Too big to fail - Il crollo dei giganti - Film (2011)

Too big to fail - Il crollo dei giganti
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/07/11 DAL BENEMERITO GREYMOUSER
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Greymouser 2/07/11 23:01 - 1458 commenti

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E' una fiction televisiva, ma il grande cast e il buon ritmo impresso alla vicenda del crack delle banche e immobiliari statunitensi di qualche anno fa tengono sempre viva l'attenzione. Se The company men illustrava la crisi dal punto di vista dell'economia reale, qui abbiamo la narrazione delle origini, nel mondo della finanza e delle banche d'affari e dei loro rapporti col governo. Il film evidenzia la scelta cinica di scaricare il crollo sui cittadini più disperati. Buono.

Piero68 7/11/11 10:02 - 2958 commenti

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Film-tv made in Usa sul fallimento della Lehman Brothers che, come un domino, ha innescato la crisi finanziaria mondiale del 2008, la quale ancora oggi fa sentire i suoi effetti. Didascalico e dallo stile documentaristico, si avvale di un cast sontuoso ma scarsamente incisivo. La parte del leone è di Hurt, che riesce ancora ad esprimere buone caratterizzazioni. Purtroppo la staticità della sceneggiatura e il montaggio lo rendono a tratti noioso e difficile da seguire soprattutto a chi è a digiuno di nozioni di macro-economia. Per appassionati.

Galbo 26/11/11 19:16 - 12399 commenti

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Produzione televisiva (targata HBO) sulla crisi economica americana del 2008, tema peraltro estremamente attuale. Per i non addetti ai lavori la trama è piuttosto complessa ma l'opera riflette bene i momenti concitati del fallimento di società apparentemente inattacabili (e che considerato gli avvenimenti non hanno tratto alcuna lezione dalla vicenda). Molto ricco il cast che però non sembra "sfruttato"; curata ma abbastanza scolastica la regia.

Tarabas 29/11/11 23:35 - 1878 commenti

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Li chiamavano Titans. Bigino della grande crisi del mercato finanziario, innescata dal fallimento di Lehman Bros. Come sempre, HBO è sinonimo di grande qualità produttiva. Qui anche il cast è di livello elevatissimo e la buona sceneggiatura punta a costruire un thriller senza il delitto (forse), sacrificando analisi più approfondite al tentativo di realizzare uno spettacolo di buon ritmo. Le ragioni della crisi rimangono sullo sfondo (esattamente come nella realtà, del resto). Notevole il Warren Buffett di Ed Asner, pacioso nonno miliardario.

Puppigallo 8/12/11 18:16 - 5279 commenti

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Che bello il sistema bancario... Ma dove sono i cari vecchi forconi e la gente inferocita che impala chi gioca col futuro dei poveri pecoroni al pascolo? A parte questa inutile utopia, il resoconto che qui viene fatto dell'effetto domino che ha avuto il fallimento della Lehman sulle altre banche è chiaro, ben descritto e fruibile a tutti, anche a chi (come me) non bazzica il settore (quindi temo di essere il classico ignaro pecorone senza forcone). Gli attori sono tutti in parte; e anche le cosiddette seconde linee danno il loro contributo. Un po' freddo, asettico e distaccato, ma riuscito.
MEMORABILE: "C'è del sangue nell'acqua...andiamo a sbranare!".

Jandileida 9/12/11 22:43 - 1567 commenti

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Nel quattordicesimo secolo i banchieri avevano due grandi paure: le confische dei duchi e le fiamme inestinguibili dell'inferno. Passati seicento anni i grandi "geni" della finanza, lasciati alla superstizione i diavoli ed aiutati dalla mollezza dei governi, si sono creduti capaci di governare il mondo lasciandoci infine a braghe calate. Buona ricostruzione, forse un po' troppo televisiva (produce HBO), che tende alla semplificazione ma ha il merito di mettere in chiaro, senza giustificazioni, chi e cosa ci ha portato ad un double dip devastante. Bel cast.

Didda23 5/01/12 13:26 - 2426 commenti

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Il mondo complesso e interconnesso dell'alta finanza americana, nonostante qualche ovvia semplificazione, viene reso con ottima padronanza narrattiva da questo film-tv targato Hbo. Lo stile volutamente distaccato punta tutto sull'analisi psicologica dei personaggi, interpretati da un cast di primissimo livello (Hurt e Woods su tutti). La regia, piuttosto anonima, non regala momenti emozionanti. Non male.

Ford 6/04/12 23:57 - 582 commenti

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Super cast per un docu-film rigoroso, fin troppo. Nessuna concessione allo spettacolo, regia pulitissima, fotografia e musiche standard, ordine cronologico serrato e ricostruzione perfetta; dialoghi tra il tecnico e l'americanata e nessun giudizio da parte degli autori, ma è giusto così: il film annoia un po' ma si fa capire. Troppo lungo per finirlo in una volta sola.

Rambo90 17/03/21 23:24 - 7702 commenti

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Dignitosissima produzione televisiva che descrive il crollo dell'economia americana iniziato nel 2008 con le banche. Ritmo sveltissimo che permette ai verbosi dialoghi di scivolare via senza creare noia e sceneggiatura che, al contrario di altri film similari, rende l'argomento abbastanza elementare per poter essere compreso anche dai profani. Cast di lusso in cui spiccano soprattutto Hurt (l'unico quasi sempre in scena) e Woods. Buono.

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  • Discussione Jandileida • 10/12/11 11:06
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    Mentre vedevo il film mi è venuto spontaneo fare un confronto con Il gioiellino: il prodotto nostrano è sicuramente molto più cinematografico ed è anche girato meglio, su questo non c'è dubbio, anche se ambedue tendono al documentaristico. Ma a colpirmi è stato il modo in cui l'argomento è stato trattato: a mio parere assurdamente assolutorio il lavoro di Molaioli, con la politica che rimane troppo sullo sfondo, ed invece ficcante questa produzione HBO.

    Certo se magari gli americani ci avessero anche ricordato di come le "infallibili" agenzie di rating all'epoca donavano profumate triple A anche ad obbligazioni con la stessa credibilità di Gambadilegno sarebbe stato ancora meglio.
    Ultima modifica: 10/12/11 11:09 da Jandileida
  • Discussione Greymouser • 10/12/11 14:37
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Il film non è assolutamente male, ma - anche in virtù di quanto osservato da Jandileida - credo che Margin call sia molto più caustico e urticante nello scavare in quel fango.
  • Discussione Capannelle • 10/12/11 19:18
    Scrivano - 3521 interventi
    Jandileida ebbe a dire:
    ..a mio parere assurdamente assolutorio il lavoro di Molaioli, con la politica che rimane troppo sullo sfondo

    Stesse cose vennero dette sul Divo sorrrentiniano. A me pare che Molaioli e Sorrentino non volessero fare film di denuncia e talvolta, francamente, è una buona scelta.
    Ultima modifica: 10/12/11 19:19 da Capannelle
  • Discussione Jandileida • 13/12/11 09:46
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    Sì ma la denuncia non si fa solo come Rosi ci potrebbero essere anche altre strade: Sorrentino,ad esempio, dovendo anche raccontare praticamente 50 di storia italiana, scelse di optare per un registro grottesco raccontando un personaggio, ed un ambiente, enigmatico e magmatico, difficilissimo da interpretare perchè ogni suo gesto fu opaco. Cosa che già un politico non dovrebbe essere.

    Molaioli invece, pur scegliendo un registro diverso, soprassiede su alcuni punti importanti di una vicenda recentissima e circoscritta in cui di opaco non c'è proprio nulla, viste anche le recenti vicende giudiziarie. Mi sembra un po' sorprendente la scelta di fare un film in cui il personaggio di Girone viene dipinto come un povero vecchietto.

    Comunque per adattarmi al clima di generale austerità, ho dimenticato una L in mollezza nel commento. Zender potresti rimediare? Grazie
  • Discussione Zender • 13/12/11 10:06
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Certo, aggiunta la L.
  • Discussione Didda23 • 13/12/11 12:01
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Ben detto Jandi! Concordo sul pensiero del personaggio di Girone.
    Il Divo ha una marcia in più, dovuta sia alla sceheggiatura sia alla padronanza del mezzo.
    Senza dubbio Sorrentino sa essere più cool, grazie anche al sempre abile uso della soundtrack.
    Too big to fail, l'ho registrato su mysky...Una sera ho provato a vederlo, ma sono arrivato a metà titoli di testa..Ero stanchissimo.
  • Discussione B. Legnani • 21/09/16 09:51
    Pianificazione e progetti - 14973 interventi
    E' mancato il regista Curtis Hanson (fonte: Televideo).
  • Discussione Buiomega71 • 27/09/16 19:52
    Consigliere - 26011 interventi
    Apprendo solo ora, da Film tv, della scomparsa di Curtis Hanson.

    Non avrà fatto thriller memorabilissimi, ma almeno Ossessione morbosa (a tutt'oggi durissimo da beccare in italiano) e La Mano sulla Culla sono degni di menzione.