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LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/08/08 DAL BENEMERITO GIAPO
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- Grande esempio di cinema:
Mco - Quello che si dice un buon film:
Undying, Lucius, Anthonyvm, Rikycroc77, Caveman - Non male, dopotutto:
Supercruel, Buiomega71, Jena, Werebadger, Herrkinski, Ryo, Gabigol, Fedeerra - Mediocre, ma con un suo perché:
Giapo, Redvertigo, Dusso, Puppigallo, Ale56, Greymouser, Redeyes, Lupus73 - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Brainiac, Pinhead80, Ducaspezzi - Gravemente insufficiente!:
Ishiwara
Horror di poche pretese con una trama scontata che vede impegnati un gruppo di ragazzi a fare da carne da macello per i mostri squilibrati di turno. Ma per chi ama un certo tipo di spettacolo c’è da divertirsi: trattasi infatti di un vomitevole circo di corpi amputati, sviscerati, maciullati. Tutto è fin troppo esplicito, tanto da rasentare il ridicolo, raramente ho visto raggiungere simili apici di cattivo gusto. La buona notizia è che gli effetti sono davvero ottimi. Esagerato, ma gli amanti dello splatter gradiranno.
Decisamente più violento e sanguinario del primo capitolo ma nettamente inferiore. L'evolversi della storia è praticamente uguale al primo episodio con la variante che il tutto ha inizio con uno pseudo reality show che porterà gli sventurati protagonisti nel bosco dove abitano i "simpatici" mostri. Gli attori non brillano certo per qualità anche se tra tutti si salvano Erica Leerhsen, l'unica a risultare un minimo credibile e il mitico (a prescindere) Henry Rollins, qui nei panni di una sorta di Rambo! Solo per gli amanti dello splatter.
MEMORABILE: La "fine" di Henry Rollins!
Vagamente collegato al precedente per la presenza di "tre dita" e del "nonno", il film aggiunge il tema del reality su una trama calcata - al limite del plagio - da due titoli recenti: il remake di Le Colline hanno gli Occhi e Non Aprite quella Porta. Però Joe Lynch, al suo debutto dietro la M.d.P., non si pone limiti e gira, supportato da attori in parte e da un eccezionale reparto trucchi, una lunga serie di scene splatter costruite con una perizia tecnica eccellente (cifrare l'incipit con dimezzamento). Interessante il sottotesto della famiglia ed il capovolgimento dei "valori" consolidati.
Assolutamente imparagonabile al bellissimo primo capitolo, questo "Wrong turn 2" punta tutto sullo splatter e, per chi ama il sangue, qui c'è da divertirsi. Il film invece non diverte troppo, la trama è scontata e un reality show con una troupe di 4 persone non si è mai visto.
Siamo ai limiti della parodia horror. Ma è talmente esagerato e caricaturale, che finisce per avere un suo perchè, soprattutto per l'alto livello di splatter (le budella esposte non si contano) e per il discreto schifo che suscita. Il paragone con "Non aprite quella porta" è inevitabile (la cenetta coi mostri e non solo), anche se quello era un vero horror inquietante e deviato. Batte il primo "Wrong Turn" (ci voleva poco), se non altro per aver puntato tutto sulle efferate uccisioni e gli sbudellamenti. Attori da macello. Per splatterofili senza pretese di originalità nella sceneggiatura.
MEMORABILE: Donna lingualesa e divisa in due; Scalpo e gola in 4 secondi; Corpo dilaniato dalla dinamite; Budella pendenti; Due piccioncini con una freccia.
Horror mediocre con un'idea di base, il survival reality, che non regge per la scarsità del budget impiegato. Come posso credere che si stia girando un tale show, ad occhio e croce abbastanza dispendioso, se il film che descrive questo pseudo-baraccone ha il budget di un'esterna di Uomini e donne? L'immedesimazione, fulcro essenziale dell'horror in questo modo latita, anzi si dilegua del tutto (forse nei boschi). Se invece il discorso volesse essere ironico la valutazione potrebbe cambiare, ma anche posto che quest'ironia ci fosse, io non l'ho colta.
Decisamente più sanguinoltento del suo predecessore, Wrong Turn 2 risulta essere ancora più debitore a film come Non aprite quella porta (la cena cannibale, il nonno) e Le colline Hanno gli occhi. La regia edì il montaggio sono piuttosto frenetici e non permettono di cogliere particolari fantastici (sopratutto degli effetti splatter). In alcuni punti si rasenta anche la parodia (una moglie cannibale mena il marito per aver visto nuda una partecipante del reality, il Rambo). Personaggi stereotipati e regia frenetica. Discreto.
MEMORABILE: L'industria cartiera con quella specie di trita-persone che nel finale ucciderà i cannibali; Il feto cannibale.
Secondo capitolo, inevitabile data la sceneggiatura inquietante del primo film. Il regista riesce ad innovare la storia con un seguito convincente e ben realizzato che riporta più o meno gli stessi ingredienti che hanno fatto del primo film un pezzo da novanta dell'horror, anzi condisce il tutto anche con del sesso e con ottimi effetti speciali e la magia si ripete.
Basta far indossare a un personaggio la maglietta di Battle Royal per crearsi un referente di alto livello? No, non basta, anche perchè il tema della sopravvivenza/scontro/collaborazione è appena abbozzato. Il film si svolge alla maniera del primo, con personaggi odiosi e monodimensionali. Due cose, però, lo elevano da quella monezza del prototipo: numerose scene violente dove il sangue scorre a ettolitri (più che discreto il reparto trucchi) e un Henry Rollins ramboide imperdibile. Lynch, inoltre, azzecca un paio di intuizioni registiche.
Per circa 45 minuti si assiste a un orroretto come tanti, poi si cambia rapidamente registro e si comincia a picchiare duro, ma duro davvero. Si entra nella vita della famiglia freak, ci si siede a tavola con loro, si prega per l'abbondante cibo e si scoperchia un pentolone ribollente carne umana. Gli effetti sono spettacolari e nel finale roboante ci si perde tra liquami, sangue e frattaglie. Vero è che il plot echeggia Craven e Hooper ma altrettanto vero è che lo scorrere dei titoli di coda può far partire anche un applauso...
Joe Lynch HA DIRETTO ANCHE...
Rispetto al primo capitolo aumenta in maniera massiccia il gore (già dalla primissima scena questo pare evidentissimo), mentre la trama (anche se viene tirato in ballo il reality show) rimane sempre la solita, ovvero un gruppo di persone che finiscono nelle grinfie della famiglia deforme. I personaggi del reality sono tutti da prendere a schiaffi da quanto si fanno odiare e la suspence è davvero poca. La banalità della sceneggiatura è evidente. La visione è consigliata esclusivamente agli appassionati della serie.
Film da giudicare con gli occhi del cultore dello splatter spettacolare, ha forse il merito di essere meno pretenzioso del primo episodio della serie. La storia del reality è tirata per i capelli, ma il ritmo è abbastanza sostenuto da evitare la noia. Ovviamente, contenuti e personaggi sono del tutto derivativi, anche se declinati con una certa disinvoltura. Nel suo genere, può rappresentare un prodotto non dei peggiori.
Splatter di serie B, con alcuni effetti ben riusciti ma soffocati in un mare di frattaglie di bassa macelleria e recitazione da telenovela. Citazioni che si sprecano, senza un minimo di pudore. Togliete la maglietta di Battle Royale allo pseudo-regista: non merita di indossarla! In un certo senso i personaggi sono la parodia dell'originale e come sequel è decisamente apocrifo. Oltre il ridicolo involontario il personaggio di Rollins. Quanto a baggianate nella sceneggiatura, ce ne sono più che litri di sangue nel marine morto... Da evitare.
MEMORABILE: Il cosciotto sul fuoco: mai mangiare carne di dubbia provenienza...
Zozzo, sporchissimo e assolutamente delirante. Mix grandguignolesco tra Predator (la figura di Henry Rollins), Le colline hanno gli occhi e Deliverance, con reality show che sanno di spezie al sapor di survivor movie. Lynch ci dà giù di splatter e scene belle toste (i due mutanti che fanno sesso selvaggio dopo la mattanza alla bonona), omaggia pure Battle royale e occhieggia a certo cinema della Troma. Tra tritacarne giganti, inconsapevole cannibalismo e orride riunioni familiari, questo sequel risulta più folle ma meno affascinante del primo capitolo.
MEMORABILE: La ragazza mutante, gelosa e piuttoto incazzosa; La cena dei mutanti; Il tritacarne; La pupona all'inizio che sbaglia strada nel proverbiale bivio.
Non così male. La trama é sempre quella: giovani idioti e bonazze carne da macello per i zozzissimi abitanti del bosco (qui la famiglia é aumentata), con l'inutile aggiunta del survival reality. Ma il ritmo é piuttosto buono, il gore scorre a fiumi e Lynch (Joe) inserisce alcune buone idee: l'incredibile Henry Rollins in versione Schwarzy/Predator, i fratelli incestuosi assatanati di sangue e sesso, la famigliola cannibale che ringrazia il buon dio a tavola, il tritacarne gigante, il feto mostruoso del finale. Per cultori del genere
La comitiva di bruttoni silvani dà esito al secondo round antropofagico, stavolta approfittando del succulento cast (e troupe) di un reality che viene girato proprio in quel bosco. Non manca un qualche ritmo che supplisce appena un po' la pochezza dei dialoghi, la grana grossa delle caratterizzazioni (c'è pure il simil-Rambo oltre che l'arrivista miss "io-la-dò"), le pigre scontatezze, le assurdità. Poi qualche trovata registica carina e sì, la macelleria, talora comica nell'ostentazione, straccamente cumulativa, orfana di vera tensione.
MEMORABILE: Quando la famigliola fa la preghierina prima del pasto, la vena macabra si è testé liquefatta in burla!; Il bimbo di Phenomena ha un neo-fratellino?
Sequel di un buon horror, che vede coinvolta la troupe e i concorrenti di un reality show nel bosco dei diabolici freaks. Molta più violenza e cattiveria (nonchè alcune scene visivamente sgradevoli) rispetto al primo, ma con un po' di suspence in meno; gli amanti dello splatter e chi ha gradito il capostipite dovrebbero comunque apprezzare. Spicca nel cast la bella Erica Leershen (fattasi notare in passato nel remake di Non aprite quella porta).
MEMORABILE: Anche i mostri si amano; Il pranzo dei cannibali (che rimanda non poco a quello di Non Aprite Quella Porta); Il neonato mutante.
Decisamente meglio del prototipo, se non altro perchè la quantità di splatter gli è nettamente superiore e regala svariati momenti gustosi per i fan dell'horror più trucido. Per il resto, si segue a grandi linee lo svolgimento del predecessore, con molteplici citazioni da Non aprite quella porta; l'originalità non è di casa, ma se preso come un omaggio può anche essere spassoso. Bravo Rollins, discreto il resto del cast, piuttosto disgustosi e riusciti gli SPFX; da vedere con birra e popcorn e dimenticare subito, ma tutto sommato gradevole.
MEMORABILE: L'incipit.
La gnocchetta se la gioca subito, la fellatio, "piatto forte" della saga dopo qualche scena. Rispetto al primo ha indubbiamente un approccio più televisivo, la fotografia è piuttosto grottesca, ma di contro ha i grandi pregi di utlizzare furbescamente il tema reality e sopratutto di giocare bene l'effetto sanguinolento. Eccellente l'entrata e l'uscita di scena di Kimberly Caldwell, goderecci i restanti minuti. Più che orrorifico siamo sul parodistico. Divertente.
Buona la seconda prova della saga, che rappresenta un sequel ma allo stesso tempo è un film completamente a sé e slegato dagli eventi del primo capitolo. Insufficiente la caratterizzazione dei personaggi che sembrano messi li solamente come carne da macello (anche se il personaggio dell'ex militare è molto energico, per quanto cada spesso nell'overacting esagerato). Le parti divertenti sono le uccisioni dei personaggi, davvero fantasiose e votate allo splatter estremo ed eeccessivo.
MEMORABILE: La tizia divisa in due in verticale.
Texas Battle HA RECITATO ANCHE IN...
Va preso per quello che è: un tripudio di sangue che gronda sangue mentre piove sangue. Il body-count riserva qualche piccola sorpresa (e lo dice un fruitore assiduo di pellicole del genere), mentre la famigliola di mutanti assurge a protagonista indiscussa tra pentoloni di carne umana, preghierine prima della cena, gelosie coniugali e gesti d'affetto tra padre e figlio. Gradevole la cornice del reality show, necessaria per rimarcare l'approccio parodistico e rendere più buffonesco il tutto. Tutto sommato gradevole, preso per quello che è.
MEMORABILE: Kimberly in macchina; L'accettata volante; Il parto in casa; Due piccioni con una fava; Rollins a fare Rambo; Il nonno birichino.
Primo sequel della saga dei montanari mutanti: lo spirito cambia quasi del tutto e dall'atmosfera inquietante e malsana del primo (ma forse un po' canonica e scontata) si passa a un delirio di azione e gore con interiora, sangue a ettolitri e omicidi all'ingrosso. Ci si concentra dunque sullo spettacolo puro e crudo, il che tutto sommato non dispiace. Non si può parlare di un'evoluzione, ma come variante sul tema si può dire un film riuscito. Personaggi stereotipati ma ben assemblati, begli effetti speciali artigianali. Chicca per gorehound.
MEMORABILE: Un intero essere umano fatto esplodere con la dinamite, tutto ben inquadrato.
Un degno sequel, molto più splatter e ironico del predecessore. Grazie a una formula semplice e una consistente carne da macello, il film diverte con omicidi originali e grotteschi e mutanti affamati ben realizzati! Le citazioni ai capisaldi del genere sono ancora più esplicite (tutta la seconda parte è un omaggio a Non aprite quella porta, con tanto di famigliola di cannibali riunita per pasteggiare) e il personaggio del generale rimanda a Rambo o a Schwarzenegger in Predator. Da citare le location e l'ottima colonna sonora.
MEMORABILE: L'omicidio iniziale (da voltastomaco!); Il cannibale "guardone"; Il vecchietto del primo film; Il parto; Tutta la battaglia finale.
Stavolta le prede dei deformi cannibali nel bosco sudista sono dei teenager partecipanti a un reality di sopravvivenza. Non che il primo della serie fosse un capolavoro, ma aveva qualche idea interessante che qui viene banalizzata con l'eccesso di splatter e la spiegazione della deformità dovuta a scorie di fabbrica. A parte le metafore scontate (i cannibali vs la ragazza vegana, il sesso/la carne... e altre genialate) qualche simpatica trovata la si può trovare. Il conduttore e Rambo della situazione è Henry Rollins, icona dell'hardcore/punk.
MEMORABILE: I cannibali a tavola che prima di mangiare rantolano le preghiere: "Benedici Signore il nostro cibo..."; La vegana che morde sul collo il cannibale.
Se nel primo capitolo si cercava di riportare l’orrore ai suoi fasti primordiali, nel secondo si fa esattamente l’opposto; si allontanano. Wrong Turn 2 è televisivo, chiassoso, adrenalinico e senza atmosfera; e vanta sicuramente l’entourage più stereotipato e male assortito di sempre. Ma il gore e lo splatter sono magistrali, creati a regola d’arte e ogni omicidio è studiato nei minimi dettagli. Sicuramente non avrà un’anima, ma come carne da macello è gustosissima! Da vedere.
E se il punto di partenza era parecchio derivativo; qui non ci si inventa nulla: tutti i cliché sono rispettati; iniziando con il bivio errato e proseguendo con una caratterizzazione che più classica non si può. Ma il punto forte è l'abbondanza di squartamenti, budella ai quattro venti ed ettolitri di sangue sparati negli occhi dello spettatore. Aggiungiamo pure un pizzico di sesso, che in questi casi (at)tira sempre ed ecco che ci si può ritenere più che soddisfatti. Peccato per una sequenza in CGI con la freccia, realizzata malissimo.
MEMORABILE: Baby deforme.
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- In uscita il 24 luglio 2008 per la Fox la Unrated Edition a prezzo speciale per un periodo limitato, ad esaurimento!
Audio: Ita.5.1
Video: 16:9/1.78:1
Extra: Commento degli sceneggiatori Turi Meyer e Al Septien + Commento del regista Joe Lynch e degli attori Erica Leerhsen e Henry Rollins + Più sangue e più budella, Making of di Wrong Turn 2 + Sul set insieme a P-Nut + Gore molto realistico + Trailer - Alla fine me lo sono visto.
Bella sorpresa, anche (e soprattutto) per la cura dell'edizione targata Fox.
Extra a profusione, nei quali la fan da padrone i due commenti audio (interessanti: si scopre, ad esempio, che il film è girato a Vancouver e che la location con lago è la stessa utilizzata sul set di Freddy Vs Jason).
Qualità del riversamento ottima.
