All'una di notte - Corto (1916)

Tornato a casa ubriaco fradicio a notte fonda, l’omino deve riuscire in un’impresa pressoché impossibile per la sua mente obnubilata e le sue barcollanti membra: salire le scale e riuscire a mettersi a letto, superando le insidie che gli si presentano… Un one-man show di Chaplin in cui si incontra tutto quel campionario di situazioni – dal tappeto che fa inciampare al letto a parete - poi ampiamente riprese in tante comiche future.

Il nostro eroe torna a casa a notte fonda ubriaco, e tutto sembra ribellarsi a lui: la porta, i tappeti, il tavolo dei liquori, i trofei animali, la pendola, il letto a scomparsa, la doccia... Vivace corto che vede praticamente come unico attore Chaplin che si destreggia con i vari oggetti coinvolti, e che interpreta queste relazioni con un gusto acrobatico e una sensibilità comica di grande presa. Alcune gag fanno ancora ridere per la loro capacità di sorprendere.

Un'ottima occasione per vedere Charlot a briglia sciolta. Per venti minuti infatti possiamo ammirare Chaplin in uno dei ruoli classici che aveva perfezionato negli anni passati in tournée con Fred Karno, ovverosia l'ubriaco. Camera fissa e set unico (o quasi) per una delle migliori comiche corte del periodo che il comico inglese passò alla Mutual.

Tra le comiche più conosciute di Chaplin, One A.M. è un breve compendio dell'arte di Charlot. Ricco di gag, quasi tutte generate dall'equivoco di avere sbagliato casa dopo una notte di bagordi, il corto è realizzato con un grandissimo ritmo ed è un vero e proprio one man show (in scena solo il protagonista e una serie di oggetti). Da non perdere.

Comica piuttosto noiosa del Maestro, che nonostante alcune trovate simpatiche (il micidiale pendolo su tutte) soffre di una notevole ripetitività, aggravata anche dallo spazio chiuso e ristretto in cui Charlot opera. Il protagonista dà grande sfoggio di equilibrismo e di abilissima mobilità, ma i suoi capolavori sono altrove.