La passione tra Enrico VIII e Anna Bolena è stata a lungo sfruttata dal cinema, tanto che ormai non pare interessare più nessun autore. Chi oggi provasse a cimentarsi con l'evento finirebbe probabilmente coperto dal ridicolo, tuttavia anche nel lontano 1969 le cose non andarono certo meglio allo sceneggiatore di questa pellicola alla Hollywood vecchia maniera, che non ne uscì con le ossa rotte solo per l'ottima prova di un cast all star, l'elegante scenografia e l'intensa colonna sonora del raffinato Georges Delerue. Un film drammaticamente regale.
MEMORABILE: Caterina d'Aragona lotta per far valere i diritti dinastici della figlia Maria mentre la giovane Anna tiene testa al re; Le bellissime danze di corte.
Il cinema è tornato più volte ad illustrare le movimentate vicende matrimoniali di Enrico VIII che hanno il pregio di unire storia e fotoromanzo. Questo film non è il più infedele né il meno sfarzoso: la confezione lussuosa, dalle scenografie alla colonna sonora, lo rendono uno spettacolo piacevole, mentre nel prestigioso cast di veterani dello schermo spicca la quasi esordiente Bujold, bellezza minuta e carattere grintoso. Corretto ma meno ispirato Burton che inevitabilmente perde il confronto con Laughton, a tutt'oggi il miglior Enrico VIII dello schermo e forse anche quello più somigliante.
MEMORABILE: "Mi ha dato solo un'inutile femmina e un maschio nato morto!" Stolto: Elisabetta diventerà il più grande sovrano che l'Inghilterra abbia mai avuto
Sottotitolo “Sedotta e decapitata”. Scherzi a parte, si è al cospetto del classico filmone con attori di livello, l’inevitabile durata ben oltre le due ore e la preziosa cornice (ambientazione e costumi). Detto ciò, qualche sforbiciata avrebbe giovato e gli anni si fanno inevitabilmente sentire. Ma il tutto mantiene una sua dignità, sia dal punto di vista visivo che degli scambi verbali, specialmente quando avvengono tra il Re, Anna, i consiglieri e il vecchio cardinale (durante la sua parabola). Non male, dopotutto.
MEMORABILE: Anna dice al Re ciò che pensa veramente di lui; Il cardinale “Lasciamo il Re nel suo sonno e a governare ci pensiamo noi”. L’ultima parte.
Interessante film che non stanca nonostante la durata, recitato in maniera sobria ed elegante (un'altra ottima prova del grande Richard Burton), con costumi curatissimi e belle scenografie. Particolarmente ben tratteggiata la figura di Anna, che all'inizio sembra succube del re ma dopo il parto tira fuori le unghie ed è disposta anche ad ordinare omicidi pur di salvare la figlia dall'illegittimità. Emozionante anche il finale.
MEMORABILE: Enrico VIII afferma che bacerà la piccola Elisabetta soltanto quando avrà un fratellino.
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