Gustoso film australiano il cui unico inconveniente sta nel fatto che diventa difficile, dopo la visione, nutrirsi di salumi "et similia". Simpaticissimo il porcellino che vuole fare il cane da pastore e attori credibili nel dar vita ad una vicenda incredibile.
MEMORABILE: Babe, messo alla prova, capisce che maltrattare gli altri, anziché chiedere, non serve a nulla, se questi conoscono il loro mestiere meglio di lui.
Moderna favola con animali veri (parlanti) e un protagonista (il maialino che si sente cane da gregge) molto simpatico. Un ruolo importante però lo rivestono anche gli altri animali della fattoria (specialmente l'oca in cerca di avventura, i due cani che proteggono le pecore, le pecore stesse, che apprezzano l'educazione e i topi che appaiono canticchiando). Buon ritmo, storia divertente, un pizzico di morale (con l'impegno si può fare tutto) e un protagonista umano, che parla poco, ma riflette molto (qualità rara). Notevole.
MEMORABILE: Il "cazziatone" del cane causa oca; La parola d'ordine delle pecore. Chi la conosce, le può comandare "Montone, pecora, agnello...". La gara finale.
Simpatica favola di produzione australiana che si presta ad una doppia chiave di lettura: può essere visto come un divertente racconto destinato per lo più ai piccoli ma nello stesso tempo è portatore di una morale recepibile da un pubblico più maturo: la solidarietà, l'altruismo e la tolleranza sono un messaggio paradossalmente portato nel film dal più negletto degli animali: il maiale. Il film si avvale di ottimi effetti visivi e di una bella intepretazione di James Cromwell. Da vedere.
Ottimo film per bimbi che però ben si guarda anche da adulti. Babe, ingenuo porcellino alle prese con un destino che non sente proprio suo, troverà una sua strada seguendo il suo cuore, le sue inclinazioni. Bellissima parabola della vita, certo con lieto fine, ma in certi film si accetta con enorme piacere; ci diverte e ci fa sorridere dall'inizio alla fine. Nota di merito per l'oca.
Sorta di romanzo di formazione zoologico proposto sotto forma di una bella favoletta per tutte le età, che invita al sorriso, all'ottimismo, alla volontà e alla tolleranza delle diversità. Un applauso a tutti gli animali veri (dal maialino all'oca) che, appoggiati dall'animazione elettronica, recitano come degli attori umani. "Sus faber fortunae suae"...
Visto con gli occhi di un bambino può risultare meraviglioso, visto con altri occhi è più che discreto ma nulla di esaltante. Bello il doppiaggio e gli attori in carne ed ossa, tra cui Cromwell onesto caratterista del cinema. Vedibile, a mio avviso.
Favola particolarmente indicata per bambini e ragazzini (ma anche gli adulti potranno divertirsi) che, pur avendo degli intenti pedagogici piuttosto scoperti, riesce comunque ad intrattenere gradevolmente grazie ad una certa ironia che spesso colpisce nel segno. Pur avendo un impianto favolistico è una pellicola per niente sdolcinata.
Una favola adatta a tutti, girata con intelligenza. Grazie agli animatronics come effetto speciale si riescono a rendere quasi realistiche le sequenze aumentando l'impatto visivo con i già meravigliosi sfondi verdeggianti dell'Australia. La storia è molto educativa e trasmette un messaggio percepibile. Gli attori umani (nella fattispecie il fattore) sono molto credibili. Notevole.
Una favola moderna, caratterizzata da personaggi memorabili e da un approccio non banale alla vita, insegnando attraverso immagini forti e concetti come la separazione e la morte che il cammino di ogni essere vivente dipende dalle risorse e dalla forza di volontà nell'affrontare le avversità. Il piccolo maialino si ribella al suo destino, reinventandosi cane pastore e lo fa con ironia e coraggio, toccando profondamente il cuore di ogni spettatore. Mai banale, visivamente splendido. Un gioiello.
Un film delizioso, senza sbavature, puro divertimento per tutti. Meraviglia per la seranità, la leggerezza, la pulizia... una pellicola scaccia pensieri. Babe è un porcellino magico, ma con una sua dignità, una "personalità" che sconfina nell'umanità. L'ideale, per noi animalisti. E a voi simpaticiti amanti del salame e affini: avete domande da "porci"? Bellissimo.
Dorothy Chandler Pavilion (Los Angeles), 25 Marzo 1996. Babe fa parte della cinquina candidata all'oscar, grandi assenti Casinò, I soliti sospetti e Seven. Forse, la più grande svista della storia dell'accademy. Premesso ciò, l'opera poggia su una sceneggiatura favolistica che permette un duplice sguardo (adulto e fanciullesco) sulla vicenda, strappando più di un sorriso. Cromwell perfetto per il ruolo del burbero con il cuore d'oro e ottimi gli effetti speciali (quelli si, giustamenti premiati). Eccellente il doppiaggio italico.
I complimenti agli animali recitanti (e quindi a chi li ha saputi filmare al punto da farli sembrare attori consumati) sono solo il contorno a quelli per la delicata narrazione di questa favola che ha il sapore dell’antico e la tempra ideale della modernità. Infatti il maialino che si affranca dal destino gastronomico che lo attende per dimostrare capacità inaudite è il simbolo dell’emancipazione di tutte le categorie neglette dai pregiudizi. Senza che tutto ciò risulti pesante, anzi: un’opera divertente, piacevole, con momenti cult.
Graziosissima favola ricca di buoni sentimenti, tutta incentrata su un maialino che tutto fa fuorché comportarsi come natura vorrebbe. Il film è costruito in maniera semplice, quasi artigianale e il regista Noonan non si fa problemi a retrodatare il suo lavoro facendolo sembrare un film ben più vecchio. Bravo e sfortunato James Cromwell, caratterista apprezzatissimo che, suo malgrado, si vede sfilare ancora una volta il ruolo di protagonista (in questo caso addirittura da un paffuto porcellino).
Il destino del piccolo Babe sembra interamente segnato, dato che del maiale non si butta via nulla, ma grazie alla mia intelligenza e alle sue buone maniere saprà trovare un nuovo ruolo nella fattoria... Adorabile dal primo all'ultimo fotogramma, una fiaba lieve con effetti speciali talmente ben fatti che si fanno dimenticare. Quando non in ambito cartoon, non apprezzo particolarmente gli animali parlanti ma qui è impossibile non affezionarsi al porcellino orfano ed ai suoi amici della fattoria. Ottimi anche gli umani. Una gioia per grandi e piccini, piacevole anche all'ennesima visione.
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HomevideoGestarsh99 • 23/10/11 21:07 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Universal:
DATI TECNICI
* Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 2.0 Mono Dolby Digital: Portoghese
2.0 Stereo Dolby Digital: Spagnolo Giapponese Russo
5.1 Dolby Digital: Italiano
5.1 DTS: Francese Tedesco
5.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Italiano Inglese NU Francese Tedesco Spagnolo Giapponese Ceco Danese Olandese Finlandese Greco Ungherese Coreano Norvegese Polacco Portoghese Svedese Tailandese Turco Mandarino
CuriositàDaniela • 7/07/17 20:46 Gran Burattinaio - 5925 interventi
Soggetto dal romanzo omonimo dello scrittore inglese Dick King-Smith, pubblicato nel 1983.
Su sette nominations, un Oscar vinto per i migliori effetti speciali.
Per tenere a bada i 970 animali presenti nel cast, il film si è avvalso di un'equipe di 56 addestratori. Babe venne difatti interpretato da 48 maialini diversi, perché i maiali crescono a velocità ultrarapida, e per quello del film ne occorreva sempre uno di età compresa tra le 15 e le 17 settimane.
(Fonte: Rhiannon Guy, Portala al cinema, pag. 131)