Blue Demon vs. the satanic power - Film (1966)

Sottotitolato. Psicopatico ipnotizzatore pluriomicida sfugge all’esecuzione “autocatalessandosi (!)” e facendosi credere morto, ma ha un “piccolo” contrattempo. Farà poi l’errore della sua vita. E veniamo a Blue Demon: un pupazzone sempre mascherato, con mantello, acclamato dalla folla e invincibile. Da piegarsi quando si documenta (l'assassino gli compare alle spalle in ologramma!). Gli incontri sono tutti uguali (capriole, spaccaschiena, qualche volo e sgambettoni). Poco ritmo, canzoni interminabili (il casco di capelli della cantante è da film demenziale), ma così ridicolo da meritare un’occhiata.

B-movie messicano. Pellicola scandalosamente rovinata così come l'audio. Dialoghi e situazioni a tratti assurdi e senza un filo di logica. Alcune scene, soprattutto quelle dove si vedono ballare le persone o cantare le ragazze di turno, sono incredibilmente lunghe. Unica nota parzialmente positiva sono gli incontri di lotta libera tra personaggi solitamente mascherati. Non a caso ho detto parzialmente perchè i lottatori, inspiegabilmente, ripetevano 4 o 5 volte la stessa mossa. Autentico B-movie!

Trama risibile, tempi dilatati, sequenze statiche ed interminabili, recitazione inesistente con tentativi (ovviamente non riusciti) di imitare Bela Lugosi, scene di lotta ripetute all'infinito come un comunicato firmato Bondi/Schifani, qualità audio/video vicina all'inguardabile. Forse tutto ciò dà quell'alone (sic!) di fascino che consente allo spettatore di assistere a tutta la pellicola (sicuramente un B-movie, sicuramente solo per veri die-harder).

Divertente B-Movie. Il lottatore mascherato deve vedersela contro un assassino seriale che è riuscito a stare 50 anni in una tomba grazie alla catalessi, tra ridicole scene di combattimenti e atroci canzoni intonate da giovani donzelle future vittime del serial-killer; alla fine il film, pur con tutti i suoi limiti, può anche risultare divertente.

I soliti tre combattimenti sul ring, un paio di esibizioni canore per allungare la durata, l'immancabile trionfo del Bene... Però stavolta Santo si vede pochissimo ed è spodestato nientepopodimeno che da un altro wrestler con le sue stesse qualità fisiche e investigative (da capire il perché di una tale trovata senza senso) ma poco importa; siamo comunque di fronte a una trama da antologia del trash in cui un tizio, oltre ad avere straordinari poteri psichici (e ci potrebbe anche stare) esce dopo mezzo secolo vivo da una tomba per continuare a uccidere. Vedere per credere.