Ustica: una spina nel cuore - Film (2001)

Ustica: una spina nel cuore
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MMJ Davinotti jr
Anno: 2001
Genere: drammatico (colore)
Note: Dopo qualche sporadica proiezione nel 2001, è stato distribuito nel 2009 direttamente in DVD.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Nel 2007 la Suprema Corte di Cassazione sentenziò che non esiste alcuna prova di una battaglia aerea nei cieli di Ustica che avrebbe portato all'abbattimento del DC9 la sera del 27 giugno 1980; ipotesi sulla quale invece, notoriamente, hanno da sempre insistito i media, supportati da una serie di indizi che partono dall'occultamento o la sparizione di registri di volo e continuano con le testimonianze di chi in quel momento qualcosa dice di aver visto. Il film di Scavolini è solo uno dei tanti che immagina lo scenario di guerra e che parte dal ritrovamento, nelle acque di Gaeta, nientemeno che della scatola nera di uno dei Phantom statunitensi che si dice avrebbero partecipato alla tragica azione...Leggi tutto in cielo di quel giorno. A rinvenirla durante un'immersione è Leo (Amato), giovane giornalista e archeologo per passione: la recupera nel relitto dell'aereo insieme al casco del pilota e decide di contattare un amico che al tempo si era occupato del caso Ustica. In breve tempo, però, il protagonista è contattato da un misterioso personaggio (Tieghi) che dice di volergli parlare per metterlo al corrente di alcuni fatti. E' l'inizio di una lunga confessione, sviluppata con toni teatrali, attraverso la quale il mister X della situazione non fa altro che sciorinare una serie di note teorie complottiste che coinvolgono Gladio, il rapimento Moro, le mafie, Cossiga, le sette massoniche, le bombe a Palestro e al Velabro... La riproposizione narrata di uno scenario che chi segue un po' la politica e le cronache del nostro Paese conosce bene, riproposto in diversi film e che naturalmente non si sa mai fin dove possa essere ricostruzione fantasiosa e fin dove avvicinamento alla complessa realtà sociale del nostro paese, da sempre fitta di relazioni pericolose tra il potere governativo, la criminalità organizzata e l'immancabile presenza americana. E' alla ricomoposizione del disegno nascosto che il film di Scavolini tende, puntando a colpire con frasi ad effetto e racconti di un futuro da plasmare ad opera di una élite di "sorveglianti" che non si fanno certo problemi ad uccidere chi troppo sa e a insabbiare ogni prova per perseguire le loro strategie. Ustica è solo una tessera del mosaico e per questo a "mister X" (o meglio Kappa, visto che dice di essere appartenuto a un'organizzazione segreta identificata da quella lettera) sembra importare poco o nulla della scatola nera o del casco. Lui sa già tutto e ha semplicemente deciso di vuotare il sacco. C'è da credergli? Il protagonista dovrà verificarlo, con l'aiuto di una rete di amici che - pur controvoglia - lo seguono nella ricerca. Il film è soprattutto composto - come prassi comune, nel genere - da lunghi dialoghi tra i personaggi, con un'attenzione decisamente scarsa alla tecnica (a cominciare dalla pessima fotografia) ed è penalizzato dalla modesta prestazione attoriale di molti. Si tenta di caricare di quanto più mistero possibile ogni nuovo incontro, ma si perde per strada il senso del ritrovamento iniziale e più in generale si devia troppo dall'argomento che - come da titolo - dovrebbe essere centrale. L'ipotesi su cui ci si basa è nota e poco qui si dice di nuovo, la realizzazione è povera e quel che di buono resta è dovuto al mestiere di Scavolini, capace comunque di coinvolgere più che attraverso un semplice documentario.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/06/14 DAL BENEMERITO MAXSPUR POI DAVINOTTATO IL GIORNO 1/10/18
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Maxspur 16/06/14 18:45 - 89 commenti

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Durante un'immersione subacquea un giovane scrittore recupera casualmente la scatola nera di un caccia americano; sarà l'inizio di una pericolosa indagine. Scritto e diretto con mestiere da Romano Scavolini, offre la sua interpretazione, non priva di un certo interesse, circa l'"affaire" Ustica e dintorni, denotando un certo impegno nella ricerca di materiali inerenti la vicenda purtroppo vanificato dalla pochezza del cast e dalla scadente qualità delle riprese in digitale.
MEMORABILE: Tu sei solo lo spettatore dello spettacolo che si svolge sotto il tuo sguardo, ma sta attento: quando lo spettacolo finisce anche lo spettatore scompare.

Panza 23/09/18 13:17 - 1834 commenti

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Meglio non pronunciarsi nel merito della tesi esposta sul disastro aereo di Ustica; è comunque indubbiamente assai affascinante e, in un certo senso, inquietante, anche se Scavolini la espone attraverso verbosi sermoni di un agente segreto pentito che si prolungano per minuti e minuti (a questo punto forse era meglio un documentario). Il contorno alle teorie esposte (cioè la storia vera e propria), è invece opaco sia per le prestazioni attoriali sottotono sia per l'uso del digitale, che rende la fotografia piatta e scadente.

Leandrino 2/11/21 17:46 - 511 commenti

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Per chi ha accumulato una certa stima per l'autore, questo Ustica rischia di rappresentare una vera pietra tombale. L'attore protagonista non è male, ma tutto il resto non trova scampo: la storia semplicemente non c'è, il film non si fa. Anzi, di più: il film non è mostrato ma solo raccontato, è un contenitore di fatti storici e teorie, quasi un documentario romanzato. Uno sforzo registico espresso in tentativi: nella speranza che ne emerga un messaggio critico, anti-sistemico, da lanciare contro i Poteri del tavoliere globale, senza la forza di arrivare al singolo.

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  • Discussione Panza • 18/11/18 20:48
    Contratto a progetto - 5200 interventi
    In alcuni siti specializzati l'attore Eugenio Masciari è indicato come Sergio Masciari perché i titoli di coda prima lo indicano prima con il nome giusto e poi, quando è riportato nuovamente con l'attribuzione dei ruoli di ogni attore, con il nome errato.
    Ultima modifica: 18/11/18 20:48 da Panza