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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Una rivelazione: un'opera drammatica di rara intensità, supportata da una sceneggiatura decisamente indovinata e un cast superbo che carica il film di un incredibile realismo. Edward Norton, un po’ l'erede naturale di Gary Oldman, offre una prova da Oscar: sentita, commovente... non sbaglia nulla e si propone tra i più grandi talenti della sua generazione. Ma anche Edward Furlong (l’ex moccioso di TERMINATOR 2 e PET SEMATARY 2) si scopre attore validissimo, dall’espressività emozionante. O è il regista Tony Kaye (anche autore della lodevole fotografia)...Leggi tutto a dirigere superbamente i suoi pupilli? Comunque sia il risultato non cambia e impone AMERICAN HISTORY X come una delle più interessanti e sincere riflessioni sul problema razziale. Siamo a Venice Beach e l'ex skinhead Edward Norton torna a casa (la madre è Beverly D’Angelo) dopo tre anni di detenzione. Il fattore tempo è scomposto in flashback non raccontati cronologicamente (un po’ come in PULP FICTION), riconoscibili dall'uso del bianco e nero e alternati alle sequenze ambientate nel “presente”. La violenza è costante, spesso esasperata (forse però il divieto ai minori di 18 anni è eccessivo), ma raccontata senza troppi spargimenti di sangue. La storia coinvolgente, montata egregiamente, si segnala per l'originalità degli argomenti (il filone e forse un po' quello dei vari BOYZ’N’THE HOOD) e la qualità della confezione, che pur non abbagliando con colori sgargianti e chissà quali effetti speciali colpisce nel segno grazie a un’essenzialità stilistica esemplare. Il finale, si può sostenere, è prevedibile, ma resta in ogni caso un pugno nello stomaco e spinge a riflettere sul significato vero che il regista vuole lanciare. E questo è meno superficiale di quanto appaia.

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Flazich 19/02/07 13:38 - 667 commenti

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Il film che mi ha fatto scoprire Norton. Ottimo nella trama e attento a non cadere in facili luoghi comuni. Storia ben rappresentata e molto toccante in molti momenti. Il finale è bellissimo e la frase pronunciata dal ragazzo mi è rimasta stampata indelebilmente nella memoria. Aghiacciante la svastica che Norton ha tatuato sul petto. Magnifico film. Quasi un capolavoro sotto ogni aspetto per la trama, i dialoghi e le musiche.

Deepred89 30/06/07 19:50 - 3701 commenti

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Buon film americano sul tema dei naziskin. La storia scorre benissimo ma a tratti risulta un po' contraddittoria e il finale non mi ha convinto molto. Nulla da dire sulla recitazione (perfetta sia per Norton che per Furlong) e sulla regia. Buona anche la fotografia, che alterna colore a b/n.

Redeyes 6/02/08 11:32 - 2442 commenti

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Sicuramente un gran bel film. Evita di soffermarsi sull'ostentazione della violenza per tutta la durata, non privandoci però di un cattivissimo omicidio sul marciapiede. Snocciola più che plausibili disagi ma pure privilegi a monte del "sogno" nazista americano. Non ci propone solo un super eroe redento e redentore, ma un uomo roso dal rimorso ed adesso conscio che cerca di mostrare l'alchimie e le sottotrame della violenza in questione. Norton ci regala una grande performance. Gran bel film!
MEMORABILE: L'uccisione sul marciapiede, una delle scene più violente immaginabili.

Galbo 3/10/07 14:30 - 12372 commenti

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Film notevole, sottovalutato da pubblico e critica che ha avuto il merito di ritrarre in modo probabilmente veritiero il fenomeno naziskin; provocatoriamente il regista evita il solito clichè del violento ignorante ma fa interpretare a Norton un personaggio "pensante" con il quale il pubblico possa avere una qualche forma di empatia. Il limite del film è forse l'eccessivo schematismo della sceneggiatura, tanto da rendere poco credibile il ravvedimento del protagonista. Molto bravo come sempre Norton.

Hackett 16/04/08 21:00 - 1865 commenti

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Piccola perla sommersa del cinema americano. Il film analizza il problema dell'odio razziale e dei rigurgiti neonazisti della società americana con uno sguardo lucido, analitico, che bene rende in una storia davvero ben scritta. Norton con questo film dimostra tutta la sua bravura spalleggiato dall'altrettanto bravo Edward Furlong. Film importante che meriterebbe più attenzione anche dalle tv in quanto sempre, terribilmente, attuale.

Herrkinski 13/07/08 22:37 - 8052 commenti

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Sciocchezza scritta a tavolino dal finto perbenismo americano, per non dire di peggio, questo ritratto hollywoodiano del fenomeno naziskin lascia il tempo che trova. Se la prima parte può essere tutto sommato abbastanza realistica, dalla ridicola redenzione del protagonista in poi la sceneggiatura scade nei più beceri luoghi comuni, per non parlare delle scene trash ambientate in galera. Poco conta se gli interpreti sono bravi e ce la mettono tutta, il film rimane di una falsità irritante, come un documentario propagandistico e imbonitore.

Daniela 23/12/08 16:55 - 12606 commenti

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Nonostante pecche ed incongruenze a livello di sceneggiatura, un'opera da vedere assolutamente, sia per la tematica affrontata che per la stupefacente prestazione di Norton con la sua trasformazione da giovane introverso a violento palestrato. Guardate la sua bocca durante il dialogo a tavola con il padre, guardate i suoi occhi nel momento dell'omicidio del giovane ladro nero: un grande attore, che purtroppo non sempre ha avuto modo di mostrare il suo talento, come invece accade in questo film. A convincere meno è la sua "conversione" in carcere, troppo rapida considerato il personaggio .
MEMORABILE: L'assassinio del ladro d'auto; Norton che esibisce il corpo tatuato come difesa nei confronti degli altri carcerati.

Brainiac 9/01/09 12:50 - 1083 commenti

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Fosse tutto così facile, non esisterebbero il razzismo, l'alienazione e tante altre nefaste piaghe che invece ammorbano l'umanità. La vicenda di questi due fratelli (peraltro mirabilmente interpretata da Norton e Furlong) è una fiaba morale che non sta in piedi e il ravvedimento del protagonista, da feroce nazista a comprensivo fratello maggiore non è giustificata da una sceneggiatura lineare, che cade nei clichè stantii di un cinema che non indaga. Che dire dell'amicizia col ragazzo di colore, che con la sua simpatia conquista Norton? Buonismo da fiction.
MEMORABILE: Norton raggiunge Furlong in un club frequentato dai suoi ex camerati, cercando di redimerlo.

Puppigallo 10/03/09 17:16 - 5250 commenti

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Bisognerebbe scrivere molto su questa pellicola. La potenza espressiva e descrittiva di dialoghi e immagini è dirompente. Ciò che dice e fa Derek (Norton) all'inizio è spaventoso (il nero sul marciapiede). Ma la cosa più incredibile sarà il suo percorso (inizierà in carcere, dove sarà alle prese con altri nazi e, soprattutto, con un nero addetto alla biancheria). E' un film crudo, terribilmente vero, che lascia giusto una tenue speranza, nonostante la totale chiusura mentale di individui irrecuperabili (l'invasato Alexander). Ciò che si coglie però, è che alla fine nulla cambia. Da vedere.
MEMORABILE: Derek al fidanzato della madre: "Credi che stia qui a sorridere mentre un fottuto ebreo si scopa mia madre?"; Il beffardo e tremendo finale.

Renato 11/03/09 18:20 - 1648 commenti

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Un buon film, ricordo che in sala mi fece il suo effetto (anche per le scene di violenza, particolarmente esplicite); magari la redenzione del protagonista per salvare il fratello minore può apparire un po' forzata, ma nel complesso è un film che mi ha convinto. Grandiosa la scena in cui Norton arriva in carcere e si toglie la maglietta mostrando con orgoglio ad una dozzina di neri decisamente poco raccomandabili il suo tatuaggio con la svastica.

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Jena 11/02/17 15:36 - 1547 commenti

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Il film, oltre a rappresentare con un certo realismo il mondo naziskin, ha una sola grandissima carta: Norton. Dimenticatevi il solito attore intellettuale e delicatino, qui si cala totalmente nella parte di un muscoloso e tatuato nazi, con una prova attoriale impressionante e uno sguardo che mette paura. Il film cala nella seconda parte, con una "conversione" del cattivone poco realistica e con la conseguente redenzione finale. Non del tutto riuscito ma interessante.
MEMORABILE: La scena del pranzo col nuovo compagno ebreo della madre, un eccellente Gould; La scena dell'assassinio del nero sul marciapiede.

Disorder 5/08/09 23:34 - 1416 commenti

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Un film a cui non si può rimanere indifferenti. Freddo, brutale, girato molto bene, ha il difetto dell'estrema retoricità dei personaggi: il protagonista è fin troppo il "prototipo" del neonazista consapevole, il fratello è il classico ragazzo confuso e suggestionabile; a completare il quadro l'amico, classico uomo che aderisce ad ideali estremi per ignoranza e per sfogare la propria violenza. Resta un ottimo film, educativo e interpretato da attori in stato di grazia.
MEMORABILE: L'assassinio del ladro d'auto sul marciapiede: quasi insostenibile!

Pigro 29/05/09 09:39 - 9623 commenti

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Naziskin ammazza alcuni neri; in prigione cambia idee e all'uscita cerca di convincere il fratello minore, che segue le sue tracce, a rifiutare il nazismo: fin dalla storia è chiaro l'intento didascalico del film, che risulta così molto schematico e rigido nel suo sviluppo. Norton è bravo, come sempre, ma questo non basta a sollevare il film, il cui scopo educativo supera di gran lunga non dico la qualità artistica o la poesia, ma perfino il 'semplice' sguardo sulla realtà. Peccato perché il tema è davvero importante.

Magnetti 29/05/09 10:27 - 1103 commenti

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Un gran film. Molto suggestivo e crudo. Si rimane incantati dalla immensa prova di un Norton già bravo di suo e, qui, magistralmente diretto. Recita con lo sguardo, con un eloquio da leader e con il possente corpo su cui spicca una impressionante svastica tatuata. Il suo processo di redenzione è assolutamente credibile. E' un film in cui è facile farsi trasportare dalle emozioni dimenticandone i difetti, che emergono soprattutto quando sullo schermo ci sono le gang (neri e skinhead). Nota di merito anche di Edward Furlong.
MEMORABILE: Il finale con le parole del giovane Furlong.

Scarlett 30/05/09 14:50 - 307 commenti

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Nonostante il ravvedimento di Norton risulti poi posticcio nell'insieme del film, è una pellicola che sicuramente merita almeno una visione. Interpretazione di grande forza da parte di Edward Norton, che riempie completamente la scena ogni volta che appare. Azzeccata anche la violenza cruda che viene qui rappresentata. Caldamente consigliato.

Capannelle 10/08/09 15:20 - 4394 commenti

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Notevole pezzo di bravura di Kaye e di un Norton posizionato ai massimi livelli. Non tutti saranno d'accordo sulla sua redenzione ma è proprio quando si è costretti a conoscere il proprio "nemico" (e aggiungerei i propri amici) che si possono superare certi fenomeni. Ovviamente, la realtà presenta altre incognite. Non solo Norton comunque, anche gli altri protagonisti offrono prove convincenti, da Furlong alla D'Angelo.
MEMORABILE: Il pranzo finito male.

Pinhead80 30/12/09 15:09 - 4715 commenti

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Un lavoro molto ben fatto che approfondisce una tematica sconvolgente e purtroppo ancora attuale. Ottima l'interpretazione di Edwart Norton e significativa quella di Edward Furlong. Scene di violenza di una ferocia inaudita (su tutte quella iniziale del marciapiede), alternate a momenti di profonda riflessione. Il dramma della vita che sfocia nell'idiologia razzista e xenofoba. Colpa, pena, redenzione... da vedere e rivedere.
MEMORABILE: La scena che si conclude con l'arresto di Derek; Il finale.

Cangaceiro 16/09/10 15:19 - 982 commenti

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Una lunga tirata contro la fuffa ideologica inutile e rancorosa. La realtà è tutta un altra cosa rispetto a quella descritta dal delirante capopolo di turno e l'odio razziale non è certo d'aiuto per affrontarla. Azzeccatissimo l'uso del bianco e nero durante i flashback proprio perché l'esistenza del protagonista prima della trasformazione da diavolo in acqua santa era grigia, senza luce e speranza. La lunga sequenza carceraria (con immancabile e gratuito stupro) racchiude tutto il senso del film. Straordinario Norton, Furlong di un verismo incredibile.
MEMORABILE: "Appoggia la bocca sul marciapiede!"

Vstringer 22/04/10 22:55 - 349 commenti

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Tanto potente (specie nella prima parte) quanto retorico (specie nella seconda), con un finale coerente, è un durissimo e cruento atto d'accusa contro la xenofobia che però, per buona parte di film, non cede alla tentazione didascalica di sviluppare una tesi già decisa. Pellicola di debutto per Kaye, regista di spot e videoclip, pellicola della precoce consacrazione di Norton come attore di primissimo livello; più che il pur buono Furlong, convincono la D'Angelo e la Balk.
MEMORABILE: Il pranzo.

Trivex 10/06/10 20:25 - 1738 commenti

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Curare le anime nere, attraverso un percorso educativo in un carcere, è la sfida possibile e necessaria per una società civile. Ma il crimine perpetrato con motivi razziali, non è mai perdonabile ed il nazista non va infatti compreso, solo punito. Lui però è stato fortunato, ha avuto quella possibilità che ha negato al ragazzo schiacciato sul marciapiede, approfittando della società di cui scrivevo prima. Crudo ed esplicito, anche nella remissione dei peccati, porta poi lo spettatore in una dimensione difficile da trovare, quella della vera redenzione.

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Rebis 14/07/10 15:28 - 2331 commenti

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Il nazismo come male maggiore e la responsabilità verso la famiglia come bene superiore: una parabola moraleggiante e punitiva (perché il prezzo del riscatto è sempre la perdita) complessivamente più esigua degli ideali razzisti che vorrebbe stigmatizzare, nonché più ambigua, perché è comunque la violenza a determinare il destino dei personaggi. I flashback (solito b/n edulcorato dalla raffinata fotografia) affiorano con puntuale e pedante didascalicismo; la conversione di Derek (si fa un amico nero, viene stuprato) è poco credibile. Sempre strepitoso Edward Norton.

Belfagor 15/07/10 21:50 - 2689 commenti

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Coraggioso nell'affrontare un tema difficile, raffinato nell'immagine, professionale per quanto riguarda il cast, didascalico ahimé nel contenuto. Se nella prima parte prevale il realismo (magari un po' caricato per enfatizzare l'effetto dell'ideologia), nella seconda si scade in una storia di redenzione poco coerente. Si apprezzano molto le interpretazioni di attori davvero in parte, Norton e la D'Angelo in primis, un po' meno la risoluzione facile e buonista della vicenda, quasi si avesse paura di indagare a fondo.
MEMORABILE: Il pranzo; l'omicidio sul marciapiede.

Daidae 24/07/10 13:37 - 3163 commenti

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Mai sopportato Furlong, specie con la testa rasata.. mai sopportato Fairuza Balk, eppure questo film non è davvero male. Questa volta il regista si è informato un po' sugli skinheads e anzichè presentarceli vestiti da muratori o ballerini da discoteca, ce li presenta mentre suonano musica incazzata e vestiti da skin. Per il resto si tratta di un film violento e tipicamente americano; comunque gradevole, anche se con qualche esagerazione.
MEMORABILE: Il pestone sul marciapiede, la punizione in carcere, il finale.

Rambo90 20/08/10 02:47 - 7661 commenti

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Bellissimo dramma che non risparmia colpi bassi (il finale è durissimo, mi aspettavo che dopo la redenzione andasse tutto bene per il protagonista) a favore di una coerenza e di un racconto che vuole essere un inno all'unità delle razze. Norton bravissimo (infatti fu nominato all'oscar) è circondato da un cast di primo livello in cui spiccano Furlong, la D'Angelo (raramente vista in un ruolo serio), un vecchio e antipatico Keach. Un cameo per Elliott Gould.
MEMORABILE: Il tramonto in chiusura.

Didda23 9/12/10 15:24 - 2424 commenti

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Buon film, ma troppe volte sopravvalutato e idolatrato. Constatato che Norton è un fenomeno, la sceneggiatura e la regia mi hanno lasciato perplesso, in certi punti. Si poteva decisamente fare meglio, abbandonando la retorica e la didascalia. Avrei preferito una scelta più cruda e realistica. La redenzione di Norton è poco veririera. Peccato, poteva essere un capolavoro. Comunque da vedere.

Saintgifts 27/01/12 22:56 - 4098 commenti

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La famiglia diseduca (si può dire che sia il padre pompiere che crea terreno fertile per ideologie marce) e il carcere redime. Al di là dell'argomento estremamente serio, su cui non si discute mai abbastanza a tutti i livelli, l'impressione che si ha visionando il film è quella di un prodotto che, più che voler far capire quanto ci sia di sbagliato a voler ripercorrere certe strade già bocciate dalla storia, voglia stupire nel raccontarlo, ma inevitabilmente casca in eccessi e stereotipi. Norton e company tirano su la media.

Piero68 5/06/12 10:38 - 2955 commenti

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Un'ottima sceneggiatura fa da guida a un film dai contenuti scottanti. Il bello è che non c'è un giusto e uno sbagliato, una verità e una menzogna. Il regista si limita ad esporre i punti di vista di ogni protagonista in maniera acritica. Sta allo spettatore trarre un insegnamento dal plot. Enorme Norton, che per l'occasione ha messo anche il fisico, giganteggia in ogni scena (nominato per l'Oscar se lo vedrà soffiare dal nostro Benigni) e bravo anche Furlong. Notevoli la fotografia e l'ambientanzione a Venice beach, sfondo di tante pellicole.

Jurgen77 11/12/12 09:12 - 629 commenti

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Un bel film di drammatica denuncia sociale. La pellicola, a mio giudizio, prende spunto da Skineheads, di qualche anno prima, ambientando la trama nel contesto statunitense. La vicenda tiene incollati sino alla fine. Violento e politicamente scorretto, ma con finale pacificatore. Da vedere assieme nella mia "quadrilogia" consigliata: Skinheads, Teste rasate e Hoolingans.

Furetto60 2/04/14 20:09 - 1192 commenti

I gusti di Furetto60

Il razzismo in Usa è un tema assai sfruttato, vederlo dal punto di vista di un naziskin è un approccio decisamente originale. Il film, dai forti toni drammatici, violento ma non in modo gratuito, è, nonostante il crudo realismo, quasi una favola, per quanto possa sembrare una contraddizione. L'evoluzione del protagonista è infatti improbabile, ma ciò non toglie nulla alla forza narrativa e alla cura con cui è impostata. Appare felice la scelta del b/n per i lunghi flashback, telefonato ma inevitabile il finale. Grandi Norton e Furlong.

Viccrowley 11/10/14 11:50 - 814 commenti

I gusti di Viccrowley

Davvero il male può essere inquadrato in una razza o in una classe sociale precise? Kaye e il suo protagonista (un ottimo, tormentato Norton) provano a dare una risposta in questo efficace dramma a tinte forti, dove il dolore e l'odio nascono e germogliano nelle istituzioni cardini, la società e la famiglia. Nonostante un eccessivo ricorso alla facile indignazione, la pellicola funziona bene e tolto il manieristico bianco e nero dei flashback, avvince anche la scansione temporale che dona ritmo e trascina fino al doloroso epilogo.
MEMORABILE: Il pranzo in famiglia; La partita di basket.

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Mickes2 16/10/14 17:01 - 1670 commenti

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All’ennesima visione si palesa ancora puntuale l’artificiosa redenzione (ma più che altro le motivazioni che la portano a compimento) del comunque eccezionale Ed Norton. Ma nonostante ciò rimangono incredibilmente inossidabili il mordente narrativo (e il crescendo emozionale che si porta dietro) e la scelta di compensare il facile “cambiamento” con un finale struggente e senza speranza. Fondamentalmente un buon film di denuncia, magari sovraccarico, a tratti didascalico, ma con un’anima bella grande.

Ugopiazza 1/07/15 14:40 - 118 commenti

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Passati i 5 mesi necessari per riprendersi dal finale, si può solo constatare che qui si tratti del film a tema razziale più importante degli anni '90: non esistono certezze o punti di riferimento su niente, ma solamente comparti, ciascuno con la convinzione assoluta di essere nel giusto. L'opera è resa assolutamente magistrale dalla regia di Tony Kaye e da un cast in stato di grazia, con Edward Norton in una delle interpretazioni più viscerali e disturbanti della storia del cinema (ridicolo l'Oscar soffiatogli da Benigni). Un film perfetto.
MEMORABILE: Il pranzo in famiglia; "Now say goodnight!"; L'amicizia in carcere col ragazzo di colore; Le docce; "It's nigger bullshit"; Il finale.

Taxius 15/12/16 21:58 - 1656 commenti

I gusti di Taxius

La storia di un naziskin che dopo tre anni di carcere si redime cercando di non far fare gli stessi errori al fratello minore. Il film alterna flashback in bianco e nero ante redenzione e immagini a colori che mostrano il presente. Il punto debole è una poco convincente redenzione del protagonista avvenuta durante il periodo del carcere, ma a parte questo tutto il resto è davvero notevole. Norton è straordinario e forse alla sua migliore interpretazione. Giustamente ha fatto storia.

Il Dandi 29/09/16 13:21 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

La cultura naziskin sotto la lente dell'americanissimo schema narrativo colpa & redenzione & espiazione (esattamente in quest'ordine). Norton è bravissimo sia nel ruolo del razzista violento dei flashback sia quando si ripresenta pentito e maturato dal carcere; peccato solo che i due volti del suo personaggio non siano sorretti da una trasformazione sufficientemente convincente. E anche le reazioni degli altri personaggi (il fratellino, l'ideologo, l'ex-fidanzata) appaiono schematiche.
MEMORABILE: La cacciata di casa del professore ebreo (Elliot Gould).

Magi94 22/08/17 20:54 - 944 commenti

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Riuscito e istruttivo, da far vedere alle scuole medie nonostante la crudezza di certe scene. Crudezza necessaria, perché il messaggio del film passa proprio per l'orrore, il disgusto della gratuità della violenza in gioco e la comprensione finale dei veri motivi conduttori della storia: povertà, frustrazione, odio fine a se stesso. Il difetto è una certa staticità dei personaggi: un po' affrettato il cambio di mentalità di Norton (e lo stesso, all'incontrario a tavola, del padre), ma certo non era facile fare altrimenti.

Paulaster 18/10/17 10:05 - 4375 commenti

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Tra i sobborghi di Venice Beach la lotta per il territorio si combatte seguendo ideologie naziste. Entrando poco nelle cause primigenie ci si concentra sui contenuti violenti e l'esaltazione: Norton interpreta bene col fisico e con lo sguardo il clima d’odio. La successiva redenzione appare repentina e la vita in carcere è rappresentata con diversi cliché. Buona regìa con l’alternanza del b/n ed epilogo che funge solo da monito per le future generazioni.
MEMORABILE: Lo sguardo fiero di Norton; La discussione a tavola contro Gould.

Schramm 17/10/17 11:57 - 3490 commenti

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Con una cine-sventagliata come quella dell’assalto all’emporio, che vale il film ma non lo salva da se stesso, resta il rimpianto per quel che avrebbe potuto-dovuto essere: scorretto, selvaggio, ambiguo, brutale e spregevole come la realtà che taccheggia, irto di appigli pronti a spezzarsi. Ma anziché fare della X un’incognita ideologico-generazionale, Kaye la commuta in una croce di agit-prop spicciolo cui inchiodarci; e più che moltiplicativa è di Sant’Andrea, per un treno dagli autori perduto. Norton oscilla superbo con moto interpretativo pendolare, ma in un nembo di cipria propedeutica.

Ultimo 7/08/18 23:12 - 1652 commenti

I gusti di Ultimo

Riuscito, il film affronta in maniera cruenta la tematica del razzismo negli States. Edward Norton offre una prova magnifica nei panni del muscoloso nazista (si veda la sparatoria iniziale o il dialogo con l'ebreo), mentre cala un po' nelle vesti del redento (pur restando su buoni livelli). La pellicola lascia incollati allo schermo sino alla fine, non calando mai nel ritmo grazie alla riuscita costruzione a flashback. Ottima anche la prova di Furlong, il fratello minore di Derek/Norton. Grande esempio di cinema.
MEMORABILE: L'inizio; La partita a basket coi neri.

Lupus73 25/02/20 14:25 - 1485 commenti

I gusti di Lupus73

Un'analisi sociologica non del tutto oggettiva e scevra da pathos; c'è la volontà della regia di voler esprimere un punto di vista soprattutto nel monologo finale di Danny. Protagonista è il neo-nazismo e più in particolare il circuito naziskin, attraverso cui la pellicola si muove verso considerazioni più generali sull'odio razziale. Ottima regia, confezione/fotografia (con flashback in b/n). Il montaggio (che non sempre segue tempi lineari) è chiaro ed efficace e Norton offre una "superba" interpretazione del leader naziskin Derek. Viscerale.
MEMORABILE: La grandiosa e memorabile prova di Edward Norton.

Minitina80 3/03/20 19:48 - 2976 commenti

I gusti di Minitina80

Per quanto le intenzioni siano lodevoli, aborrendo la deriva nazista, resta un’opera particolare che non convince appieno in ogni sua parte. Usa la forza e la violenza delle immagini per generare repulsione e disgusto, riuscendo bene. Convince meno nell’introspezione del personaggio e sulle motivazioni che hanno determinato il cambiamento, essendo più spiccio e generalista. Non che sia un’opera banale e da bocciare a priori, ma lo si può paragonare a una bellissima confezione regalo con dentro un semplice maglione.
MEMORABILE: I denti sul marciapiede.

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Teopanda 2/04/21 07:53 - 102 commenti

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Il merito principale del film è il trattare una tematica spinosa (e d’attualità) come il razzismo senza cadere nei soliti cliché hollywoodiani, confezionando le scene con un crudo realismo (per intenderci, potrebbe essere un lavoro di un naturalista francese). Magistrale l’interpretazione di Norton (forse più meritevole dell’Oscar di quell’anno rispetto a Benigni) e ottima anche quella di Furlong. Risalta in positivo anche la scelta di distinguere i flashback, utilizzando il bianco e nero. Il finale, seppur aspettato, è ottimo.
MEMORABILE: La scena iniziale; Il pranzo in famiglia; Il finale.

Straffuori 27/02/23 09:55 - 338 commenti

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Notevolissimo viaggio all'interno dell'ambiente neonazista di Los Angeles/Venice Beach dalle motivazioni allo sviluppo fino al calvario giudiziario e carcerario e infine al pentimento di uno dei suoi più ferventi protagonisti. Con un Edward Norton da applausi e completamente in parte, un bravo fratellino Furlong e uno Stacy Keach infido e manovratore. Triste, spietato, straziante, per riflettere e arrabbiarsi. Azzeccatissimo l'uso del bianco e nero per i numerosi flashback.
MEMORABILE: Il marciapiede; In carcere sotto la doccia .

Katullo 1/07/23 09:20 - 325 commenti

I gusti di Katullo

Biasimo della violenza più che condanna storica, il film viene (in parte) salvato dalla buona interpretazione di Norton poiché anche il discepolo Furlong mummifica il personaggio a lui più confacente, quello del giovane figlio/fratello minore in via di autodistruzione. Moraleggiante oltre le aspettative, finisce col diventare più pane fresco per lo scontro ideologico che vero strumento di formazone. Il resto del cast è un campionario di stereotipi poche volte visto prima. Spiace, poiché il tema, crudo, è ben lontano dalla redenzione un tanto all'etto qui rappresentata.

Noodles 20/08/23 11:00 - 2196 commenti

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Film spettacolare e molto intenso, sicuramente meritevole di visione, ma dietro al quale si nasconde chiaramente della retorica studiata a tavolino. La sceneggiatura è forzatamente scritta a questo scopo e quando questo accade ecco che arrivano forzature e incongruenze nel filo logico e nella narrazione. Mentre la parte in bianco e nero pre-carcere (splendida la fotografia) è un autentico colpo allo stomaco, la seconda appare forzata, in qualche maniera finta. Peccato perché i protagonisti sono ottimi e la storia valida, anche se per gran parte poco credibile. Comunque da vedere.

Anthonyvm 11/03/24 01:37 - 5615 commenti

I gusti di Anthonyvm

L'odio genera odio che genera odio... Kaye lo dichiara non senza eccessi di retorica in un manifesto antirazzista più efficace in termini prettamente filmici che non per il suo messaggio, nobilissimo, ma enunciato con una certa superficialità: descrivendo il percorso di ravvedimento di un feroce naziskin, lo script brucia le tappe troppo in fretta (con la rieducazione del fratellino va pure peggio). In ogni caso la narrazione è fluida, le scene intense si tatuano nella memoria e le prove attoriali incantano (Norton eccelso). Finale prevedibile ma (in)giusto. Più che buono l'insieme.
MEMORABILE: Il minimarket vandalizzato; Le parentesi domestiche; La scena del marciapiede e l'arresto al ralenti del galvanizzato Norton; Lo stupro nelle docce.
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  • Curiosità Nemesi • 6/07/09 18:31
    Disoccupato - 1653 interventi
    Edward Furlong interpreta un ragazzo di nome Danny e frequenta la Venice High School.
    Curioso che una ventina di anni prima, John Travolta in "Grease", si chiamava Danny e frequentava la stessa scuola.
  • Homevideo Gestarsh99 • 29/10/11 20:17
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Medusa Video:

    DATI TECNICI

    * Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 DTS HD: Italiano
    Dolby TrueHD 5.1: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Inglese
    * Extra Scene tagliate
    Trailer (HD)
    Ultima modifica: 11/10/17 17:13 da Zender
  • Homevideo Xtron • 28/02/12 15:37
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Il dvd Medusa ha una durata di 1h53m58s
    Ultima modifica: 11/10/17 17:13 da Zender
  • Homevideo Schramm • 11/10/17 14:19
    Scrivano - 7693 interventi
    in una deleted scene possiamo vedere che cameron e seth si recano in una panineria vuota parlando dell'improvviso ravvedimento di derek e dei provvedimenti da prendere nei suoi confronti. mentre cameron propone a seth di acconciarsi il pizzetto allo stesso identico modo e perdere peso per poter diventare un fac-simile del vecchio derek, entra una coppia il cui maschio è di colore. vengono aggrediti in un intenso scambio di insulti fin quasi a venire alle mani. una volta andati via, dalla propria auto il ragazzo vede che sono rincorsi da una gang di neri armata di tutto punto (mazze, catenacci, coltelli). è per questo che nel sottofinale vediamo il tenente e l'insegnante raggiungere derek al bar chiedendogli di andarli a trovare e parlarci.
  • Homevideo Zender • 11/10/17 17:13
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dove è presente la deleted scene? Sul dvd?
  • Homevideo Schramm • 11/10/17 17:59
    Scrivano - 7693 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Dove è presente la deleted scene? Sul dvd?

    si, sul dvd medusa home entertainment. è anche la più estesa delle tre riportate, e personalmente non l'avrei tolta, perché sia allora al cinema che rivendolo mi era poco chiaro cosa fosse accaduto ai due e perché venisse riconvocato derek. mentre in quella scena cameron spiega a chiare lettere che con la reazione e l'abbandono di derek ha fatto perdere aura e credibilità alla congregazione, rendendoli potenzialmente sovraesposti ad attacchi di altre etnie. cosa che infatti accade pochi minuti dopo.
    Ultima modifica: 11/10/17 18:04 da Schramm
  • Homevideo Zender • 11/10/17 18:42
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ecco, scrivilo sempre, è importante segnalare la fonte, anche in questi casi. Perché di gente che scrive notizie inesatte anche sulle deleted scenes è pieno il web. Se l'hai vista sul dvd ovviamente cambia tutto, però scrivilo.
  • Homevideo Taxius • 25/09/19 18:13
    Addetto riparazione hardware - 181 interventi
    In arrivo una nuova edizione in dvd e bluray.