Addio zio Tom - Documentario (1971)

Addio zio Tom
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1971
Genere: documentario (colore)
Note: Altro titolo: "Zio Tom". La voce del narratore è di Stefano Sibaldi
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/04/07 DAL BENEMERITO MAGNETTI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 3/12/07
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Magnetti 26/04/07 10:15 - 1103 commenti

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Una chicca nel campo dei film assurdi. I registi, immaginando un viaggio nel 1800 negli stati del sud USA, raccontano il fenomeno della schiavitù. I neri (ma nel film si usa la parola negro accompagnata da vari aggettivi dispregiativi) vengono umiliati e rappresentati come carne da macello senza dignità umana, fermi agli stadi pre evolutivi dell'uomo. C'è anche la dissertazione di un presunto medico ebreo sulla superiorità della razza bianca. Inguardabile.

Deepred89 27/04/07 15:36 - 3709 commenti

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Scorretta, ridondante, stupefacente pellicola che gioca col documentario travolgendo con la sua ondata di acido 200 anni di storia americana, miscelando sapientemente grottesco (con tocchi trash nel doppiaggio) e poesia. Indubbiamente sgradevole e irritante, ma tecnicamente avanti anni luce rispetto alla quasi totalità dei prodotti dell'epoca, con regia, fotografia e musiche che in 120 anni di cinema tricolore raramente si son viste di tale caratura. Faticoso e grandioso: con Caligola, l'unico vero, scomodissimo kolossal del cinema italiano moderno.

B. Legnani 13/05/07 16:41 - 5534 commenti

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Operazione geniale, che mette poppe e piselli al vento. Condanna i negrieri ma dice che, giunti in America, i neri potevano adeguarsi e poi non pretendere troppo. Razzista, ma pure antiborghese, anti-ebraico e anti-clericale (da Salò pensante?). Confezione stupenda: traspare il genio di chi non aveva un pelo sullo stomaco. Meravigliose la musica di Ortolani e la fotografia, di nitore rutilante. Film di malsano fascino, noioso per la lunghezza e per l'eccedere in false parti di colore, testimonianza arcaica, ma vivace, di una forma di pensiero.

Luchi78 19/10/11 16:35 - 1521 commenti

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Mondo movie dai contorni razzisti e violenti, se non bizzarri e sconclusionati, basato sull'epopea dello schiavismo dei secoli scorsi, atto a soddisfare principalmente le indecenti curiosità dello spettatore sull'argomento e a trasformarle in realtà visiva. L'uso massiccio di comparse e l'ottima fotografia danno un senso cinematografico ad un prodotto che comunque rimane appartenente ad un genere estremamente specifico. Belle le musiche di Riz Ortolani.

Il Gobbo 2/05/13 11:55 - 3015 commenti

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Ambizioso, magniloquente, un po' "troppo" tutto, ma l'equilibrio non era certamente l'obiettivo degli autori. Contro i quali sono spiccati capi d'accusa che appaiono eccessivi, il film essendo sì sensazionalista ma non poi così indulgente con nessuno, a costo di scorrettezze plurime ("scusi professore, lei è per caso ebreo?"). Impeccabile, al solito, la confezione (montaggio, musiche, fotografia)

Trivex 4/09/13 10:50 - 1744 commenti

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Eterogeneo calderone ove ribollono oscenità ideologiche e assunti assurdi. È il libero e cosciente pensiero (e non la censura) che avrebbe dovuto "sequestrare" questo film, indicando le parti inaccettabili e misurando, col metro corto del giudizio che non va oltre la mediocrità, quelle componenti almeno accettabili sotto il profilo del costume sociale dell'epoca (i giovani che si colorano, per esempio). L'exploitation esplicitamente cinematografico vuole essere violento e disturbante (lo stupro sotto gli occhi dei fanciulli), ma per me è solo una miseria.

Fauno 17/02/15 19:55 - 2212 commenti

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Come carrellata storica sulla schiavitù è eccellente soprattutto per la sua non ipocrisia. Quanto a ciò che si sostiene non sarebbe giusto generalizzarlo a tutti i neri, in quanto mai al mondo potrei esserde favorevole allo sfruttamento di una razza alla stregua delle bestie e son ben contrario anche alle disuguaglianze... Constato però come nel film si mostri che a molti di loro faccia comodo non evolversi e bivaccare, così da ottenere gratuitamente ciò che gli altri si devono conquistare con le unghie e coi denti ogni giorno di più.
MEMORABILE: Cartwright, ma anche i pensieri di Nat Turner alla fine; Ottimo il fermo-immagine finale.

Lucius 27/11/16 16:39 - 3015 commenti

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Il precursore di Amistad è un film sincero che non lesina di mostrare la crudezza delle deportazioni dei neri con quanto ne consegue durante le traversate e una volta toccata terraferma (senza soffermarsi sui copiosi nudi, giustamente esposti). Rifugge la pretestuosità o la morbosità, documentando i fatti. Lo sguardo del regista arriva anche oltre, rivolgendosi al futuro dei più fortunati, inseriti nella società americana. Un documentario coraggioso, necessario e "marcio" al punto giusto. Per non dimenticare.

Herrkinski 4/08/17 04:44 - 8122 commenti

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Mockumentary che indaga l'epopea della schiavitù dei neri, basato su presunti fatti e personaggi reali. La ricostruzione storica e l'uso di molteplici comparse e ambienti è ottima e dà vita a scene di massa a tratti impressionanti; le sequenze e i dialoghi ripugnanti non mancano, mentre il commento fuori campo e la morale generale del film sono spesso dubbi, pur non mancando alcune considerazioni piuttosto sagaci. Da apprezzare più per il valore puramente filmico che per il contenuto, anche grazie a OST, fotografia e scenografie eccellenti.

Markus 15/02/22 15:25 - 3690 commenti

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Lo schiavismo ottocentesco dei neri secondo il collaudatissimo schema cinematografico di Jacopetti e Prosperi, ovverosia il ricorso a immagini che possano in una qualche maniera colpire l'anima dello spettatore, attraverso immagini provocatorie di varia natura (a partire da quella masochistica, tutto sommato malcelata). Sotto l'astuta scorza di film-documentario, c'è quindi il solito campionario di efferatezze e dubbie morali delle quali il duo è maestro indiscusso (basti pensare alla saga dei Mondo cane...). D'indubbia efficacia, musica e magnifica fotografia.

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Noodles 4/02/24 09:09 - 2233 commenti

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Che sia tutta finzione stavolta lo sappiamo sin da subito, dato che il film si ripropone di ripercorrere la storia dello schiavismo dalle origini. Un'operazione interessante come sempre quando si tratta di mondo movie, permeata di grande fascino e valorizzata da una splendida fotografia. Non mancano le immagini forti, come sempre, né il consueto paternalismo nel racconto o l'ambiguità che non ci fa capire da che parte stiano i registi. Lavoro tuttavia troppo lungo, riempito da notazioni folkloriche che ci stavano sino a un certo punto. Guardabile, ma non il migliore della serie.
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  • Homevideo Buiomega71 • 4/05/14 19:16
    Consigliere - 26015 interventi
    Controllato ora il dvd giapponese della Spike Adventure (in formato NTSC, regione 0)

    Almeno, credo sia la label Spike Adventure, perchè la cover (a parte il titolo del film) e tutta in ideogrammi e ci capisco nà mazza

    Comunque metto l'immagine del dvd che ho acquistato da E Bay:

    http://www.ebay.it/itm/Mondo-Cane-Addio-Zio-Tom-Goodbye-Uncle-Tom-New-DVD-/270702609842?pt=UK_CDsDVDs_DVDs_DVDs_GL&hash=item3f072205b2

    Allora, la durata effettiva e di 2h, 15m e 39s (quindi immagino la stessa versione edita in dvd della Blue Uderground)

    Il film sia apre (subito dopo una bellissima panoramica dall'elicottero) con immagini di Martin Luther King e sommose dei neri , campi nudisti alla woodstock (documentaristiche), poi un arzilla nonnetta e il suo autista nero che sembrano usciti da A Spasso con Daisy

    I titoli di testa appaiono dopo ben 16 minuti!

    Poi, credo Jacopetti e Prosperi , si presentano ad una cena di una famiglia schiavista dell'800 ("Siete giornalisti?, Ah, italiani") e si disquisisce sullo schiavismo

    C'è il commento di Sibaldi, inframettizato dai dialoghi dei due negrieri sulla nave (uno parla addirittura con accento piemontese!!!!)

    Poi la terribile scena dello scalpello sui denti che all'Ultima Casa a Sinistra fà un baffo!

    Confermo quanto già scritto dal buon Deep sulla versione da '135 (la stessa del dvd giapponese da me acquistato)

    L'audio e in italiano, ma non sono riuscito a escludere gli ideogrammi in sovraimpressione (che però non sono poi così fastidiosi)
    Ultima modifica: 4/05/14 20:43 da Buiomega71
  • Homevideo Deepred89 • 4/05/14 20:33
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Grazie delle info Buio.
    Dal link che mi hai passato non sembrerebbe lo Spike Adventure, bensì un ulteriore dvd (prodotto non in Giappone ma in Corea del sud).
    La versione contenuta è chiaramente quella estesa del Blue Underground. Dato che ricevendo quest'ultima ti verrà fuori un doppione, ti consiglio di visionare il film nell'edizione con la migliore qualità video, anche se è probabile sia identica (so che non badi troppo a queste cose, ma ti assicuro che qui fa la differenza).
    Se ti capita però registrati pure la versione breve quando passa in tv, dato che sono quasi due film differenti (quasi ai livelli di un Lisa e il diavolo/La casa dell'esorcismo) e la breve è più cinica (il commento edulcora parecchio) e coerente.
  • Homevideo Buiomega71 • 4/05/14 20:36
    Consigliere - 26015 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    Grazie delle info Buio.
    Dal link che mi hai passato non sembrerebbe lo Spike Adventure, bensì un ulteriore dvd (prodotto non in Giappone ma in Corea del sud).
    La versione contenuta è chiaramente quella estesa del Blue Underground. Dato che ricevendo quest'ultima ti verrà fuori un doppione, ti consiglio di visionare il film nell'edizione con la migliore qualità video, anche se è probabile sia identica (so che non badi troppo a queste cose, ma ti assicuro che qui fa la differenza).
    Se ti capita però registrati pure la versione breve quando passa in tv, dato che sono quasi due film differenti (quasi ai livelli di un Lisa e il diavolo/La casa dell'esorcismo) e la breve è più cinica (il commento edulcora parecchio) e coerente.


    Ah, Corea del Sud! Ma pensa te! Proprio vera l'ignoranza sugli ideogrammi (per me son tutti uguali!)

    Interessante!

    Comunque la versione che ho e quella che ho postato, cambia solo che il dvd non e giapponese ma coreano

    La qualità sia audio che video mi pare ottimale (in NTSC e region 0, ma l'immagine è a dir poco limpidissima)

    Di coreano ho pure il dvd di Così come sei di Lattuada, e devo dire che e a dir poco eccezionale!

    Grazie della info e dei consigli, Deep, ottimo e indispensabile come sempre ;)
    Ultima modifica: 19/02/15 19:22 da Buiomega71
  • Homevideo Deepred89 • 4/05/14 20:43
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Ah, Corea del Sud! Ma pensa te! Proprio vera l'ignoranza sugli ideogrammi (per me son tutti uguali!)

    Ma infatti l'ho letto nel link che mi hai passato che è Sud Corea...figurati se riesco a distinguere gli ideogrammi! :)
  • Homevideo Buiomega71 • 4/05/14 20:45
    Consigliere - 26015 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Ah, Corea del Sud! Ma pensa te! Proprio vera l'ignoranza sugli ideogrammi (per me son tutti uguali!)

    Ma infatti l'ho letto nel link che mi hai passato che è Sud Corea...figurati se riesco a distinguere gli ideogrammi! :)

    Vero, Deep...Manco ci avevo fatto caso!

    Stò invecchiando di brutto! :(

    Mi sono affidato a "videoarcheologia" che dava il solo dvd giapponese insieme a quello della Blue Underground, non leggendo sui dati forniti dal venditore di E Bay che era la versione coreana
    Ultima modifica: 4/05/14 20:53 da Buiomega71
  • Homevideo Deepred89 • 5/05/14 02:18
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Giusto per la cronaca, aggiungo una differenza "buiesca" di cui mi ero scordato: durante uno dei massacri immaginati dal pastore verso la fine, uno dei bruti strappa un neonato (il cui l'effetto bambolotto, secondo le interviste, pare fosse volontario) dalla culla e lo sbatte contro un muro. Nella versione 135 appena la testa sfiora il muro c'è lo stacco e si passa alla scena successiva, mentre nell'altra l'inquadratura prosegue per altri 5-6 secondi, col sangue che cola e il bruto che sbatte un'altra volta il neonato contro il muro.
  • Musiche Lucius • 6/06/18 18:57
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:

    Ultima modifica: 6/06/18 19:03 da Zender
  • Curiosità Schramm • 12/05/19 19:15
    Scrivano - 7694 interventi
    Il pretore di Rimini fece ritirare la pellicola definendola oscena e razzista

    Jacopetti si difese dalle accuse di razzismo che gli piovvero contro da ogni dove ricordando, in un'intervista-scoop su Novella 2000, di avere adottato a distanza un bambino haitiano conosciuto durante la lavorazione del film.

    Gli autori della pellicola vennero citati per plagio dallo scrittore Joseph Chamberlain Furnas. E' a seguito di ciò che il cut primigenio di 119' venne ritirato e successivamente rilasciato in una riedizione da 136' con il titolo modificato in Zio Tom.

    Nel film Samuel Cartwright viene definito ebreo, ma nella realtà non lo era affatto. Questa licenza rende il suo personaggio più ironico, in quanto promotore del soggiogamento dei neri facendo al contempo egli stesso parte di una comunità discriminata

    (Fonte: Imdb)
  • Curiosità B. Legnani • 17/11/19 11:51
    Pianificazione e progetti - 14971 interventi
    Antonio Climati (operatore e direttore della fotografia), collaboratore storico, venne rispedito in Italia dopo litigio con Jacopetti. Per un mese fu sostituito da Benito Frattari, che per altri impegni assunti non poté collaborare di più, venendo a sua volta sostituito da Claudio Cirillo.

    Frattari venne soprannominato dalla troupe "Treccani" a causa della "sua fissa di spiegare tutto".

    Fonte: Stefano Loparco, "Addio Zio Tom", Gremese, pp. 56-60.
  • Homevideo Buiomega71 • 8/03/24 19:33
    Consigliere - 26015 interventi
    In blu ray per la Blue Underground (regione 0 e audio italiano), disponibile dal 23/04/2024

    https://www.kultvideo.com/DVD.aspx/31565-Blu-Ray-Addio-zio-Tom-Limited-Edition-4-Discs-23-04-Addio-zio-Tom-Limited-Edition-4-Discs?__lang=it-IT