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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

1988, London, Canada. C'è qualcosa che non va? Ovviamente sì, ma la didascalia dice proprio così, suggerendo già una doppia cittadinanza truffaldina. Il film si apre appunto nella capitale inglese per una classicissima rapina in banca: il responsabile è un tizio di nome Robert (Duhamel), realmente esistito perché siamo in presenza di una storia vera. Veste impeccabilmente, ostenta sicurezza e tutto gli riesce senza una sbavatura. Sale in auto, si rivolge a noi e comincia a spiegarci la sua storia, che ci riporta subito a quattro anni prima, quando viene arrestato per una truffa di non troppo conto e finisce in carcere. Potrebbe aspettare di scontare una...Leggi tutto pena relativamente breve, ma siccome da lì fuggire è un gioco da ragazzi, Robert lo fa e si guadagna lo status di evaso.

Deve cambiare aria e si stabilisce a Ottawa, in Canada, dove - dopo un paio di sfortunate esperienze lavorative - capisce che commettere furti in banca, considerate le scarsissime misure di sicurezza, è semplicissimo e comporta rischi pari quasi a zero. Impossibile non approfittarne. Comincia ad apprendere da un gruppo di aspiranti attori i primi rudimenti di travestimento e si dedica al furto seriale, condotto con la nonchalance e la simpatia che lo contraddistinguono, senza mai sparare, ferire, aggredire... Tutto va per il meglio pure dal lato sentimentale: conosciuta la donna della sua vita (Cuthbert) quando ancora cercava alloggio economico in una casa di ricevimento della chiesa, le nasconde tutto e conduce una doppia vita macinando record su record quanto a numero di banche rapinate, assistito anche da un altro malandrino (Gibson) proprietario di un night. Tutto all'insegna del buonumore, di una impostazione da commedia che punta soprattutto a mantenere ritmi veloci e a mescolare allegria e un pizzico di tensione con l'ingresso della polizia e più specificatamente di uno sbirro con l'eyeliner (Carbonell) che gli si incolla addosso e non lo molla, pur non trovando il sistema di incastrarlo.

Procede in questo modo un film le cui maggiori variazioni sono costituite dai diversi (spesso buffi) travestimenti che il protagonista utilizza per sviare costantemente i sospetti. Qualche ovvio contrasto con la compagna, un gioco di rimbalzi da una banca all'altra interrotto da scampoli di battute con un Gibson adattissimo al ruolo. Non che Duhamel non convinca, ma è fin troppo aderente all'inconsistenza di cui è pervaso il film, rispecchiandone la frivolezza e una scarsa presa che rischia - nonostante una confezione di livello e dialoghi discreti - di annoiare. Eppure ogni cosa è al punto giusto, la regia (assistita da un ottimo montaggio) dimostra competenza e buona cura e non è male nemmeno l'idea di sottolineare con frasi in grafica e fermo immagine l'autenticità di particolari bizzarri realmente riportati dai verbali del tempo. La ricostruzione Anni Ottanta si avverte invece poco o nulla (tocca al solito tirare in ballo la musica, con Gibson che attacca a più riprese Boy George - di cui si vede in video "Karma Chameleon" - confrontandolo con il più "alto" Frank Sinatra) e conferma una certa artificiosità dell'insieme. Alcuni passaggi a vuoto e la già citata ripetitività in molte azioni lasciano l'impressione di un lavoro costruito correttamente ma senza gran voglia né possibilità di lasciare il segno...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/04/23 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 7/09/23
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Daniela 18/04/23 22:48 - 13013 commenti

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Evaso da una prigione negli USA, fugge in Canada dove trova la donna della sua vita, scopre quanto è facile rapinare banche in quel paese e diventa socio di un criminale più scafato... I ladri gentiluomini esercitano sempre un certo fascino e il protagonista di questo film non fa eccezione, tanto più che il furto viene rappresentato come un'attività come un'altra per mantenere dignitosamente la propria famiglia, tra l'altro neppure molto redditizia come si potrebbe pensare. Duhamel in parte, per Gibson un altro ruolo da seduto; film discutibile nell'assunto ma gradevole.

Rambo90 9/06/23 16:37 - 7853 commenti

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Buon biopic sulla vera storia di un rapinatore seriale, godibile nonostante la durata importante e qualche piccolo momento di stanca. Ungar dirige bene e sa bilanciare la parte comedy con quella più seriosa, così come Duhamel si rende protagonista di quella che probabilmente è la performance migliore della carriera (più in ombra ma simpatico Gibson). Ottimo lavoro di montaggio.

Galbo 1/09/23 20:42 - 12556 commenti

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Ispirato alla vera storia di un rapinatore seriale di banche canadesi, "Bandit" è un film gradevole sebbene poco originale nella storia e nella modalità di realizzazione; i toni sono quasi sempre brillanti e il ritmo sostenuto, anche se la durata è eccessiva per un film del genere. La ricostruzione ambientale è buona, cosi come la prova degli interpreti, a partire da Josh Duhamel ed Elisha Cuthbert, mentre la prova di Mel Gibson appare insolitamente sottotono, sebbene il suo personaggio sia fondamentale nell'economia della storia. Non male, nel complesso.

Puppigallo 4/09/23 17:10 - 5402 commenti

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Non male dopotutto questa pellicola tratta da una storia vera, grazie soprattutto alla faccia come il c... del protagonista, che utilizza il Canada come bancomat personale; e si convince, nel frattempo, di poter fare il buon padre di famiglia, quasi come se niente fosse. Il giusto minutaggio poi aiuta la narrazione. E nonostante Gibson sia piazzato lì solo per la faccia da Gibson, si segue comunque la singolare vicenda con discreto interesse fino all'epilogo, che confermerà l'originalità del personaggio, che sembra non venire mai scalfito dagli eventi.
MEMORABILE: "La sapevi quella dell'uomo con cinque piselli? I pantaloni gli stavano come un guanto".

Bibi 12/11/24 19:22 - 117 commenti

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È la storia vera del rapinatore seriale Gilbert Galvan Jr., che confessò di aver rapinato 59 banche in Canada. Film che ha più le caratteristiche di una commedia che di un thriller; infatti, grazie soprattutto alla bravura e alla simpatia di Duhamel, la prima parte è veramente brillante e divertente, in particolare quando, per derubare le banche, Duhamel ricorre a buffi travestimenti. Gibson recita in modo adeguato al ruolo. L'unica nota stonata è che, nella seconda parte, il ritmo del film rallenta e anche la narrazione è più standardizzata.
MEMORABILE: La prima rapina con dialogo con la cassiera e naso finto che si deforma.

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  • Discussione Zender • 19/04/23 08:06
    Capo scrivano - 48372 interventi
    Daniela scrivi:

    per Gibson un altro ruolo da seduro 

    Da duro? Da seduto? Da altro?
    Se mi dici cambio, grazie.
  • Discussione Daniela • 19/04/23 08:37
    Gran Burattinaio - 5941 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Daniela scrivi:

    per Gibson un altro ruolo da seduro 

    Da duro? Da seduto? Da altro?
    Se mi dici cambio, grazie.

    Scusa l'errore di battitura forse freudiano.  Intendevo scrivere  "da seduto".
    Fa il duro come sempre anche se il suo criminale è in versione addolcita in linea col resto del film ma il suo è proprio un ruolo "da seduto" nel senso che non si alza quasi mai dalla sedia.
    Ho parlato di "altro ruolo" perché ultimamente ne ho visti altri film recenti in cui recita quasi sempre a mezzobusto: in Dangerous è lo psicalista a cui  Scott Eastwood ogni tanto telefona per avere consigli e, a quanto ricordo, non si vede mai muoversi in piedi, mentre in On the Line, di cui è protagonista, interpreta il conduttore di una trasmissione radio e anche qui passa buona parte della durata del film su una sedia.
    Ultima modifica: 19/04/23 11:11 da Daniela
  • Discussione Zender • 19/04/23 09:38
    Capo scrivano - 48372 interventi
    Capito. Sistemato grazie.
  • Homevideo Caesars • 25/05/23 17:02
    Scrivano - 16924 interventi
    In uscita, il 13 Luglio, in bluray e dvd
     
    https://www.dvd-store.it/Video/Blu-Ray/ID-80372/Bandit