Assolo - Film (2016)

La Morante disegna con grande ironia e una regia svelta la vita di una donna di mezza età, lasciata sola da tutti e in cerca di una svolta. Il film è piacevolissimo, con molte gag delicate che vanno a segno e una malinconia di fondo che entra dentro ma non rende pesante la visione. Ogni tanto sembra di assistere a un film di Woody Allen (soprattutto nei dialoghi con la psicologa) e in generale si respira l'aria di una leggerezza che fa riflettere. Grande cast, ottima la Morante stessa, bravi tutti i comprimari (in primis Piera Degli Esposti).

Un film che è una lunga seduta psicanalitica di una donna (la Morante) la quale, pur avendo avuto un discreto numero di uomini ed essendo pure stata sposata e con figli, è ancora alla ricerca di... non si sa bene cosa. Se il film, in questo senso, risulta solo un esercizio forse di stile, di certo non dice nulla di interessante, riunisce un discreto cast di comprimari (ma comprimari non sono) che arricchiscono con le loro interpretazioni un lavoro altrimenti oltremodo noioso. La Morante si riserva un finale tutto da comprendere.

La Morante insiste sul suo stereotipo fisso, ovvero donna comunque afflitta da depressione e insiddisfazioni croniche. Solo che stavolta la flebile tematica non le fa sponda. Film noioso e datato, con scene molto statiche e contraddittorie, con la parentesi sulle letture riguardanti l'autoerotismo e successivo, impacciato tentativo di applicarlo che apre uno scenario di incongruenza sconcertante. Da cotanta delusione vanno salvati i bravi attori che salvano i flebili dialoghi con professionalità e, nel caso della Degli Esposti, con talento.

Il personaggio della donna solitaria, perennemente al limite della depressione e sempre con rapporti problematici con gli uomini, ben si addice alla Morante. Ottima la scelta della psicanalisi per tutta la durata del film, ma al tempo stesso fa incagliare la trama su se stessa. Memorabile Piera Degli Esposti nel ruolo della psicanalista. Nel complesso, essendo un amante della psicanalisi, ho trovato il film molto interessante; può anche fornire spunti per psicanalizzare se stessi, che non fa mai male!

Le premesse per creare un interessante film sulla psicanalisi di una donna di mezza età c'erano tutte, ma nonostante l'impegno e un interessante cast, la trama scricchiola un po' troppo spesso e a volte si fatica addirittura a comprendere alcune scene. Sufficiente il lavoro di regia della Morante, mentre nella recitazione se la cava abbastanza bene. Qualche sorriso qua e là ci scappa pure, nonostante sotto sotto vi sia una sorta di malinconia di fondo. Fanno tenerezza le scene in cui compare il cagnolino.

Spesso interprete di donne frustrate e inappagate, la Morante dirige se stessa in un ruolo dalle medesime caratteristiche in un film che pare fortemente influenzato dal cinema di Allen. Di questi possiede a tratti la leggerezza ma fatica ad eguagliarne lo spessore, per lo meno nei film più riusciti del maestro americano. Assolo è un film a tratti gradevole ma portatore di un'idea di fondo (quella della seduta psicoanalitica) che mostra evidenti limiti narrativi, nonostante l'impegno della regista (che meriterebbe sceneggiature più "corpose").