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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Alla morte per overdose della madre, il giovane (ancora minorenne, anche se non sembra) Joshua trova rifugio a casa della vispa nonna, che vive assieme ai suoi quattro figli (quindi gli zii del protagonista); sono quattro avanzi di galera, dediti alle droghe e alle rapine, ma ciò che conta nel film è il rapporto che lega l’intera famiglia, in cui Joshua vive conflittualmente. Quando la polizia uccide uno di loro scatta immediata la vendetta, innescando una spirale di violenza su cui è costruita buona parte della sceneggiatura, mentre il montaggio cuce le scene tralasciando volontariamente fasi che parevano utili alla comprensione. Se ci aggiungiamo qualche leggero salto temporale che frammenta...Leggi tutto ulteriormente la narrazione, capiremo che in questo noir australiano la costruzione è curata nei dettagli per sorprendere nelle giuste dosi, conducendoci con stile sobrio e ricercato a un'ultima parte sorprendente. Qualche lungaggine evitabile appesantisce senza dubbio un film che raramente procede spedito ma che sa farsi forte dell'approccio autoriale che lo caratterizza per colpire con scene azzeccate e personaggi cui si riesce a regalare il giusto spessore, affidati a un buon cast. Ottimo il lavoro sonoro e non disprezzabile quello sui dialoghi. Un film che non convince fino in fondo, talvolta confuso, ma dall'impatto non comune.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/11/10 DAL BENEMERITO REBIS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 2/08/12
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Rebis 4/11/10 15:24 - 2331 commenti

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Melbourne, anni '80. Alla morte della madre, Joshua trova adozione nel clan degli zii, banda di rapinatori e spacciatori capitanata dalla matriarca Janine… In un genere soggiogato dal postmodernismo di Scorsese e divorato dal sincretismo pulp di Tarantino, l'australiano David Michôd ricava un ampio spazio creativo carico di complessità antropologiche e limpidi segnali di stile; su una caratterizzazione classica mutuata da Corman e Walsh, innesta un clima cupo e feroce, in cui l'intensità emotiva del silenzio viene esaltata da un sound lirico e conturbante. Gran ritmo. Interpreti in stato di grazia.

Cotola 6/11/10 20:29 - 8998 commenti

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Splendido esordio (premiato ad Avoriaz) di un regista australiano che strizza l'occhio a Scorsese (ma neanche tanto) senza però scopiazzarlo in malo modo. Ne è venuto fuori un film bellissimo, intenso, dal gran ritmo in cui la sceneggiatura pur mantenendosi sobria si mantiene efficace e riserva diverse impennate. Ottima la colonna sonora così come il lavoro sugli attori tra cui spiccano le monumentali prove di Guy Pearce e di "nonna" Janine Cody. Da non perdere.

Xamini 10/11/10 13:00 - 1244 commenti

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Fastidioso, dal primo all'ultimo minuto, dal primo all'ultimo personaggio. Il volto più gradevole e meno tetro è quello di Guy "Memento" Pearce, che, pur con i suoi baffazzi e le sue maniere, non riesce rassicurante. La madre/matrona è perfetta nel ruolo di leonessa di questo regno animale malato, illuminante di una luce nera che dirada dai suoi occhi chiari, al centro della bionda criniera. (Con merito anche del comparto musicale) è tutto così carico di un sentimento malato da rendere lecito e perfettamente credibile un colpo di pistola dal vostro vicino di poltrona. Michôd, poi, sorprende in diverse circostanze. Ripeto, fastidioso ma indubbiamente di qualità.

Daniela 10/03/11 08:11 - 12606 commenti

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Dopo la morte per overdose della madre, diciassette va ad abitare presso la nonna, chioccia amorevole e feroce di una nidiata di figli criminali. Sarà una durissima "educazione morale", al termine della quale il ragazzo farà la sua scelta di campo. Thriller cupo e pessimista, in cui si confondono i confini fra bene e male (famiglia come associazione a delinquere, polizia violenta e corrotta, avvocati con meno scrupoli dei loro clienti) e l'unico personaggio positivo, un agente interpretato dal bravo Pearce, risulta impotente. Impressionante Jacki Weaver nel ruolo della matrona.
MEMORABILE: L'"esecuzione" dello zio freddato in macchina - Il colloquio della nonna di Joshua con l'avvocato dei figli ed il poliziotto corrotto

Greymouser 13/03/11 01:58 - 1458 commenti

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Quei bravi ragazzi australiani si rivelano ben presto sporchi, brutti e cattivi, e ci cade il mito di una terra pensata come pacifica e felice. Un film duro, sgradevole per la nichilistica messa al bando di ogni sentimento associato all'umanità. A suo modo, è una storia di "crescita", anche se l'esito non rientra nei canoni pedagogici che sarebbe bello aspettarsi. La violenza che impregna la vicenda è contenuta, quasi in sordina. senza estetismi grafici, e appare proprio per questo più vera e brutale. Bravi gli attori, bravissimo il regista.

Saintgifts 23/03/11 23:06 - 4098 commenti

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Dopo un inizio non travolgente, ma utile a creare l'atmosfera e l'ambiente, dove personaggi non proprio centrati escono di scena, inizia il vero film incentrato sul giovane Joshua (James Frecheville), costretto a crescere in fretta e a perdere la fiducia in tutto il mondo che lo circonda. Tutti gli dicono cosa fare e tutti gli chiedono se ha deciso da che parte stare. Il pregio del film è quello di staccarsi decisamente da analoghe produzioni USA, togliendo ogni inutile enfatizzazione, ma con copli di scena rimarchevoli. Un po' autocompiaciuto.

Mdmaster 27/04/11 11:13 - 802 commenti

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Davvero ben orchestrato il noir moderno di Michod, che prende in prestito qualche lezione dai grandi ma ci costruisce sopra invece di limitarsi al compitino derivativo. Cast intenso (tra tutti un Pearce sempre più maturo e il bravo Mendelsohn), montaggio impeccabile e una soundtrack che entra sempre nei momenti giusti. Certo, la metafora del regno animale, con la classica "catena alimentare", è trattata in maniera effettivamente un po' pedestre, però non mancano i colpi di scena e le sensazioni forti. Da vedere.
MEMORABILE: La prima iniezione di eroina della fidanzata di J; la mamma leonessa cerca di proteggere i suoi cuccioli.

Galbo 7/05/11 15:12 - 12372 commenti

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Potente dramma criminale diretto dal debuttante David Michôd ed ambientato in Australia (Melbourne) continente raramente inquadrato in modo così cupo e pessimista. la storia è infatti "nerissima" e il regista (con alle spalle un passato di giornalista di cronaca nera) osserva la vicenda con occhi distaccati non impedendo tuttavia allo spettatore di essere progressivamente avvolto dal clima torbido e malato della famiglia protagonista. Bravissimi gli attori, specie Guy Pearce e Jacki Weaver.

Lupoprezzo 14/07/11 16:05 - 635 commenti

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I rapporti interpersonali di una famiglia criminale capeggiata da una madre imperscrutabile e autorevole (ricorda un po' mà Barker e mà Grissom). Una storia di educazione alla vita e di crescita, in un mondo che assomiglia più ad una giungla. Non tutte le cratterizzazioni sono riuscite, ma il climax che si viene a creare nell'ultima parte e la convincente prova di Ben Mendelsohn permettono al regista di portare a casa il risultato. Metaforicamente non di primissima scelta, ma possiede quella carica che il crime-movie americano ha perso da un po'.

Mickes2 2/08/11 15:11 - 1670 commenti

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Michod, con uno stile che ricorda molto il miglior Michael Mann, accompagna il giovane Joshua in un percorso prima di tutto morale: il bene ed il male si intersecano subdolamente in una spirale fatta di sopravvivenza, complicità, cattiveria, manipolazione e protezione. Si gettano nuove basi per la drammaturgia. Il ritmo del tutto congeniale, il clima cupo e tenebroso-come il male che prende forma in un twist di vittime e carnefici-unito al respiro ossessivo di una colonna sonora che comunica con lo spettatore, conferiscono al film grande incisività.

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Ariel 7/08/11 00:29 - 40 commenti

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"Animal kingdom": il regno degli animali, ove trionfa "il più forte". Chi sia il più forte e quale sia l'atto di forza vincente è tutta un'altra storia. Un gangster noir contemporaneo interessante dove non può che rilucere il personaggio della nonna. Una donna luciferina, direi. Capace di partorire, allevare, crescere e accompagnare quattro fratelli criminali doc. Ognuno di loro è suggello di una fattispecie criminale tipica: lo psicopatico, il freddo, l'impulsivo testa calda e il galoppino. Ma il film è molto di più. Notevole.
MEMORABILE: L'inquadratura iniziale che ha ad oggetto una litografia con tre leoni... risaputamente i più forti dell'"animal kingdom".

Didda23 6/11/11 21:43 - 2424 commenti

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L'abilità del regista sta soprattutto nel porre i personaggi come assoluti protagonisti della vicenda: infatti Michod opta per uno stile registico molto asciutto e poco "spettacolare". La sceneggiatura scava, con assoluta profondità, le psicologie deviate degli stessi. L'atmosfera malata fino al midollo e la sensazionale soundtrack conferiscono alla pellicola il giusto tiro. Quel che si dice un buon film.

Gestarsh99 22/01/12 23:46 - 1395 commenti

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Dall'Australia un dramma familiare tragico e sordo sul crimine, la morte e la vendetta, che per stile e impostazione rispecchia la fredda impronta da cinema scandinavo impegnato. L'elevata competenza registica è fuori discussione, ciò che tintinna di calcolata sicumera autoriale sono invece i troppi giochini ellittici, quella trasandatezza negli atteggiamenti propinata con nonchalance parassitaria verso i precedenti consolidati, dal Cronenberg gangsteristico al Kitano più lucido e deflagrante. Grand'esordio senza dubbio ma in futuro servirà riscriverli i moduli compilati da altri.
MEMORABILE: "Già... cazzo, che mondo di merda..." PAM! (colpo di pistola in testa e conti chiusi con l'avversario).

Capannelle 20/02/13 15:56 - 4394 commenti

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Il film è notevole, non esente da qualche lentezza e inverosimiglianza ma ben interpretato e con un retrogusto intrigante nella parte finale. Con il merito di proporre un costante filo di angoscia che poggia più sulle sensazioni in quanto le scene esplicite vengono sempre sfumate e il sound è dosato con maestria. Da brividi le manovre della madre per far assolvere i figli, ben orchestrato il labile confine tra legge umana e legge animale.

Nando 12/03/13 14:57 - 3806 commenti

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Un noir di valido impatto visivo in cui la corruzione e la delinquenza più becera ed animalesca cercano di sopraffare il bene. La malvagità che avvolge la famiglia protagonista è descritta con attenzione focalizzando il ruolo della perfida capofamiglia. Cast appropriato e ben diretto e finale parzialmente (e amaramente) liberatorio.

Puppigallo 12/03/13 08:29 - 5252 commenti

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Dalla padella (madre drogata persa), alla brace (parenti delinquenti). E' questo il percorso del protagonista, che finisce, suo malgrado, in un vortice di violenza scaturito da una vera e propria faida tra i poliziotti e suoi parenti. Difficile trovare figure positive; tutti, sbirri compresi, hanno parecchio pelo sullo stomaco (a parte uno). Ben diretta, con attori naturali quanto basta, questa pellicola regge fino alla fine, pur concedendo qualcosa al protagonista, che la sfanga un po' troppe volte. Particolare la figura della zia, dalle mille facce, come anche quella dello zio, gelido killer
MEMORABILE: Lo zio inietta una dose di eroina alla ragazza del protagonista per sapere cosa ha detto ai poliziotti, dopodichè risolve a modo suo...

Pigro 27/06/13 09:09 - 9624 commenti

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Da che parte stare? Sono sul crinale di questa domanda, fino al notevole (e ambiguissimo) colpo di scena finale, il destino e la formazione del giovane protagonista (attore un po' monocorde) finito in casa della nonna tenera-glaciale a capo di una società criminale a conduzione famigliare. Il film svicola dalla retorica delle scene madri per appuntare l’attenzione sulle sfumature psicologiche, fortemente in chiaroscuro, di tutti i personaggi: perché nel regno animale, non esiste il bene e il male, ma solo la lotta per la sopravvivenza.

Giùan 15/04/14 12:34 - 4528 commenti

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Michod oscilla con raziocinante intelligenza tra famelica estetica cinematografica (i richiami più o meno sensati a Scorsese, Mann, Corman, piuttosto che al connazionale Dominik) ed etologia criminale (con annessi eterodossi scampoli di psichiatria e finanza). E se si può concordare sul fatto che l'operazione sia succedanea né brilli per originalità, quel che conta è una rielaborazione del materiale a disposizione dal rarefatto impatto visivo, nonchè di estrema, schizofrenica potenza narrativa. Centrale la Weaver, dissociata chioccia di Furie umane. Grande.

Kinodrop 26/08/14 00:02 - 2909 commenti

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Una famiglia australiana, un covo assortito di drogati, spacciatori e assassini con a capo un'impossibile madre fredda e crudele con i figli fino al compiacimento. Senonché in poco tempo tutto va a rotoli e la "famiglia" si autoelimina (tranne il più giovane nipote, rifugiatosi lì alla morte della madre). Trama originale ma un po' troppo calcolata, discontinua nella prima parte, più scorrevole nella seconda, dove prevalgono i personaggi della Weaver e del giovane Frecheville. Film crudo e senza fronzoli. Musica ingombrante e fuori luogo.
MEMORABILE: La vendetta e il riscatto del giovane Cody; L'espressività della Weaver.

Bizzu 9/09/14 00:13 - 217 commenti

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Bel film, una cupa crime story sotto l'abbagliante sole australiano. La pellicola infatti si nutre di contraddizioni, ambiguità, ruoli e simpatie che cambiano, una scelta morale sul filo del rasoio per un ragazzo che deve decidere il suo posto nel branco. Personaggi scomodi tratteggiati molto bene e per fortuna nessuna deriva moralista. Molto serioso ma da vedere.
MEMORABILE: Le esecuzioni a bruciapelo; La nonna che parla del nipote con l'avvocato.

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Pinhead80 29/01/15 20:19 - 4715 commenti

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Brutti, sporchi e cattivi. E' il film di Scola? No signori. Si tratta di una famiglia criminale ormai braccata dalla polizia e di un ragazzo che si trova coinvolto in questa orgia di violenza. Un film teso dall'inizio alla fine, ben interpretato e ben diretto. Jacki Weaver dà spessore a un personaggio inquietante e allo stesso tempo affascinante.

Nicola81 12/04/15 11:33 - 2831 commenti

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L'Australia che non ti aspetti emerge in questo livido connubio tra gangster/noir e dramma familiare, raccontato attraverso gli occhi di un adolescente costretto a crescere tropo in fretta e decisamente male. Tra criminali spietati e polizia che gioca sporco (ad eccezione del bravissimo Pearce che comunque può fare ben poco) non c'è spazio per l'ottimismo e per la redenzione. Regia, sceneggiatura e interpretazioni funzionano, ma l'approccio autoriale appare fin troppo pretenzioso e personalmente avrei gradito un finale più perentorio.

Chimera70 19/03/16 21:01 - 34 commenti

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Sfortunato adolescente entra in "famiglia" (con perfida nonna e zii criminali) dopo la morte della madre. Saranno guai, ovviamente. Opera prima e ottimo noir doloroso, con ambientazione insolita (Melbourne) e una rinuncia quasi totale ad azione e spettacolarismi: una strategia che risulta vincente. La tensione è garantita, la noia tenuta a ragguardevole distanza. Ben Mendelsohn strepitoso, mentre il ragazzino ha un volto giusto e un'inespressività altrettanto azzeccata da cui si coglie ugualmente dolore e tormento per la sua scelta di campo.

Schramm 25/11/17 15:35 - 3490 commenti

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Il Bene di una famiglia fattasi clan delinquenziale passa per il Male di tutti i suoi componenti, specie quando c’è chi è chiamato a essere termoregolatore di un impianto guasto. Posto che il cast è la leva su cui si solleva il film (Weaver esemplare quale Grande Puffa e Gargamella della Sacra Famiglia), Michod non ha ancora messo bene a fuoco il discorso ad hominem di cui sarà eccelso retore più avanti, che avrebbe potuto essere più uggioso, inconsulto e metastatico se avesse rinunciato a giocare di rincalzo tra ralenty e musica bombata nella pulviscolare spola tra grottesco e ruffianeria.

Thedude94 22/02/18 00:57 - 1084 commenti

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Proiettato in un mondo familiare del tutto nuovo e poco convenzionale, un giovane ragazzo orfano, ben interpretato da Frecheville, si ritrova in situazioni a dir poco tormentate. Il regista presenta il tutto in maniera non lineare e, nonostante qualche pausa di troppo, dà l'impressione di riuscire a far appassionare alle vicende trattate. Il montaggio ha degli stacchi temporali che vanno dai cinque minuti al passaggio di più giorni senza che ce ne si possa accorgere subito. Non semplice nella trama, drammatico al punto giusto e sorprendente.

Alex1988 29/09/18 18:26 - 728 commenti

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Da più fonti accostato a Quei bravi ragazzi di Scorsese; in realtà, ha ben poco da spartire col "parente" americano. Innanzitutto non ha affatto lo stesso humor nero, anzi, siamo vicini alla tragedia greca! E poi, per quanto riguarda l'estetizzazione della violenza, il sangue scorre in maniera molto più dosata e le morti, come Kitano, provocano quasi un effetto sorpresa, nello spettatore. Un gangster-movie atipico.

Paulaster 8/03/19 10:17 - 4375 commenti

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Scambio di morti ammazzati tra la polizia e una famiglia criminale. Noir di malavita descritto più nelle personalità dei protagonisti; i delitti veri e propri non vengono enfatizzati ma mostrati con freddezza. Nota positiva la calma ambientazione australiana, che comunque non sfrutta ampie location ma una periferia qualsiasi. Giovane protagonista ingessato a dir poco, al limite del catatonico. Brava la Weaver che tiene vicino a sé la cucciolata di delinquenti.
MEMORABILE: Il delitto della ragazza; L'incontro nel museo; L'omicidio dei due poliziotti.

Rufus68 21/01/20 20:54 - 3819 commenti

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A giusta distanza dalla tarantinata (e dal tarantinismo) e dall'iperrealismo fatuo che va tanto di moda: un film solido, senza sorprese, duro ma non cinico, appena insidiato dal compiacimento (il compiacersi di tale durezza). Non riesce, purtroppo, a convincere dal punto di vista del messaggio, inesistente, sia esso morale o simbolico; il tono, perfetto, è quello del buon telefilm seriale. Gli interpreti sono adeguati, senza particolari punte. Giova l'ambientazione, diversa da quella stantia propria dei film americani.

Enzus79 4/02/22 23:25 - 2864 commenti

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Primo lungometraggio diretto dall'australiano David Michod. Ispirato da un fatto realmente accaduto, questo thriller freddo dai contorni drammatici risulta più che convincente. Non ha i ritmi classici che ci si aspetterebbe da una storia del genere, ma ha quelle atmosfere e risvolti che non possono non coinvolgere. Finale che rasenta lo spiazzante. Regia efficace.
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  • Discussione Rebis • 4/11/10 15:31
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Una vera sorpresa! Nei cinema in questi giorni!
  • Discussione Cotola • 4/11/10 20:19
    Consigliere avanzato - 3841 interventi
    Avevo visionato il trailer e mi aveva ben impressionato. Visto martedì. Tra un pò vado a recensire. Molto bello.
  • Discussione Rebis • 5/11/10 16:24
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Già, gran film... sosteniamo il buon cinema!
  • Homevideo Galbo • 29/05/11 08:42
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Sono usciti dvd e Blu-Ray (Cecchi Gori Home Video) di questo bel film australiano.
    Il formato video è 2,35:1 Anamorfico
    Il formato audio 2.0 Stereo Dolby Digital: Italiano; 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese
    I contenuti extra: Interviste,Making of
    Photogallery e Trailer
    (fonte dvd-store.it)
  • Discussione Schramm • 23/11/17 14:03
    Scrivano - 7693 interventi
    tiro anch'io il freno a mano assieme a kinodrop. è un buon film, ma spesso incline alla smanceria (i troppi ralenty usati come ruffiani assist, la musica troppo sorniona e languido-puttanesca). una maggiore asciuttezza stilistica e una dozzina di minuti in meno lo avrebbero reso più nero di una notte d'eclissi lunare. come sarà per la notevole prova successiva, appunto.
    Ultima modifica: 23/11/17 14:04 da Schramm