Tre atti per un omicidio - Film (1982)

Tre atti per un omicidio
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Rehearsal for Murder
Anno: 1982
Genere: thriller (colore)
Note: Aka "3 atti per un omicidio".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dalla premiata ditta Levinson & Link (gli inventori di COLOMBO) un giallo di chiarissima impostazione teatrale e per la sua gran parte pure ambientato, in un teatro. Alla base di tutto c'è come sempre un omicidio, o presunto tale: la primattrice Monica Welles (Redgrave) muore poco dopo la prima di un suo spettacolo e poco prima di sposare un celebre drammaturgo, Alex Dennison (Preston). In apparenza un suicidio, con tanto di volo dalla finestra e bigliettino d'addio (lo show non ha ricevuto recensioni lusinghiere, dalla critica), e come tale la polizia lo archivia.

Alex tuttavia, a un anno di distanza dalla morte...Leggi tutto di colei che sarebbe dovuta diventare sua moglie, non riesce a darsi pace; per questo convoca in un teatro cinque delle persone che molto bene la conoscevano (e che lui ritiene possano averla uccisa per motivi diversi) annunciando loro di voler provare insieme la sua nuova pièce, un dramma dalle tinte cupe in cui la protagonista Jessica viene uccisa. Inutile dire che Jessica viene da tutti facilmente identificata con Monica e che ognuno viene portato a recitare la parte di se stesso in scene nelle quali l'autore svela i possibili moventi di quello che lui considera un delitto. In definitiva ogni sospettato recita dando il via a un flashback personale "ipotetico" (alla Agatha Christie) che mostra come davvero potrebbero essere andate le cose. Un gioco al massacro che ben presto gli invitati - pur amici di Alex - dicono di non voler continuare, una volta capito a cosa quest'ultimo punti. Ma non sarà facile sottrarsi alla recita, come vedremo...

Un soggetto tipicamente assai contorto e geniale come vuole la tradizione di Levinson e Link, diretto da David Green con l'attenzione principalmente rivolta al rispetto di una sceneggiatura dal meccanismo sofisticato. Sembra anzi di stare davvero in una puntata di Colombo: per l'utilizzo delle musiche, della costruzione della suspense, persino delle inquadrature, delle mosse dei personaggi... Più interessante è la parta iniziale in cui il caso viene lentamente spiegato, perché la recita “guidata”, a dire il vero, prevede moventi banali messi in scena senza gran fantasia.

Tutto viene comunque preparato per il meglio in vista del gran finale, nel quale ci si prepara al twist risolutivo e a un inatteso ribaltamento che è la perfetta sintesi del genuino desiderio di stupire di Levinson e Link. A Green in regia non resta che tradurre in immagini la creatività dei due e dirigere un cast ben assemblato che, oltre a un giovanissimo Jeff Goldblum e a un attempato Patrick McNee (entrambi tra i cinque "accusati"), trova comprimari all'altezza di un Robert Preston chiamato a fare il mattatore, maestro di cerimonie che organizza la sua personalissima tragedia con uno scopo ben preciso. Chiarezza esemplare nell'esposizione e flashback (in tutti ricompare Lynn Redgrave) argutamente innestati col compito di movimentare il quadro. Un giallo vecchio stampo - di evidente matrice televisiva e forse con scarsa varietà nell'azione - che però saprà intrigare gli amanti del genere.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/01/19 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/11/23
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Ciavazzaro 26/01/19 00:32 - 4770 commenti

I gusti di Ciavazzaro

Un anno dopo il presunto suicidio di una attrice, il suo promesso sposo invita in un teatro un gruppo di colleghi allo scopo di dimostrare che uno di loro è il suo assassino; riuscirà a far confessare il reo. Attraverso una concezione teatrale in tutti i sensi (vedi l'ambientazione), la premiata ditta Levinson e Link produce un altro thriller con molti colpi di scena (non male quello sull'identità dell'omicida) e una buona struttura a flashback, con un continuo andirivieni passato-presente. Ottimo cast. Non il migliore giallo della coppia, ma godibile.
MEMORABILE: Il colpo di scena finale sull'identità dell'omicida; La pistola; La stanza-palcoscenico replica della stanza del delitto.

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  • Discussione Ciavazzaro • 26/01/19 00:40
    Scrivano - 5591 interventi
    CIAVAZZARO PRESENTA
    NON ACCENDETE QUEL TELEVISORE !
    NUOVA EDIZIONE

    TRE ATTI PER UN OMICIDIO (1982)

    Dalla pregevole coppia Richard Levinson e William Link un nuovo giallo.

    Un anno dopo il presunto suicidio di una attrice, sua promessa sposa uno scrittore di teatro invita un gruppo di amici e colleghi (presenti la sera del "suicidio") in un teatro vuoto, allo scopo di presentare una nuova opera teatrale.
    In realtà l'uomo è convinto che il suicidio sia in realtà omicidio e che uno di loro sia l'omicida.
    Munito di pistola e di una serie di finti copioni nei quali sono riportati i moventi di ognuno di loro, riuscirà ad ottenere una confessione ?

    Va detto che dei lavori extra-Colombo della coppia non è il migliore.
    Eppure il film risulta molto godibile.

    La struttura a flashback, con un continuo cambio presente-passato funziona bene.
    Molto teatrale (anche solo per l'ambientazione), si avvale di un cast pregevole, tra i quali vanno citati Patrick Macnee e un giovanissimo Jeff Goldblum pre-Mosca.
    C'è anche il buon John Finnegan che i Colombiani ben conoscono.

    Musiche del fido Billy Goldenberg, bella l'idea della stanza replica.

    Il colpo di scena finale sull'identità dell'omicida non è davvero niente male.

    Molto godibile.
  • Discussione Zender • 26/01/19 08:07
    Capo scrivano - 47800 interventi
    Anche questo immagino in inglese, Chavaz. Lo cerco da un pezzo.
  • Discussione Digital • 26/01/19 09:14
    Portaborse - 4007 interventi
    Bravo Ciavaz, ottima disamina! Questo forse è uscito in vhs, da noi..