Agente matrimoniale - Film (2006)

Il siciliano Filippo (Savino) va al Nord per recuperare l'amico Giovanni (Fortuna) e riportarlo in isola dopo un'esperienza cominciata bene e finita male, senza lavoro e senza ragazza. Lo convincerà ad aiutarlo nell'agenzia matrimoniale catanese dove, con molta fantasia, crea per i suoi assistiti false identità per renderli più appetibili agli eventuali partner. Giovanni è depresso, non è il mestiere che sognava, ma deve fare buon viso a cattivo gioco. Il film racconta inizialmente le prevedibili esperienze dei due con clienti spesso insoddisfatti, quindi passa al sentimentale nel momento in cui Giovanni è costretto a fingersi veterinario con una splendida ragazza (la russa Elena Bouryka) che...Leggi tutto non trova il partner originario con cui l'agenzia doveva farla incontrare. Lui la seppellisce di balle e non sembra nemmeno troppo interessato a lei, poi naturalmente le cose cambieranno. Commedia diretta discretamente da Christian Bisceglia che ad ogni modo non offre granché al di là di un Nicola Savino spigliato e spontaneo che qualche battuta qua e là riesce a infilarla. Fortuna invece, con la sua perenne aria da cane bastonato, può appena riuscire a far risaltare la bellezza della Bouryka, perché per il resto non può certo offrire granché a una sceneggiatura che di divertente ha ben poco. Qualche idea discreta c'è (la gara tra Apecar truccati sullo sterrato), ma davvero troppo poco per far emergere una commedia dalle chiare tracce sentimentali dal mare di mediocrità in cui la gran parte di esse affonda. Ci si consoli con le belle ragazze che la popolano, con un paio di simpatici interventi del sempre bravo Ninni Bruschetta (è un pecoraio cliente dell'agenzia che dai due viene spacciato come grande poeta amante di Garcia Lorca) o con alcuni piacevoli scorci paesaggistici siciliani. Se non altro non ci si annoia troppo (in questi casi è già molto) e la vivacità di Savino compensa le melensaggini affidate alla coppia Fortuna/Bouryka. Finale - con inevitabile matrimonio – tirato per le lunghe e ovvio happy ending che conduce alle ultime riflessioni sui single (sulle quali il film si era aperto).

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