Walter Chiari - Fino all'ultima risata - Miniserie TV (2012)

Walter Chiari - Fino all'ultima risata (miniserie tv)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/02/12 DAL BENEMERITO GUGLY
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Gugly 27/02/12 23:12 - 1185 commenti

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L'aderenza di Boni a Walter Chiari è quasi impressionante per due terzi della storia, non solo per trucco, ma per gli atteggiamenti, persino per la voce. Detto questo, due puntate sono davvero poche per raccontare una parabola umana che ha incrociato la storia della televisione italiana e del costume: tutto scorre troppo in fretta, le donne, la rivista, il cinema, gli errori e il mesto tramonto. La consiglio per le musiche e la straripante voglia di vivere che vediamo portata sullo schermo. Vitalistico.
MEMORABILE: L'epitaffio: "Amici non piangete, è soltanto sonno arretrato".

Rambo90 27/02/12 23:27 - 7679 commenti

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Non male, nonostante un ritmo a volte troppo lento; la fiction riesce a restituire l'immagine di un grande artista, uno spirito libero votato al suo pubblico e poco alla sua vita privata. Alessio Boni riesce a immedesimarsi nel personaggio con grande bravura, ma anche il resto del cast se la cava. Nella seconda parte è quasi impossibile trattenere qualche lacrimuccia, così come viene subito voglia di ripescare qualche film con il grande Walter. Un buon prodotto tv.

Nando 27/02/12 23:36 - 3810 commenti

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L'avventurosa vita del grande Chiari, straordinario attore sovente osteggiato dalle alte sfere della televisione. Un valido affresco dell'Italia dal secondo dopoguerra fino ai giorni nostri. Interessante la narrazione cronologica e soprattutto un sempre bravissimo Boni che interpreta la parte con meraviglioso coinvolgimento.

Piero68 28/02/12 08:47 - 2955 commenti

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Come al solito Rai Fiction fa le cose a metà. Se da una parte c'è un Alessio Boni straordinario e strabordante, incredibilmente somigliante e calato nella parte, dall'altra c'è un cast meno che mediocre formato dai soliti raccomandati Rai. E anche se c'è Monteleone, discreto regista, miracoli certo non ne può fare. Altra nota dolente è la sceneggiatura, che preferisce pescare nel torbido e nello scandalistico piuttosto che parlare delle tante cose positive di Chiari. 3 pallini è la giusta media tra i 5 di Boni e l'1 di tutto il resto.

Galbo 29/02/12 19:15 - 12380 commenti

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La bella prova di Alessio Boni, la cui aderenza al personaggio è decisamente elevata in un prodotto di fattura veramente mediocre. Il cast di contorno è davvero poca cosa (e il giudizio peraltro peggiora al confronto con la performance del protagonista). L'ambientazione è resa in modo approssimativo e la regia è modesta. Una grande occasione persa e un pessimo servizio reso al personaggio.

Manfrin 3/03/12 00:33 - 391 commenti

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Straordinaria interpretazione di Alessio Boni, calatosi in maniera perfetta nella difficile parte (dell'uomo più che dell'attore) di un personaggio difficile ed istrionico come Chiari. La scena è tutta sua, come era giusto che fosse omaggiando un grande del nostro spettacolo. Nel contorno, invero non all'altezza, si salva la Guaccero/Fabrizi; forse si è perso qualcosa con gli attori cercando le somiglianze più che le qualità.

Markus 10/04/12 09:13 - 3682 commenti

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Fiction poco convincente sotto molti aspetti e in linea generale quello che frantuma le buone intenzioni è la scarsa attenzione al profilo lavorativo di Chiari, lasciando alla mercé dello spettatore solo gli aspetti pruriginosi e beceri del personaggio. Dal punto di vista didascalico la fiction è davvero molto scarsa: salti spazio temporali davvero imbarazzanti (anche per le due misere puntate). Alla fine rimane impressa solo la somiglianza di Boni rispetto a Chiari, ma non basta per elevare il prodotto dalla mediocrità.

Gabrius79 12/05/16 21:58 - 1420 commenti

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Una fiction che racconta discretamente la vita avventurosa e turbolenta di Walter Chiari interpretata da un ottimo e molto somigliante Alessio Boni. Nonostante siano assenti alcune fasi della vita dell'artista, si può ritenere piuttosto riuscito, questo lavoro diretto da Monteleone. Cast di contorno non esaltante però vanno segnalate la Roncione e la Guaccero.

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  • Discussione Markus • 3/03/12 10:56
    Scrivano - 4775 interventi
    Purtroppo nelle fiction di oggi si riscontra davvero un pessima scelta dei soggetti e soprattutto di attori che definire "cani" è poco. Se penso agli sceneggiati della Rai di un tempo in cui c'erano fior fiore di attori del grande teatro, mi viene male. L'approssimazione di questi prodotti odierni sono anche figli di questa epoca che non ha nulla da raccontare.
    All'estero (come hai ben detto, caro Bluto) stanno sfornando prodotti di altissima qualità, spaziando tra molti generi (persino la fiction-horror!).
  • Homevideo Didda23 • 28/03/12 11:17
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Dvd della Rai-Trade disponibile dal 16/05/2012
  • Discussione Markus • 10/04/12 09:20
    Scrivano - 4775 interventi
    Complici le sornione giornate pasquali ho visto su "RAI.TV" la fiction in questione (visto che me l'ero persa nella messa in onda). Davvero mediocre e sotto le mie aspettative: tolta l'assomiglianza di Boni nei confronti di Annichiarico (non siamo però alla "Corrida") lo sceneggiato è davvero incurante dell'aspetto professionale del grande attore e questo infastidisce.
  • Discussione Gugly • 10/04/12 18:09
    Portaborse - 4710 interventi
    Già, si è omesso tutto un pezzo di tv italiana (un esempio per tutti Canzonissima con Mina e Panelli)....
  • Discussione Markus • 10/04/12 18:45
    Scrivano - 4775 interventi
    Scandaloso! Ma poi anche i lavori prima di entrare nel mondo dello spettacolo mi risultavano essere diversi (non solo come operaio); insomma, il solito pressapochismo della fiction moderna che punta più a cacciare dentro qualche attricetta del momento, più che a fare dei buoni prodotti. Pensare che il produttore Barbareschi, per ragioni di età, ha vissuto parzialmente gli sceneggiati Anni '70/'80, dunque dovrebbe aver ben chiaro cosa significa saper realizzare una fiction di qualità.
    Non mi stupisco se il figlio di Walter (che appare in un cameo iniziale) si sia arrabbiato.
  • Discussione Gugly • 11/04/12 10:28
    Portaborse - 4710 interventi
    Beh, non ha riconosciuto la storia del padre.
    L'altro scandalo è che si permetta a Luca Barbareschi di continuare a fare il produttore.
  • Discussione 124c • 11/04/12 12:53
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Complici le sornione giornate pasquali ho visto su "RAI.TV" la fiction in questione (visto che me l'ero persa nella messa in onda). Davvero mediocre e sotto le mie aspettative: tolta l'assomiglianza di Boni nei confronti di Annichiarico (non siamo però alla "Corrida") lo sceneggiato è davvero incurante dell'aspetto professionale del grande attore e questo infastidisce.

    Beh, è una fiction come tante che si vedono oggi e che sono confezionate in fretta ed in furia. Se ripenso allo sconcio che han fatto, alcuni anni fa, con Rino Gaetano...mi vien da piangere.
    Ultima modifica: 11/04/12 12:54 da 124c
  • Discussione Markus • 11/04/12 14:03
    Scrivano - 4775 interventi
    Rino Gaetano me lo sono (volutamente) perso. Con Chiari ho voluto cedere perché come artista mi ha sempre affascinato.

    Le fiction odierne sono sempre peggio!
  • Discussione Markus • 8/10/16 11:23
    Scrivano - 4775 interventi
    Riguardo al finale di questa per me scarsa fiction (resa appena efficace da alcune felici interpretazioni) c'è qualcosa che non quadra, in quanto ci mostra Walter Chiari (interpretato da Alessio Boni) in sala "umiliato" mentre premiano Carlo Delle Piane. Questo fatto si scontra, invece, con quanto dichiarato dal regista di ROMANCE nel suo blog:

    "Ricordo che, la sera prima della premiazione, incontrai al bar dell'Excelsior un giovane giornalista, tale Enrico Mentana, che mi disse confidenzialmente: "Ho saputo che Walter Chiari ha vinto il premio per il miglior attore, complimenti!"

    Alla notizia - ancora segreta - ci precipitammo tutti in camera di Walter a festeggiare. Io, Luca Barbareschi, il produttore del film e altri membri della troupe, eravamo tutti felici per l'uomo che in un mese di lavorazione ci aveva regalato tutti i suoi segreti, tutto il suo affetto, tutta l'esperienza di una vita professionale passata a far ridere la gente da una parte, e a combattere i suoi oscuri nemici dall'altra. Abbiamo fatto le 4 del mattino, con le bottiglie di champagne che andavano via a tre alla volta. Walter non smetteva più di ringraziarci. Ci diceva "con un solo film mi avete permesso di riscattare un'intera carriera fatta di rifiuti e di umiliazioni".

    Poi crollammo tutti addormentati, esausti e felici per il risultato raggiunto. Ma al mattino ci attendeva una amara sorpresa. I titoli dei giornali riportavano i vincitori del festival, e segnalavano che il premio per il miglior attore era andato a Carlo delle Piane per "Regalo di Natale" di Pupi Avati.

    Qualcuno era intervenuto nella notte, e aveva imposto il cambio del premio, attribuendolo alla persona a cui era stato promesso inizialmente. (Tutto ciò mi fu raccontato il mattino dopo da un membro della giuria, un attore straniero che incontrai prima di ripartire da Venezia). Per noi fu una mazzata micidiale, anche perchè qualcuno doveva andare a svegliare Walter e dargli la brutta notizia. Ci andammo io e Barbareschi. Walter non la prese nemmeno tanto male, era come se in un certo senso se lo aspettasse. "E' tutta la vita che mi fottono - disse - Una volta in più non fa una gran differenza".

    Ma sapevamo tutti che in cuor suo ci era rimasto malissimo.

    Eravamo tutti talmente disgustati che ce ne andammo via da Venezia prima ancora della premiazione. Lasciammo indietro il direttore di produzione, per ritirare i premi "non ufficiali" (Golden Globe della stampa estera e Premio Pasinetti). Ma la grande occasione per ridare a Walter una completa dignità, dopo una carriera fatta di ripudi e umiliazioni, era sfumata per sempre
    ".

    Regista: "Eravamo tutti talmente disgustati che ce ne andammo via da Venezia prima ancora della premiazione."

    Fiction (da min.3.14.56): https://www.youtube.com/watch?v=Sl-b-SftwMI

    Qui sono due le cose: o la fiction sbaglia (volutamente o non), oppure il regista ricorda male. Delle due l'una.


    Fonte: http://www.luogocomune.net/LC/index.php/22-storia-e-cultura/4483-romance-1986
    Ultima modifica: 8/10/16 11:55 da Markus
  • Discussione Zender • 8/10/16 17:20
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Molto curioso. Penso non sia impossibile indagare sui giornali dì'epoca.