Albert e l'uomo nero - Miniserie TV (1976)

Albert e l'uomo nero (miniserie tv)

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Tre puntate per risolvere il giallo dell'uccisione della moglie di un industriale, trovata senza vita (e senza scarpe) sul ciglio di un canale nei pressi della villa dove abitava assieme al marito e al figliastro, il piccolo Albert del titolo (Cinquepalmi), che si penserebbe avere un ruolo da protagonista mentre in fondo, pur rimanendo tra i personaggi principali, ha parte solo relativamente rilevante nella storia. Certo, il commissario Gandini (Simoni) che si occupa delle indagini instaura con lui un bel rapporto con lo scopo di comprendere cosa siano i misteriosi messaggi alieni che Albert dice di possedere, registrati i giorni del delitto, ma il focalizzarsi sulla figura del piccolo nei momenti...Leggi tutto delle incursioni notturne in villa dell'uomo nero (quando ovviamente per un motivo o per l'altro Albert è sempre solo in casa) sembrano un semplice pretesto, qualcosa di utile a motivare la presenza del ragazzino, l'elemento indubbiamente più originale della storia. Per il resto ci si adagia in un giallo di roiutine non particolarmente felice, al di là della solida interpretazione di un Nando Gazzolo che, nel ruolo di marito della vittima e sospettato, regala alla vicenda una credibilità decisamente superiore a quella della sceneggiatura dei due esperti Felisatti e Pittorru. La soluzione finale è arzigogolata senza che ve ne sia reale necessità (e chiusa da una confessione tirata disgraziatamente per le lunghe in un eccesso di drammaticità) e la presenza di personaggi secondari che comunque hanno una parte rilevante nella storia finiscono un po' vittime di una regia non felicissima. Rispetto ai migliori sceneggiati Rai dello stesso genere, insomma, non siamo allo stesso livello, nonostante qualche bella intuizione che faceva sperare in uno svolgimento più accattivante. Le sortite notturne del cosiddetto "uomo nero", che penetra nell'enorme casale accompagnato dalle notevolissime musiche di Franco Micalizzi (uno degli indubbi punti di forza dello sceneggiato, capaci di dare inatteso spessore a scene che tensione in sé ben poca ne avrebbero), sono inutilmente prolungate e non riescono a spaventare come dovrebbero. Buone risposte vengono invece dal cast. Fatti i dovuti complimenti al piccolo Cinquepalmi, che spunta spesso qua e là riuscendo a non apparire mai antipaticamente invadente, petulante o comunque poco spontaneo come di solito capita a chi ha solo nove anni davanti alla macchina da presa, risultano coinvincenti la dolce Susanna Martinková come seducente segretaria (o forse qualcosa di più?) del padrone di casa, Maria Grazia Grassimi come fredda sorella dello stesso e Ivana Monti come sorella invece della vittima, convinta che l'unico responsabile del delitto sia il marito. A Cristina Gaioni la parte della domestica di casa accusata di uscirsene di soppiatto per incontrare il suo uomo invece di vegliare sul piccolo Albert. La figura centrale è comunque quella del commissario Gandini, cui Carlo Simoni regala una bella aria disincantata e una grazia non comune. Ha insomma più di una rimarchevole qualità l'opera, ma nel complesso fatica a intrattenere come potrebbe incappando nella staticità tipica di certi sceneggiati, dovuta anche alla scelta dell'ambiente quasi unico in cui ci si muove (la villa).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/02/09 DAL BENEMERITO HOMESICK POI DAVINOTTATO IL GIORNO 5/03/21
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Homesick 2/02/09 18:24 - 5737 commenti

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Scritto dagli specialisti Felisatti e Pittorru, un giallo televisivo dall’impianto tradizionale, ma con la particolarità di adottare uno scaltro bambino come testimone-indagatore: un mini Einstein (si chiama Albert…) che, grazie ai suoi microfoni spia e registratori nel tentativo di captare improbabili messaggi alieni, aiuterà a smascherare l’uomo nero del titolo. Determinanti i contributi del piccolo Cinquepalmi, che recita maturo e spontaneo nonostante la giovanissima età, e delle ossessive musiche thrilling di Micalizzi.

Nicola81 11/08/10 18:26 - 2840 commenti

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Le inquietanti apparizioni del famigerato uomo nero, le incalzanti musiche di Micalizzi e la presenza di un ragazzino quasi–detective, conferiscono originalità a una storia che altrimenti risulterebbe abbastanza piatta. Relativamente credibile e a tratti anche gradevole, ma sicuramente un po' al di sotto rispetto alla media (piuttosto alta) degli sceneggiati gialli dell’epoca. Ottima, comunque, la prova del giovanissimo Cinquepalmi e di tutto il cast. Si può vedere, ma se ne può anche fare a meno.
MEMORABILE: La fredezza di Albert di fronte al cadavere della matrigna...

Digital 18/11/11 15:17 - 1257 commenti

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Niente male questo giallo televisivo prodotto da mamma Rai. Di buon valore il cast, con la presenza dello storico doppiatore Nando Gazzolo e dell'allora giovanissimo Claudio Cinquepalmi. La vicenda si mantiene interessante per tutti e tre gli episodi e alcune sequenze, grazie anche alle musiche di Micalizzi, regalano qualche brivido lungo la schiena (da citare il fantomatico uomo nero che riesce ad afferrare Albert). Tra i vari sceneggiati della Rai che ho avuto il piacere di visionare, questo è uno dei migliori.

Fauno 1/09/12 19:27 - 2208 commenti

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Poteva turbare solo chi, come me, era a quell'epoca adolescente, visto che la musica di Micalizzi è perfetta a tal fine. Concatenazione degli eventi e movente del crimine risultano modesti rispetto ad altre opere, ma vengono svelate a sceneggiato finito e ad emozioni esaurite (della serie "l'importante è che sia salvo Albert")... Davanti alle statue di sale Gazzolo e Graziosi e a una Martinkova non prorompente come altre volte, figurano bene il giovane commissario e il misterioso uomo dagli occhiali neri. Eccellente l'ambientazione nel ravennate.

Dusso 1/10/13 11:29 - 1566 commenti

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Di certo nulla di eccezionale e ben lontano da titoli divenuti mostri sacri della Rai. Intreccio giallo un po' debole anche se con momenti di buon girato, ma sicuramente aver incentrato la storia sulla figura di questo bambino è stata un'idea molto azzeccata. Il colpevole finale è prevedibile. Buona come di consueto la prova degli attori (in particolare Gazzolo e Simoni).

Il Dandi 9/09/20 01:39 - 1917 commenti

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Sceneggiato indimenticabile per gli spaventatissimi fanciulli dell'epoca, ha infatti la particolarità di avere per protagonista un detective ragazzino (il bravissimo Cinquepalmi, cui quest'unica prova basta a ritagliarsi uno spazio iconico fra gli attori bambini del tempo) messo di fronte al più ancestrale dei timori infantili. Assai elementare nel soggetto e nella messa in scena (di appena tre puntate: la metà dello standard del genere) eppure efficace, grazie anche all'uso insistito della musica gobliniana di Micalizzi che vivacizza una messa in scena altrimenti abbastanza statica.
MEMORABILE: Il Tema di Albert.

Claudius 2/10/21 11:29 - 542 commenti

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In pieno trionfo degli sceneggiati paranormali compare questo giallo che, accanto all'indagine poliziesca (un po' tirata per le lunghe) unisce il tema dei ragazzini emarginati (e "geniali", basti vedere il nome del protagonista) e delle famiglie disfunzionali. Le scene nella villa riescono ancora oggi ad inquietare (grazie anche alle musiche di Micalizzi) e il cast se la cava bene (soprattutto Simoni, il ragazzino e la Monti, bravi anche Gazzolo e la Grassini). Merita una riscoperta e un discreto grado di tensione nel finale c'è.
MEMORABILE: La colonna sonora e il finale.

Myvincent 27/03/24 06:47 - 3727 commenti

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Un uomo nero si aggira nottetempo in una villa alla ricerca di non si sa che cosa, spaventando un bambino che è a conoscenza di molte cose riguardanti la morte della propria matrigna. Un giallo tv d’altri tempi, in cui la sagoma scura dell’assassino si lascia facilmente indovinare ma il cui impianto narrativo ripropone la nostalgia dei fasti in bianco e nero di una televisione che non c’è più. Il tutto esasperato dalle musiche incalzanti di Franco Micalizzi.

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  • Musiche Lucius • 18/05/14 00:28
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:

    Ultima modifica: 18/05/14 08:34 da Zender