Traghettatore di un fiume che divide l’Arizona dal Messico, deve guardarsi le spalle da una banda di fuorilegge, decisa ad utilizzare il traghetto per fuggire dagli States. Western di serie B diretto con mano sicura dal veterano Gordon Douglas che risulta piuttosto scevro di azione ma che comunque non manca di intrattenere, specie nel concitato finale. Bravo come sempre Lee Van Cleef (doppiato alla grande da Renato Turi), apprezzabili anche Warren Oates e Forrest Tucker. Bella la fotografia di Gerald Perry Finnerman.
Nel 1970 il confine tra western americano e la sua filiazione italica è puramente geografico e i due generi si sono ormai fusi insieme: i fiumi e le praterie del primo uniti all'enfasi sulle sparatorie e alle vivaci caratterizzazioni dei personaggi del secondo; d'altra parte già Rio Conchos aveva anticipato alcune tendenze del western di casa nostra. Lo scarno soggetto - due gruppi si fronteggiano dalle sponde opposte di un fiume - si irrobustisce grazie al magnifico trio westerner doc costituito da Van Cleef, Tucker e uno schizzatissimo Oates.
MEMORABILE: Tucker e le formiche; il flashback di Oates; la liberazione dell'ostaggio; i cadaveri nel fiume.
Il Caronte in salsa western che traghetta uomini tra Messico e Arizona ha il volto segnato di Lee Van Cleef, bravissimo attore assai adatto al ruolo. Il film che ne racconta la storia è un western che procede a corrente alternata tra parti riuscite (il finale) e qualche momento di stanca, ma nel complesso è godibile grazie anche ad una riuscita ambientazione.
La guerra di attesa sulle due sponde opposte del grande fiume che separa gli Stati Uniti dal Messico dà modo di scoprire i veri caratteri dei personaggi: da una parte il sanguinario e "coronato" Jacky, appoggiato dalla mente Marquette, dall'altra Travis e Phil, uomini duri e solitari, che hanno il coraggio di chi è abituato a risolversi in proprio i problemi della sopravvivenza. Soggetto molto interessante sfruttato solo in parte da una sceneggiatura che funziona davvero solo nei momenti d'azione. Peccato perché il cast è veramente all'altezza. Buono comunque.
L'idea di base è piuttosto semplice (una banda di fuorilegge cinge d'assedio gli abitanti di un villaggio, asserragliati lungo la sponda di un fiume) ma si dimostra funzionale nel tenere alta la tensione per l'intero film, senza stancare. Pur girato negli Usa, sembra molto un western italiano, soprattutto per quanto riguarda la divisione buoni/cattivi (con i primi rudi e "sporchi" quasi quanto i secondi). Forse un po' lenta la parte centrale, ma le scene d'azione finali valgono l'attesa. Discreto.
Bel western americano con molte influenze dallo spaghetti, soprattutto per la gran dose di violenza e per le figure rudi dei protagonisti. L'idea di partenza è giusta e la tensione cresce con il passare del tempo, fino a un insolito e accattivante duello finale a distanza. Molte sparatorie, anche piuttosto originali (soprattutto quella tra le zattere) e un ottimo terzetto di protagonisti.
Lavoro più che dignitoso dell'esperto Gordon Douglas, al suo ultimo western di una lunga serie: l'aspetto più rilevante è la contaminazione che la pellicola risente del western nostrano, a dimostrazione che anche oltreoceano i canoni non erano più solo Ford o Mann. C'è una certa staticità, dovuta all'ambientazione, con le due fazioni che si fronteggiano sulle sponde opposte del fiume, ma la prova del cast sconta questa debolezza: se su Van Cleef c'è poco da dire, Oates è un villain davvero cattivo e convincente. Doppiaggio di livello eccellente.
MEMORABILE: La similitudine degli angoli supplementari.
Western in cui non tutto funziona, in primis il rapporto tra la giovane donna sposata e il protagonista (troppo forzato) e alcuni momenti, come il sogno a occhi aperti sotto marjuana di Oates, già poco equilibrato quando è lucido. Però, grazie a un Van Cleef morbosamente attaccato al suo battello e soprattutto a un amico ironico, apparentemente gentile con i nemici, ma spietato quando è il momento, la pellicola si lascia vedere; e pur non avendo particolari pretese, disegna comunque una serie di personaggi molto diversi tra loro, che inevitabilmente daranno vita a diverbi e scontri.
MEMORABILE: Il compare francese del bandito: un personaggio decisamente più equilibrato e cerebrale, anche se gli si ritorcerà contro; Amico e povero prigioniero.
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