Ballroom - Gara di ballo - Film (1992)

Opera prima del geniale Baz Luhrmann, già di altissimo livello nel saper condurre e reinventare storie semplici (in questo caso la preparazione per una gara di ballo) con sensibilità neobarocca e con una incredibile maestria nelle riprese, nel montaggio e nella caratterizzazione dei personaggi e dell’ambiente. Un piccolo gioiello venuto dall’Australia, che incanta, emoziona e diverte (spiritosamente e teatralmente grottesche le caricature degli antagonisti di Scott, impersonato da un ottimo Paul Mercurio).

La trama è quello che è: scontata e banale. Eppure a riscattare tanta pochezza narrativa ci pensa la regia di Luhrmann (qui alla sua opera prima) che cercamente non è un genio (per carità!) ma che di sicuro ha dalla sua una buona tecnica, un discreto talento visivo e la capacità di rendere abbastanza intriganti storielline risapute e di poco conto (in fondo sarà così anche per il suo grande successo Moulin rouge).

L'esordio alla regia dell'australiano Baz Luhrmann avviene con un film che anticipa parte dei temi artistici che ritroveremo in forma decisamente più compiuta ed espressa nel successivo Moulin Rouge. La storia della coppia di ballerini in ascesa non è di certo originale ma è decisamente interessante la caratterizzazione del personaggio principale, che si vuole affermare al di là delle convenzioni e tradizioni così come personali sono "l'occhio" del regista e la sua particolare sensibilità e talento per l'impianto scenico e coreografico.

Storiella non molto originale ma ben girata - e se ve lo dice uno come me che non ama particolarmente il ballo, ci potete proprio credere! - con immagini accativanti e un'azzeccata caratterizzazione dei personaggi. Pellicola australiana non molto conosciuta - spesso purtroppo confusa con altre dal titolo simile - ed invece andrebbe senz'altro riscoperta. Può anche essere considerata una sorta di manifesto del ballo spagnolo noto come "Paso doble".

Lui è un ballerino assai dotato ma allergico alle convenzioni che dettano passi e mosse, lei una finta-bruttina che ci mette poco a trasformarsi in una fascinosa diavola della pista... I personaggi principali sono quelli che sono, impastati di stereotipi, ed anche la storia non appassiona più di tanto: il buono di questo esordio registico del talentuoso Luhrmann va cercato piuttosto in alcuni personaggi di contorno, disegnati con mano felice, nelle riprese di ballo fluide ed avvolgenti, nelle scenografie e costumi dai colori accesi, in certe sequenze illuminate da lampi di ironia.

Ballerino provetto vuole rompere le convenzioni. Trama convenzionale e classica favola danzereccia con i buoni e innovatori contro chi è tradizionale e subdolo. Il taglio pacchiano e colorato è anche divertente e svecchia i balli. Luhrmann all'esordio dimostra buona mano nel girare tutti i pezzi in pista e nel dare ritmo. Buona scelta dei caratteristi spagnoleggianti anche per i numeri di danza.