerge qualche discreta iniziativa. Sicuramente però, rimane uno dei migliori film svedesi che ho visto nel genere commedia. Bella la colonna sonora.

Film toccante e fatto bene. Gli attori sono discreti e se la cava anche il regista. Originale e semplice. Un attore mette alla prova dei carcerati per portarli sul palco a recitare per sè. Dimostrazione che anche i rigetti della società in fondo in fondo non lo sono.

Commedia svedese dai semplici modi. La storia, pur avendo degli alti e bassi, non stanca, anzi in un certo modo prende. Gli attori, se pur a me sconosciuti, sono bravi, specialmente i detenuti. Vedendo questo film mi son chiesto perché in Italia è impossibile far commedia senza oltrepassare i limiti dell'indecenza.

Filmettino svedese abbastanza garbato ma la cui pecca principale è sicuramente quella della scarsa originalità causata da una sceneggiatura che si fonda su uno spunto di partenza abbastanza risaputo. Per il resto la professionalità non manca ma ciò non basta.

Attore disoccupato accetta di lavorare in un carcere per organizzare uno spettacolo teatrale recitato da alcuni detenuti. Il carcere è svedese e, come è facile immaginare, rispetto alle nostre prigioni sembra se non un albergo almeno una pensioncina a due stelle, a parte il fatto che gli ospiti non sono liberi di andarsene a cercare una migliore. Commedia fra l'amarognolo e l'edificante, piuttosto simpatica nelle prima parte (la formazione del cast, le prove di recitazione) ma viziata da una parte finale facilona e davvero poco verosimile (nessuno dietro le quinte).