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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/10/10 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 10/10/10 08:42 - 12510 commenti

I gusti di Galbo

Da molti anni domestica della famiglia Valdés, Raquel mal sopporta le collaboratrici che i suoi padroni le mettono periodicamente accanto. Gradevole commedia di produzione cilena (è ambientata a Santiago), Affetti & Dispetti è caratterizzato da una buona sceneggiatura che ben descrive le complesse relazioni interpersonali tra domestici e componenti di un nucleo familiare con gli ultimi che diventano paradossalmente succubi dei primi. Molto brava l'attrice Saavedra che interpreta il personaggio principale.

Pigro 30/01/12 15:12 - 9886 commenti

I gusti di Pigro

Per almeno un’ora si presenta come la bizzarra storia di una colf scorbutica e odiosa (eccellente Saavedra), poi un pianto liberatorio spalanca il mondo di dolorosa solitudine nella quale la donna si trova nonostante la lunga permanenza in una numerosa famiglia. Intenso ritratto di un lento sprofondamento nella depressione e nell’isolamento psicologico (con la costrizione fra le pareti domestiche) tra la sostanziale indifferenza e incomprensione. Nell’ultima parte, la “rinascita” offre momenti di forte commozione e partecipazione. Film sobrio e di grande spessore.

Daniela 28/05/13 15:10 - 12916 commenti

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Schiva e irosa, Rachel da oltre 20 anni lavora presso una ricca famiglia verso cui ha sviluppato un legame possessivo che la porta a rendere la vita impossibile alle altre domestiche che di volta in volta le vengono affiancate... Commedia cilena quasi interamente ambientata fra le mura di una casa, regno e prigione di una donna chiusa in se stessa, depressa e solitaria, cui basterà un gesto di solidarietà imprevista (l'abbraccio ed il pianto in comune) per sciogliere il cuore ed aprirlo alla speranza. Un racconto ricco di finezze psicologiche, ben recitato, dal sapore maupassantiano.

Schramm 4/02/17 12:57 - 3652 commenti

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Al principio era l'iceberg, letale per ogni Titanic che osi a esso accostarsi (prima parte: dispetti di una domestica tutta crisi di nervi); poi Luce fu, e con essa il calore che sciogliendo l'iceberg ha innalzato il livello della vita (seconda parte: affetti di una nevrotica uscita dal guscio e riscoprente la vita). In questo fare dicotomico dove l'identificazione con la routine dissimula il dolore, Silva sembra tenere un profilo basso e invece, senza quasi farcene accorgere, opera degli spostamenti espansivi spiazzanti. A dare benzina in questo moto a luogo estensivo, un cast incisivo.

Rebis 10/09/24 15:42 - 2404 commenti

I gusti di Rebis

È la casa a essere infestata dalla governante o è lei a essere posseduta dalla casa? Sebastián Silva esplora spazi angusti e familiari in cui la solitudine abita la routine quotidiana e identificarsi con un ruolo sembra essere l'unico modo per esistere in mezzo agli altri e sopravvivere a se stessi. Catalina Saavedra, un volto capace di soccombere, rinascere e cambiare pelle in soli 90 minuti, assedia il film come la stessa abitazione. Ironico e acuminato, teso come un thriller psicologico e commovente come un dramma sul risveglio dell'empatia.
MEMORABILE: L'abbraccio tra Lucy e Raquel dopo la crisi isterica.

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  • Discussione Pigro • 30/01/12 15:25
    Consigliere - 1681 interventi
    E' vero che MyMovies definisce questo film "commedia", forse anche per il titolo italiano (idiota, come sempre) che alleggerisce tutto e sembra alludere a qualcosa di divertente, ma io un film come questo (che peraltro è il ritratto di una donna che sprofonda nella depressione) lo definirei "drammatico": a me non è mai venuto mezzo sorriso a vederlo, e invece mi sono commosso parecchio. Imdb, per esempio, lo definisce drammatico, e così pure anche molti siti italiani di cinema.
    Insomma, propongo un cambio di categoria.
  • Discussione Zender • 30/01/12 15:37
    Capo scrivano - 48333 interventi
    Vediamo che dice Galbo, responsabile della prima assegnazione.
  • Discussione Galbo • 30/01/12 15:46
    Consigliere massimo - 4002 interventi
    è uno di quei film difficilmente catalogabili, a mio parere è una commedia farsesca (non si può negare che ci siano parti divertenti come le vessazioni reciproche tra domestiche) con punte drammatiche. Non lo considererei comunque un film drammatico tour court...
  • Discussione Pigro • 30/01/12 17:10
    Consigliere - 1681 interventi
    Mah, ripeto: MyMovies lo definisce "commedia", quindi evidentemente la percezione di questo film come commedia è condivisa, anche se mi sembra più diffusa la sua percezione come film drammatico.
    Personalmente non ho trovato neanche un momento propriamente da commedia (l'unico forse può essere la seconda aiuto-domestica che sale sul tetto per poter entrare in casa). Anzi, in alcuni momenti è stato per me molto angosciante e in altri davvero commovente.
    Il film parte apparentemente come una commedia casalinga, dopodiché ben presto ci si accorge che la protagonista ha seri problemi relazionali, si chiude sempre più in sé stessa, manifesta un incomprensibile odio per tutti, finché l'ennesima aiuto-domestica l'abbraccia quando intuisce il suo autolesionismo, e allora nella protagonista si spezza il muro di incomunicabilità verso il mondo esterno e così riparte una sofferta riappropriazione della propria identità che la depressione aveva cancellato. La storia è questa: tipicamente drammatica.
    Ad ogni modo, mi rendo conto che per certi versi il film è un po' borderline. Magari aspettiamo che qualcun altro veda il film (meritevolissimo e super-premiato!), e così sentiamo altri pareri.
  • Discussione Galbo • 30/01/12 17:40
    Consigliere massimo - 4002 interventi
    Come dicevo sopra, l'attribuzione di una categoria a certi film è abbastanza ardua (e a mio modesto avviso fondamentalmente inutile).
    Concordo sul fatto che sia un film valido e degno di essere recuperato anche perchè in Italia credo sia stato visto poco.
  • Discussione Zender • 30/01/12 19:19
    Capo scrivano - 48333 interventi
    Sì, sappiamo bene che la categorizzazione sia spesso inevitabilmente difficile. Al momento lasciamo così, se poi qualcun altro interverrà in un altro senso dopo averlo visto vedremo.