Amore libero - Free love - Film (1974)

Amore libero - Free love
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Anno: 1974
Genere: commedia (colore)
Note: Nei crediti Laura Gemser debutta col nome di "Emanuelle".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/03/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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B. Legnani 13/03/07 01:21 - 5519 commenti

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Sorprendente passaggio al cinema di Enzo Bottesini, campione del bongiorniano telequiz "Rischiatutto", accanto alla nascente stellina Laura Gemser. Provocò più rumore (Bottesini, non la Gemser) sabotando, in diretta tv, un tentativo di record di Enzo Majorca, che fece sentire al Paese intero un sacco d'irripetibili parolacce contro l'involontario colpevole... Film mediocre, noiosissimo,  pure fastidioso in alcuni particolari di magìa locale (siamo alle Seychelles). Bottesini c'è pure in Il deserto dei Tartari.

Undying 14/01/08 21:23 - 3807 commenti

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Cast massaccesiano, location esotica alla Joe D'Amato (per usare una metonimia) ma qua proprio non ci siamo. La noia svetta sovrana sulla testa della - pur sempre aggraziata - filiforme, abbrunita, "emanuellita" (e chi più ne ha più ne metta) Gemser e su una sceneggiatura che pare non esistere, se non riflessa (male) nelle acque dei mari (o laghetti?) circonvicini. La regia è assente e la musica - unico spiraglio di luce in mezzo al "mare monstrum" visual/narrativo - nulla può per salvare la barca dall'inabissamento. Per favore: lasciare sul fondo.

Homesick 7/08/08 17:48 - 5737 commenti

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Divagante erotico-esotico con una trama manierata e senza spessore che poggia unicamente sul richiamo del cast: l'ex campione di "Rischiatutto" Bottesini e le bellezze opposte e complementari della Gemser e della Bisera, che fa il suo ingresso completamente nuda a cavallo e si scatena in selvagge danze rituali. Qualche momento suggestivo affiora nel finale onirico, al suono incantatore del violino di Venantini.

Mco 25/05/09 23:21 - 2323 commenti

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L'ingegner Ferrero si reca sull'isola Smeraldo per dare inizio ai lavori nella miniera, cosa che non era riuscita al suo predecessore; ma anch'egli incapperà in difficoltà. Figlio di un periodo di libera exploitation, "Free love" frappone erotismo e vudù, nudità (superbe sia la Gemser che la Bisera) e comicità per tutta la sua durata, calibrando bene il peso dei vari elementi a disposizione. Atipico ma interessante, soprattutto nella seconda parte.

R.f.e. 26/08/09 21:32 - 816 commenti

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Nonostante quanto abbia scritto altrove qualcuno - che non intendo gratificare citandolo - sulla "prorompente personalità" (ma quale?) della Bisera, che surclasserebbe la Gemser, trovo che invece questo sia uno dei migliori film esotico-erotici di Laura e uno dei più gradevoli in assoluto. La Gemser è agli inizi, bellissima e falso-ingenua al punto giusto. L'ironia garbata e non eccessiva, l'atmosfera onirica e intrigante, ne fanno un'operina forse non completamente riuscita, ma che chi l'amò all'epoca (come il sottoscritto), non ha mai dimenticato.

Daidae 24/12/10 23:16 - 3163 commenti

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Pessimo e noioso film del sottogenere erotico/esotico, che verrà ripreso in seguito da vari registi con risultati talvolta buoni, talvolta molto meno. A parte i bei paesaggi e i nudi femminili non c'è davvero nulla da salvare. Cast maschile da dimenticare incluso il buon Venantini, qui svogliatissimo. A demerito anche inutili scene voodoo che vedono animali sacrificati.

Luchi78 11/01/11 16:30 - 1521 commenti

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Poco interessante e soprattutto poco stimolante: la Gemser non gioca le sue carte migliori e viene surclassata dalla Bisera nelle poche scene in cui è presente. Regia mediocre, fotografia terrificante (data soprattutto la qualità della location), battute degli indigeni talmente stupide da risultare divertenti...

M.lupetti 28/01/11 19:02 - 58 commenti

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Piuttosto noioso, è un erotico-esotico forse anticipatore per certi versi del successivo periodo dominicano di Massaccesi: anche qui c'è di mezzo un ingegnere, un progettone che vorrebbe devastare un'isola incontaminata ecc ecc. Niente di particolare, nonostante la presenza della giovanissima Gemser e l'ottima Olga Bisera.

Fauno 24/05/11 20:49 - 2206 commenti

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La particolarità riguarda il protagonista maschile; per il resto, a parte gli incantevoli panorami esotici, il film è "emblematicamente prosaico". Le sparizioni stanno a significare che il 99% delle persone sono alla ricerca di un equilibrio a loro congeniale, ma quel che è peggio è che quando lo trovano lo ritengono ormai superato; allora o impiegano il resto della vita a cercarne un altro oppure tirano i remi in barca e vivono nella più totale passività. Orribile lo scempio dei pipistrelli per fare dei simboli.

Herrkinski 20/05/12 23:30 - 8052 commenti

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Bizzarro esemplare di cinema libero all'italiana, come solo si poteva fare negli anni '70. Pavoni ci mette dentro un po' di tutto: un pizzico di erotismo, location esotiche, riti voodoo (con tanto di pipistrelli sacrificati), molti elementi da commedia, riflessioni sulle contraddizioni della vita... Ne esce un film straniante, svincolato da ogni regola cinematografica e tendente all'improvvisazione. Se da un lato si guarda con simpatia all'operazione, dall'altro la mancanza di una sceneggiatura è evidente e alla lunga annoia un po'.
MEMORABILE: Il finale onirico/psichedelico; Le danze voodoo.

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Vitgar 3/08/14 16:52 - 586 commenti

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L’isola del sogno dove si vive di ciò che la natura offre, si fa “zucchero” senza problemi e si dimentica la civiltà occidentale e il suo mal di vivere. In sostanza questo credo sia il senso della trama di questo film. Peccato che la sceneggiatura, i dialoghi e tutto il resto siano così fiacchi. Il prete parla con accento emiliano, Bottesini era più sexy al Rischiatutto. Per fortuna almeno le ragazze sono graziose.

Alexpi94 24/04/18 12:24 - 186 commenti

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Non è molto chiaro l'intento del regista (anche se il massacro censorio, nella versione da me visionata, non migliora la situazione) che tra location assolate e scene d'amore (sotto i palmizi) infila sequenze cruente (i pipistrelli crocefissi), magia nera e curiosi rituali creando una sorta di polpettone moralistico a sfondo ecologista. Le recitazioni sono decisamente insufficienti e l'unico pregio del film sta appunto nelle location e nelle belle musiche di Frizzi (oltre che nei nudi della giovanissima Gemser). Decisamente bocciato!
MEMORABILE: La Gemser che molla una pizza (in faccia) a una tartaruga (dopo esser stata morsa da quest'ultima).

Deepred89 9/06/20 22:29 - 3701 commenti

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Esotismo un tanto al chilo con qualche timida scena erotica (il primo bagno con le indigene anticipa vagamente una scena di Cannibal holocaust), un po' di voodoo e animali martoriati con un gusto a tratti inaspettatamente sadico. Tutto appare artificioso e pedestre, a partire dal tremendo utilizzo delle voci off e over sugli attori di spalle, al limite della farneticazione quando tirano in ballo questioni edipiche. Gli indigeni doppiati come minorati mentali e la performance di Bottesini aggiungono una buona dose di trash. Bellissime (almeno quello...) le musiche e la Gemser.

Lucius 31/03/21 08:51 - 3015 commenti

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Abbastanza impersonale. Basso budget e trama poco interessante, unitamente a una scarsa propensione per il coraggio di osare (un titolo simile promette anche più di quello che uno si aspetta). Bottesini fa la sua bella figura in tenuta adamitica, circondato da uno stuolo di indigene nude e sempre pronte a far l'amore: pretesti per un esotico, comunque abbastanza anonimo. Location poco sfruttata e le timidi, orecchiabili, partiture di Frizzi. Il resto è calma piatta.

Buiomega71 3/08/21 00:34 - 2899 commenti

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L'inizio pare una delirante parodia del genere (gli indigeni ritratti come dei mentecatti sottosviluppati, le assurde frasette in rima della servetta) intinta nel più becero razzismo (i neri puzzano). Ma poi Pavoni cambia marcia nella straordinaria figura mefistofelica di un Venantini satanista novello Paganini che si diletta con bambole voodoo, nei meravigliosi e statuari nudi integrali della Bisera (che surclassa la Gemser), nei pipistrelli scuoiati che manco nelle Facce della morte, fino ad un finale onirico/allucinatorio che sta ad un passo dall'horror. Tra i migliori del genere.
MEMORABILE: La blasfema crocifissione del pipistrello scuoiato; La Bisera in preda al delirio nella danza voodoo; I sogni lisergici (e premonitori) di Bottesini.

Reeves 25/10/22 08:50 - 2152 commenti

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Pasticcio esotico-erotico incerto tra la parodia dei film di quel tipo e gli spunti parodistici della prima parte. Si propone soprattutto la nudità di Laura Gemser, mentre la Bisera pittrice fallita non è molto credibile nella recitazione ma è notevole come fisicità, soprattutto nella (mancata) scena lesbo, proprio con la Gemser sulla spiaggia. Diciamo che Il dio serpente era tutt'altra cosa.
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  • Curiosità Caesars • 14/01/11 17:14
    Scrivano - 16796 interventi
    Enzo Bottesini era stato un campione del quiz "Rischiatutto" condotto da Mike Bongiorno. Divenne poi "famoso" per aver interrotto un tentativo di record di immersione in apnea di Enzo Majorca, il quale arrivato in superficie tirò un bestemmione in diretta televisiva.
  • Discussione Zender • 29/01/11 08:35
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Si chiede M. lupetti:
    Un dilemma che sottopongo agli esperti: come mai sei il film è del '74 (cioè precedente a Emanuelle nera, primo capitolo della saga di Emanuelle) nei titoli di testa la Gemser è chiamata "Emanuelle"?
  • Discussione Fauno • 24/05/11 20:41
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Probabilmente lo sa tutto il mondo ma ricordo che Enzo Bottesini era stato un campione del a quiz "Rischiatutto" condotto da Mike Bongiorno. Poi divenne "famoso" per aver interrotto un tentativo di record di immersione in apnea di Enzo Majorca, il quale arrivato in superficie tirò un bestemmione in diretta televisiva.Sì, e il campione al quale Bottesini strappò il titolo si chiamava Domenico Giacomino, che per le chiare origini piemontesi gli fecero fare la pubblicità ai vini Barbero,e lui rispondeva "PIEMONTESI,NEH?", e lo perse poi con un professore di Napoli esperto in Storia d'Italia dal 1945 al 60, e che aveva molti figli ma pochi soldi...si chiamava D'Urso.FAUNO.
    Ultima modifica: 25/05/11 11:51 da Zender
  • Discussione Kanon • 24/05/11 21:13
    Fotocopista - 832 interventi
    C'è un frammento dell'accaduto su Youtube. Il Maiorca era un pochino alterato...
  • Discussione B. Legnani • 24/05/11 21:38
    Pianificazione e progetti - 14940 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Sì, e il campione al quale Bottesini strappò il titolo si chiamava Domenico Giacomino, che per le chiare origini piemontesi gli fecero fare la pubblicità ai vini Barbero,e lui rispondeva "PIEMONTESI,NEH?", e lo perse poi con un professore di Napoli esperto in Storia d'Italia dal 1945 al 60, e che aveva molti figli ma pochi soldi...si chiamava D'Urso.FAUNO.

    Per i curiosi: http://www.mgbstudio.net/Scritti%20Programmi%20TV/Campioni%20Rischiatutto.pdf
  • Discussione Franz • 3/08/14 02:35
    Galoppino - 222 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Si chiede M. lupetti:
    Un dilemma che sottopongo agli esperti: come mai sei il film è del '74 (cioè precedente a Emanuelle nera, primo capitolo della saga di Emanuelle) nei titoli di testa la Gemser è chiamata "Emanuelle"?


    credo che verosimilmente l'esordiente Laura Gemser sia stata lanciata nel mondo del cinema, appunto nel suo primo film, con il nome d'arte (diciamo così) di Emanuelle (dunque Emanuelle in questo caso non è il personaggio ma l'attrice stessa) per cavalcare l'onda del successo della pellicola 'Emmanuelle' (quella con la Kristel), benché il personaggio che qui interpreta non abbia alcuna vicinanza alla Emmanuelle originale, se non forse soltanto la spregiudicatezza sessuale. Invece poi, com'è noto, Emanuelle sarà il nome del personaggio da Emanuelle nera in poi, e Laura Gemser (se non erro) non userà mai più lo pseudonimo/nome d'arte.
  • Homevideo Renato • 24/07/20 11:41
    Addetto riparazione hardware - 376 interventi
    Dvd italiano disponibile per Mustang.
    Ultima modifica: 24/07/20 12:32 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 3/08/21 09:49
    Consigliere - 25896 interventi
    Rassegna estiva
    EsoticaErotica
    Un'estate al tropico dei sensi
     

    L'inizio è sconcertante (già con la colonna sonora di Fabio Frizzi che sembrava la musichetta dei fratelli De Angelis composta per i film di Bud Spencer & Terence Hill)  dove pareva di vedere una parodia del genere (gli indigeni ritratti come dei mentecatti sottosviluppati che parlano tipo "Si badrone", la servetta di Venantini che fraseggia assurde e demenziali parolette in rima e ride continuamente come una cretina, le deliranti gag che affiorano imbarazzanti quà e là: i neri che fanno battute sceme, la Gemser che ammolla uno sberlone ad una testuggine gigantesca con il classico effetto sonoro irrealistico perchè l'ha morsa, il nero che non sa ingranare la marcia della jeepetta di Bottesini e le disfa i suoi stumenti di lavoro, il cerebroleso fidanzato della Gemser che se la ride di continuo) intinta nel più becero razzismo (dialogo stracult, fuori campo, tra Bottesini e la sua ipotetica fidanzata milanese Egle, lei " Sono stata a letto con un negro e anche con una negra, puzzavano...erano ballerini)

    E tra bagnetti con abbondanti nudi integrali delle ragazze del luogo, la Gemser che vuole fare zucchero e un improbabile missionario romagnolo, il film sembrava prendere una piega trashosa e scultissima non indifferente ( meravigliose location a parte).

    Poi Pavoni cambia marcia ( così anche la OST di Frizzi, che si accoda alle sonorità di Djamballa), con un Venantini a dir poco straordinario, sorta di mefistofelico Paganini satanista, mellifluo Louis Cyphre che si diletta di magia nera e si gingilla con bambolette voodoo, invoca il signor Diavolo e si prodiga in occultismi sacrificando uccelletti sull'altare dell'oscurità (con l'aiuto della sua servetta), d'improvviso appare la Bisera (che surclassa in un attimo la Gemser) a cavallo sulla spiaggia, donando meravigliosi e statuari nudi integrali per tutto il film, anche lei dedita agli occultismi, pittando il corpo nudo della Gemser che nemmeno in Emanuelle e gli ultimi cannibali, per poi scatenarsi, senza remore, in una febbrile danza voodoo in preda agli spasmi, dove la sua sensualità ferina assume tratti quasi divini.

    E Pavoni rincara la dose, se da una parte continua con scelte narrative assai discutibili (il matrimonio dei due indigeni ottantenni officiato dal missionario pupiavatiano), dall'altra ci infila i sogni lisergici e premonitori di Bottesini, la bambina che si offre a Bottesini,  pipistrelli scuoiati che manco Le facce della morte, poi usati per crocifissioni blasfeme a uso e consumo dei riti diabolici di Venantini sulla spiaggia, dalle bambole voodoo di pezza impiccate e infilzate dagli spilloni, fino a quell'onirico, allucinato e inaspettato finale che sfocia nell'horror, con Venantini/Paganini che suona il violino, sghignazza, appare e scompare, via di mezzo tra Il delitto del diavolo e le grottesche mazurke dei fichi fioroni avatiani.

    E di colpo Free love diventa uno titoli migliori del genere esotic and erotic e Pavoni (oltre che ad un gusto estetico per le immagini davvero suggestivo, grazie al suo mestiere di mago della luce, basti per tutte il momento in cui Bottesini assiste da lontano, su un precipizio, alla danza voodoo notturna con la Bisera nudissima e scatenatissima, che , con le dovute differenze, pare anticipare qualcosa di Incontri ravvicinati del terzo tipo) non segue una narrazione lineare, spostando l'asse da quello che stava diventando un prodottino zeppo di luoghi comuni e quintessenza del razzismo provincialotto, in una sorta di horror/fantasy esoticcheggiante sui generis, tra stregoni e streghe, sogni e incubi, meccanismi thriller (l'ingegnere precedente che scompare misteriosamente, Bottesini che fa la stessa fine, l'azienda che ne manda un terzo per sapere che fine hanno fatto gli altri due-la voce del cumenda, fuori campo, nella chiusa del film-)  e una fine non dissimile da quella del Dio serpente.

    Oltre alla dea Bisera che riesce a togliere il sonno al massimo del suo splendore, anche Bottesini è bello in parte, sottostimato e dai più criticato, ma con una psyche du role notevole, cento volte meglio di mille Gianni Dei di sicuro.

    Piccolo gioiellino, che innesta l'esotico erotico alle derive horror al sentor di zolfo (Venantini satanista è una figura grottesca, e non poco inquietante, tra le più riuscite nel genere), con qualche amplesso che oggi fa sorridere e una mancata scena lesbo tra la Bisera e la Gemser, che si gettano , nudissime, tra le onde del mar.

    Quando si dice fare zucchero...
    Ultima modifica: 3/08/21 13:30 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 3/08/21 11:38
    Consigliere - 25896 interventi
    Il dvd Mustang pubblicato recentemente ha una durata di 1h, 21m e 04s

    Versione distribuita nei nostri cinema dell'epoca, con tagli postcensura, ma quella più vicina all'integralità (con aggiunta di questo avviso sul retro cover: La qualità video presenta imperfezioni legate agli unici materiali disponibili), presentata nel formato 1.66:1, con audio italiano e sottotitoli in italiano per non udenti. Nessun extra.

    Il dvd americano della Mya (regione free), uscito nel 2009 con il titolo anglofono di The real Emanuelle, ha una durata di 1h, 19m e 42s (NTSC) formato 1.77.1, ricavato da un master televisivo nostrano, di pessima qualità e con abbondanza di pixel. Audio italiano e sottotitoli inglesi (eliminabili).

    La versione della Mya, inoltre, mantiene i tagli televisivi (reintegrati, invece, nel dvd Mustang) e cioè:

    Al minuto 00.18.16: Nella Mya manca parte dell'amplesso tra Bottesini e la Gemser nella capanna, dopo che lei le dice che vuol fare zucchero (reintegrato nell'edizione Mustang).

    Al minuto 00.22.40: Nella Mya viene decurtato il momento in cui la Gemser, nella foresta, si inginocchia davanti a Bottesini e lo cinge per i glutei con la testa in zona pubica (reintegrata nel dvd Mustang).

    Nel Mya manca totalmente il dettaglio insistito sui due pipistrelli scuoiati e appesi ad un ramo (reintegrati nel dvd Mustang).

    Al minuto 1.04.16: Nella Mya viene eliminato l'amplesso tra Bottesini e la Bisera a casa di lei, che inizia con uno zoom all'indietro su un feticcio indigeno appeso alla parete (reintegrata nel dvd Mustang).

    Immagine al minuto 00.06.16 del dvd Mustang:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/PDVD-209.jpg[/img]

    Immagine (stesso minuto) del dvd Mya:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/PDVD-210.jpg[/img]
    Ultima modifica: 3/08/21 18:49 da Buiomega71
  • Homevideo Deepred89 • 3/08/21 13:20
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Una piccola aggiunta alle informazioni di Buio (per me preziose, dato che fino ad ora non erano ancora trapelate, a quanto mi risulta, notizie sul master del dvd Mustang).

    Il dvd Mya non solo rispecchia nel montaggio la copia televisiva Mediaset, ma è la copia televisiva Mediaset, col logo in basso croppato (la porzione di immagine mancante si evince chiaramente dagli screen).

    Si tratta inoltre di un 24fps ¨artificiale¨, dato che la durata è la medesima del master Mediaset a 25fps.  

    Il dvd Mustang è quindi un discreto upgrade, per quanto imperfetto nella qualità video e privo di quel minuto e qualcosa di scene espunte all'epoca (ma il ripristino dei tagli televisivi è già un passo in avanti).
    Ultima modifica: 3/08/21 13:22 da Deepred89