Addio fratello crudele - Film (1971)

Addio fratello crudele
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Anno: 1971
Genere: drammatico (colore)
Note: Il film è tratto dalla tragedia di John Ford, "Tis Pity She's a Whore", portata in scena per la prima volta nel 1626 e pubblicata nel 1633.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/03/08 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Schramm 20/03/08 23:45 - 3798 commenti

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Tragedia senza lacrime brividi né emozioni sclerotizzata da un ossequio prosaico al testo e all'edulcorazione linguistica, quasi si mirasse a epitomare tutto Shakespeare, Donne e Marlowe. Il risultato è barboso e schernibile, dato che a mettersi in bocca certe ariosità c'è Fabio Testi. Tuttavia certi barocchismi e certi svolazzi rimandano da un lato a Visconti e dall'altro fanno ricordare il Caligola brassiano.Incomprensibile divieto ai 18 per un'opera blablablata in cui l'esposizione non mantiene quella morbosità e graficità che il tema promette.

Undying 5/05/09 20:21 - 3807 commenti

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Poche le regie prettamente cinematografiche (più numerose e riuscite quelle teatrali) Patroni Griffi ha però lasciato un segno importante del suo passaggio: da Metti, una sera a cena a Divina creatura, passando per La gabbia. Questo film - ispirato da una tragedia di John Ford ("Peccato che sia una sgualdrina") - si avvale di un cast d'eccellenza, nel quale predomina Charlotte Rampling. La storia, ambientata in epoca rinascimentale, è torbida ed avvicendata su un rapporto incestuoso tra fratello e sorella, segnati da un destino tragico e impietoso. Formalmente elegante.

Daidae 5/10/10 11:29 - 3297 commenti

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Opera noiosa e piatta. Buona la prova degli attori, in particolare Tobias e la sempre bella Charlotte Rampling; è anche possibile vedere Battaglia per una volta lontano dai panni del boss camorrista. Film che per almeno un'ora è altamente soporifero, ma che poi si risveglia nel finale. Mediocre.
MEMORABILE: Che nessuno dei suoi sopravviva!

Ronax 17/10/11 00:51 - 1334 commenti

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Per quasi un'ora e mezza è un'estenuante antologia di teatro filmato, che neppure il fascino della scenografie astratte e i preziosi virtuosisimi visivi e musicali di Storaro e Morricone riescono a salvare dal ridicolo involontario, lo stesso in cui sprofondano le enfatiche declamazioni di Tobias, di Testi e della Rampling. Solo con le forti tonalità del cruento finale Patroni Griffi riesce a dare un po' di anima all'esangue vicenda, ma è decisamente troppo tardi. Notevoli incassi, ai tempi, per via della scandalosissima tematica incestuosa.
MEMORABILE: La lunga carrellata sul salone del banchetto disseminato di cadaveri.

Lucius 24/02/12 19:46 - 3029 commenti

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Verboso e pretenzioso ma audace per il tema trattato. Un'amore incoffessabile di un fratello verso la propria sorella, un'amore ricambiato e che darà il suo frutto, un frutto figlio del "peccato" e dell'incesto, che cambierà per sempre la loro vita. Interessantissima la location principale, ma i dialoghi sono troppo fuori dal tempo; se la cosa è voluta per via dell'ambientazione rinascimentale, sortisce anche un effetto estraniante. Grande cast e buona soundtrack del maestro Morricone.

Lythops 23/03/15 14:05 - 1019 commenti

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Il film è la dimostrazione di come, se la sceneggiatura non è all'altezza, poco conta avvalersi di un direttore della fotografia come Storaro e di un musicista come Ennio Morricone che, al massimo, possono sottolineare e acuire i momenti drammatici e renderli poetici, ma con una sostanza isolata da un contesto in un cui trionfano bellissimi costumi. Coraggioso ai tempi per l'argomento trattato, finale da gran teatro.

Daniela 29/07/17 12:48 - 13020 commenti

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La meravigliosa fotografia di Storaro, che passa dalle sfumature paesaggistiche leonardiane ai chiaroscuri caravaggeschi (il corpo nel pozzo), e la colonna sonora "liturgica" di Morricone giustificano la visione di un film sempre pericolosamente sull'orlo dell'umorismo involontario, nel quale cade in pieno nel finale più grandguignolesco che elisabettiano. Colpa di una sceneggiatura mediocre e di interpreti inadeguati: se Rampling può almeno contare sulla conturbante bellezza, Testi e Tobias fanno a gara per aggiudicarsi la palma del peggiore, anche se poi la spunta il pretino Falsi.

Giuseppe Patroni Griffi HA DIRETTO ANCHE...

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  • Curiosità Undying • 5/05/09 20:27
    Comunicazione esterna - 7570 interventi
    Gli abiti di scena, indossati da Charlotte Rampling, sono i medesimi che poi vestirà Eleonora Giorgi al suo debutto come attrice, nel monastico diretto da Paolella: Storia di una monaca di clausura (1973).
  • Curiosità Lucius • 14/12/11 11:26
    Scrivano - 9074 interventi
    Il film è tratto dalla tragedia dell'elisabettiano John Ford, "Tis Pity She's a Whore" (1633), già portata sulle scene parigine da Luchino Visconti con Romy Schneider e Alain Delon ma per la prima volta nel 1626 e pubblicata nel 1633.

    Agginge Daniela: Oltre a quella diretta da Giuseppe Patroni Griffi, il dramma ha avuto altre trasposizioni cinematografiche, tra cui quella del 1966 per la regia dello svedese Vilgot Sjöman dal titolo Il letto della sorella, con Bibi Andersson, Per Oscarsson e Jarl Kulle.
  • Homevideo Buiomega71 • 12/08/13 11:39
    Consigliere - 26720 interventi
    In dvd per Mustang Entertainment, disponibile dal 22/10/2013

    http://www.amazon.it/Addio-Fratello-Crudele-Ennio-Morricone/dp/B00E613TDE/ref=sr_1_235?s=dvd&ie=UTF8&qid=1376300268&sr=1-235
  • Curiosità Zender • 31/05/16 17:55
    Capo scrivano - 48390 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Homevideo Xtron • 8/01/17 11:27
    Servizio caffè - 2210 interventi
    Ecco il dvd CG/MUSTANG/RAROVIDEO/MINERVA

    Audio italiano
    Formato video 1.85:1 anamorfico
    Durata 1h40m55s
    Extra: Intervista a Storaro, booklet di 12 pagine

    immagine a 14:01

    Ultima modifica: 8/01/17 17:07 da Zender