Animatrix - Film d'animazione (2003)

Favolosa pellicola d'animazione che scandaglia in profondità l'universo di Matrix suggerendoci le risposte per quelle numerose questioni lasciate insolute nel corso della trilogia (la genesi del conflitto, la capacità di "fuggire" da Matrix...), trovando un notevole punto di forza nella frammentata struttura, che racchiude divergenti esternazioni artistiche di maestri dell'animazione (in gran parte orientale) quali sono gli autori. Poetico e malinconico, mi ha ricordato, chissà poi perché, Fantasia. Difficile citare un corto: tutti magnifici.

Insieme di cortometraggi animati che integrano i temi della trilogia di Matrix, ponendo a volte le risposte alle domande lasciate insolute dai film. Difficilmente apprezzabile senza avere visto le opere cinematografiche, Animatrix è un'opera intrigante che tenta di andare al di là della semplice operazione spettacolare affrontando temi insoliti per un'opera animata. Molto buoni grafica, effetti speciali e tecnica di animazione. Tra gli episodi più riusciti si segnala Il secondo rinascimento.

Bellissimi spin-off di Matrix, aggiungono molto materiale alla migliore comprensione della trama del film in episodi realizzati da maestri dell'anime giapponese. Ogni episodio è stato realizzato da un autore diverso, tra cui l'auotre di Alexander "Peter Chung"; un connubio di nuovi stili e sperimentazioni dell'animazione giapponese. Veramente pregevole.

Sette registi per nove cortometraggi d'animazione attinenti al mondo di Matrix tanto da rendere indispensabile la preliminare conoscenza del primo film della saga di cui raccontano gli antefatti oppure  sviluppano storie collaterali. Gli stili sono differenti come sono difformi i risultati raggiunti, ma si tratta nel complesso di un progetto di qualità mediamente buona con alcune punte d'eccellenza dal punto di vista visivo e narrativo. Spiccano tra gli altri gli episodi 2/3 sulla genesi di Matrix,  l'episodio 8 dal carattere noir e l'episodio 9, il più sperimentale. 

Nove libere variazioni sul tema della matrice in un interessante e bilanciato mix tra grafica manga, animazione 2d e brillanti soluzioni di computer grafica. La scrittura, diretta e priva di fronzoli, esplora con consapevolezza l'universo di Matrix proiettandone le infinite possibilità e aggiungendo possibilità visuali inaccessibili alle versioni live. C'è il sospetto che con la sua sincera originalità riesca a inficiare l'utilità e il valore artistico dei (furbi) seguiti. Colonna sonora da paura.

Nove corti ricompongono in un grande mosaico i retroscena e le ellissi della tetralogia Matrix. Per la qualità grafica affidata ad alcuni dei più importanti registi di animazione (tra cui: Shinichiro Watanabe, Yoshiaki Kawajiri e Peter Chung), per l'efficacia dei singoli affluenti narrativi, per la potenza visionaria e lo sguardo complessivo che attraversa il mare magnum dell'epica cyberpunk in un vero e proprio compendio della fantascienza del XX secolo, rimane il sequel più godibile e il meglio invecchiato della Wachowski-saga.