A volte i segreti uccidono - Film (2019)

Routinario thriller televisivo di quelli con la ragazza adottata che torna dalla madre biologica - dopo averla scovata a sorpresa - per installarglisi in casa. Lei è Kennedy Tucker, la quale nel ruolo per l'appunto della ventenne alla ricerca della vera madre che l'ha lasciata in adozione dopo un parto travagliato (visibile nel prologo), si presenta a casa di quest'ultima (Harlow) svelandole di essere sua figlia. La donna la guarda, non sa come reagire, poi si lascia andare alla commozione e la spinge a raccontarsi. La ragazza dice di chiamarsi Bree Harlow e di vivere con la sua famiglia adottiva, con cui si è sempre trovata bene. Non ha tuttavia saputo resistere alla tentazione...Leggi tutto di incontrarla rivolgendosi a una speciale associazione non troppo legale che aiuta a rintracciare i genitori naturali superando le barriere burocratiche. Laura la accoglie in casa, le presenta suo marito (Joiner) - un tipo palestrato sovente in canottiera per sfoggiare il muscolo - e soprattutto Skylar (Brianna Gage), sua figlia; la sorellastra, in poche parole, a cui Bree si affeziona subito proteggendola da chi a scuola la bullizza. Eppure qualcosa di non proprio "regolare" in Bree c'è, e cominciano a fioccare i cadaveri: i genitori anziani della madre sono le prime vittime, uccisi in casa per un incidente che forse non è stato solo... un incidente. Chi mai ci sarà dietro? Non è ovviamente difficile capirlo e nulla fa il film per nasconderlo: la Tucker, visino incantevole e in apparenza di angelica traquillità, si trasforma svelando uno sguardo luciferino, in alcune occasioni, ed è proprio la sua complessa personalità a convincere, nel film, così come in fondo anche la buona interpretazione della Harlow, la quale riesce a mascherare l'eccesso di gonzaggine che la porta a non chiedersi per un solo secondo se la ragazza che le si è presentata un giorno a casa sia davvero sua figlia. Le dinamiche familiari ad ogni modo si reggono su una sceneggiatura impostata discretamente e una certa armonia nella regia di Devon Downs e Kenny Gage garantisce un intrattenimento adeguato alle premesse, non certo alte. Piacevole il rapporto tra Bree e Skylar, molto meno l'approccio talvolta guascone dei due poliziotti che ogni tanto spuntano fuori esibendo i loro distintivi al collo come grossi medaglioni. Non che ci si stacchi di molto (anzi, non lo si fa per nulla) dalle direttive dei tanti film più o meno identici nella storia (colpo di scena telefonato compreso), ma almeno - preso atto che di tensione non ce n'è proprio - non si vuol strafare cacciandoci dentro azione a buon mercato. Qui tutto è piuttosto statico, certi siparietti son quasi da soap, i personaggi stereotipati per la gran parte ma si mantiene un garbo apprezzabile all'interno di una scorrevolezza che conferma la competenza di chi sta dietro la macchina da presa. Insomma, nella media del genere, senza scossoni che possano distoglierlo dai binari sicuri del giallo televisivo classicamente inteso. Certo un briciolo di originalità in più sarebbe stato auspicabile...

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