Appuntamento con la morte - Film (2015)

Appuntamento con la morte
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Laura (Pratt) si risveglia a letto vestita, una mattina, con a fianco il cadavere di un uomo, pugnalato. Grida, esce di casa e... stop, rewind. Un giorno prima: alla festa della figlia conosce l'uomo che morirà; un bell'uomo, che le fa gli occhi dolci. Lei, da poco separata, si lascia conquistare e la sera ci esce insieme. I due bevono, scherzano, si piacciono ma per l'appunto, il mattino dopo... la tragica sorpresa. La polizia comincia le indagini ma pare proprio che tutto indichi come unica possibile colpevole Laura, che della sera appena trascorsa ha ricordi totalmente annebbiati e che - quel che è peggio - ha conclamati problemi di personalità dissociata. Il marito...Leggi tutto si prende le figlie e la lascia sola, lei finisce in carcere e tutto pare perduto, ma noi ovviamente sappiamo che non è così. Troppo semplice seguire le tracce della polizia e di quello che finalmente sembra un detective in gamba (Hall), dal grande intuito... Analisi sbagliata: dopo i primi risultati incoraggianti ben poco altro concluderà, da solo, e a sbrogliare la matassa dovrà pensarci Laura. Facendosi piuttosto aiutare dalla figlia maggiore, hacker per hobby... Se la storia è quanto di più trito ci si possa immaginare nel genere (d'altra parte siamo nell'ambito del thriller para-televisivo dal budget modestissimo), con l'aggravante di una soluzione intuibile facilmente ben prima della metà, il racconto riesce a farsi sufficientemente gradevole, soprattutto per merito del cast: la Pratt continua ad essere una delle donne dall'eleganza casual più spiccata (merito anche di un fisico strepitoso, da quarantacinquenne in gran forma) e risulta piuttosto convincente nel ruolo di madre, ma la sorpresa è la figlia piccola (Lind), dotata di una spontaneità che intenerisce senza mai essere stucchevole. La sceneggiatura non le offre nulla di speciale (come a nessun altro, d'altronde), ciononostante la bimba si ritaglia con prepotenza il suo ristretto spazio molto più della sorella maggiore (Hopkins), inquadrata invece nello stereotipo della ragazzina abulicamente rassegnata e distaccata da una realtà (la separazione dei genitori) che accetta senza troppi patemi. Ad affiancare Laura nelle ricerche è l'amica Rachel (Taylor), confidente e unica figura rilevante tra le conoscenze della protagonista, che si rende disponibile anche per dare una mano in casa e con le figlie. Derek (Johnson) è invece il marito che guarda l'ex coniuge con compassione ma anche con malcelata diffidenza (appena si sa che le hanno trovato accanto un cadavere, sia lui che la figlia maggiore danno subito per scontato che l'assassina sia lei, alla faccia della fiducia!). Insomma, se nella storia poco di interessante ci si può trovare (diciamo nulla), nel dramma della madre abbandonata da tutti e ansiosa di tornare a vivere con le adorate figlie qualcosa da salvare c'è. Così come in qualche risvolto delle indagini (lo studio dei filmati della telecamera posta all'esterno della casa). Intrattenimento molto mediocre, ma nel genere si vede più spesso di peggio.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/12/20 DAL DAVINOTTI
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Anthonyvm 20/04/21 01:08 - 5686 commenti

I gusti di Anthonyvm

Mamma bipolare in crisi coniugale flirta con un uomo e la mattina dopo se lo ritrova morto nel letto. Poco dopo Inseguimento fatale, Murlowski dirige di nuovo la Pratt in questo mediocre filmetto televisivo già visto decine di volte, fra arresti, intrighi, red herring palesi e colpi di scena individuabili sin dalle prime scene. Dialoghi e personaggi sembrano raccolti dal libro dei luoghi comuni in versione ridotta (gli interventi della psichiatra-mentore sono di amabile ingenuità), il cast è ben poco credibile e la suspense esigua. Digeribile senza sforzi, ma decisamente superfluo.
MEMORABILE: Le tecniche di hacking della figlia si risolvono in un "prova a indovinare la password di chi vuoi spiare"; L'assassino in tuta nera con occhiali.

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