Due protagoniste (Kidman e Whiterspoon) di valore assoluto (la Kidman si spoglia in brevi scene di nudo di grande classe). Forse il cast maschile non è all'altezza di quello femminile ma a parte questo è una miniserie di litigi e tradimenti da non perdere, con dialoghi efficaci e puntate (specie le ultime) da divorare una dopo l'altra.
Serie di gran classe, con il giusto numero di episodi (ossia non troppi) che permette alla trama di snodarsi senza punti morti restando sempre interessante nonostante un ritmo non sempre efficace. Il cast è di prim'ordine, con la Kidman e la Whiterspoon sugli scudi e uno stuolo di comprimari ben scelti e perfettamente in parte. Qualche svolta può risultare prevedibile, ma pathos e immedesimazione non mancano mai. Ultima puntata eccellente. Notevole.
Intensa ed efficace, questa mini serie tv di sette episodi capitalizza al meglio una storia abbastanza semplice, narrata però con intelligenza e un ritmo serrato sostenuto da un montaggio che cerca di confondere le acque. Tra un Desperate housewife senza ironia e un Tredici senza adolescenti, il racconto coinvolge e conquista lo spettatore. Forse più meritoria la forma che la sostanza.
La relativa brevità giova a questa serie tv che accanto allo splendore dell'ambientazione costiera e al lusso delle location si avvale di un bel montaggio scorrevole e in crescendo, specie verso le ultime puntate. Lo spunto di partenza è fragile e costruito sui tic di una certa classe sociale di ricchi viziati e "sfaccendati", che vedono il dramma dove non è e si adagiano sulle proprie contorsioni familiar-sentimentali. Ottimo il cast, specie femminile, che ben impersona la nevrosi sofisticata di donne prigioniere dei luoghi comuni del loro "status".
MEMORABILE: Il "processo" ai bambini; Violenza ed eros in famiglia; La settima puntata.
A differenza di altre serie che cominciano alla grande ma rovinano tutto dilungandosi in modo scandaloso, per ovvi motivi commerciali (Lost, House of cards), in Big Little Lies la mossa vincente è la sintesi. Le puntate sono solo sette e il livello si mantiene alto dall'inizio alla fine. Si parla di violenza domestica e di integrazione, colpendo forte lo stomaco dello spettatore ma senza mai scivolare nel pulp. Splendide fotografia e musica, brave le tre protagoniste, trama che cattura. Una serie tv al femminile decisamente ben riuscita.
Il regista canadese Vallée si concentra sugli aspetti malati della comunità benestante di Monterey, dove i soldi nascondono violenza, intolleranza, ipocrisia. Un racconto drammatico al femminile, dove lo sviluppo giallo sembra più che altro un pretesto per scavare nei turbamenti delle protagoniste, madri di bambini che frequentano la stessa scuola. Cast di ottimo livello, con la Whiterspoon che si fa apprezzare per la sua esuberanza. Musica top anni Settanta.
Pur riconoscendo i meriti dovuti a un cast femminile di buon livello (una su tutte la Kidman) e a una regia curata e raffinata, la sceneggiatura non è esaltante. Anzi. Se è vero che nella quotidianità ognuno può riconoscersi e, dunque, è apprezzabile il non ricorrere a chissà quali storie mirabolanti, è anche vero che sette puntate per raccontare di mamme isteriche, con annessi e connessi di tradimenti o fedeltà maniacale, sembrano troppe. Infatti la coppia più coinvolgente affronta tutt'altro (violenza domestica), ma si perde nel calderone scolastico.
Per parafrasare il titolo di una nota telenovela, anche le ricchissime piangono, nonostante abitazioni grandi quanto musei affacciate su un paesaggio da sogno, in questa serie tv che mostra le vicende di un gruppo di "casalinghe disperate" intersecandole con le indagini riguardanti un delitto di cui si parla sin dall'inizio ma del quale solo nell'ultimo episodio scopriamo la vittima oltre che il responsabile. Un espediente narrativo funzionale nel tener desta l'attenzione, viziato però da un epilogo non all'altezza. Molto curata la confezione, eccellenti le interpretazioni.
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L'8 dicembre 2017, HBO rinnova la serie per una seconda stagione, sempre composta da 7 episodi.
CuriositàDaniela • 8/01/18 11:23 Gran Burattinaio - 5926 interventi
Quattro Golden Globe alla premiazione 2018: miglior mini serie tv, attrice protagonista (Nicole Kidman), attrice e attore non protagonisti (Laura Dern e Alexander Skarsgard).